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Ognuno di noi, penso, acquista man mano una personalità che finisce, in bene o in male, per caratterizzarlo. Ci accorgiamo veramente di questa evoluzione o finiamo per adattarci inconsciamente ad ogni passo fatto!? Siamo in grado di vederci dal di fuori per poter scorgere errori, possibili aggiustamenti di mira, cambi di direzione, al fine di crescere nella conoscienza di noi stessi!?

2007-02-24 12:52:17 · 5 risposte · inviata da ombra mattutina 7 in Arte e cultura Filosofia

5 risposte

Purtroppo l'uomo non è in grado di prendere decisioni nella propria vita scevro dai suoi atteggiamenti.Spesso siamo condizionati anche quando crediamo che non sia così dall'idea di noi stessi.Sarebbe bello che l'uomo fosse solo essenza, sostanza capace davvero d'essere se stesso, senza atteggiamenti condizionati dal mondo esterno che ti influenza immancabilmente portandoti ad indossare milioni di maschere.Ma non è una scelta.E' un dato di fatto.
Ci aiuterebbe capire davvero il senso della vita ma siamo indaffarati in mille scopi artificiali , una vita a traguardi.Prima a casa poi a scuola o all'università poi nel lavoro poi nella vita sentimentale, tiriamo ponendoci sempre nuovi traguardi,eppure una volta raggiunto un tragurdo, che sò un esame superato una promozione, la nostra coscienza ci pone immancabilmete con la sua vocina flebile ma costante questa domanda:E adesso?.E adesso facciamo finta di niente e continuiamo a correre ponendoci un altro traguardo artificiale.Ma non potrebbe essere altrimenti, ed è giusto che sia così.Non ci accorgiamo dell'evoluzione della nostra vita e no non siamo in grado di vederci dal di fuori con oggettività.In fondo sarebbe terribile.Ciao

2007-02-24 15:30:14 · answer #1 · answered by Zio Ingemar 4 · 1 0

Le scelte della mia vita dono dettate dal mio cuore e dal mio cervello, in quest'ordine.
Cerco sompre di imparare dagli errori che faccio e per questo motivo la ma personalità è in continuo mutamento, seppur lentamente.

2007-02-25 00:37:03 · answer #2 · answered by Gabriel Domino 3 · 1 0

Si potrebbe essere in grado se ognuno di noi cercasse di entrare in contatto con "noi stessi" in qualità di osservatore di influenzare la nostra realtà. Dipende da come facciamo esperienze nella nostra vita dipende dalle informazioni che abbiamo reali non distorte dal mondo personale degli schemi preconfezionati, per interpretare le nostre interazioni scevre dai condizionamenti. Le mie scelte di vita le baso chiamando in campo l'osservatore esterno.

2007-02-24 21:29:25 · answer #3 · answered by Mantraluce 4 · 1 0

Quello che tu dici nell'ultima parte penso che sia basilare nelle nostre decisioni (conoscere noi stessi) personalmente ho sempre ascoltato il mio istinto,avvolte mi ha tradito, ma se non lo avessi ascoltato, quante volte avrei rimpianto l'averci girato le spalle.
Chiaramente chi agisce d’istinto rischia di più, può soffrire di più, ma non ha rimpianti.

2007-02-26 09:07:26 · answer #4 · answered by cilpoeta 4 · 0 0

Le mie scelte sono dettate dal mio modo di ragionare in relazione della ambiente in cui mi trovo a dover fare queste scelte, cerco di non agire assecondando l' istinto se non è strettamente necessario e cerco di non farmi travolgere dai sentimenti, buoni o cattivi che siano. Per quanto riguarda la personalità credo le nostre scelte non siano la maggior causa a plasmarla, bensì sia il rapporto con l' esterno che ci cambia dentro; mi accorgo che ogni tanto ho delle evoluzioni di personalità ad esempio, dettate da una nuova conoscenza oppure dalla lettura di un libro...

2007-02-25 17:08:05 · answer #5 · answered by umbizena 3 · 0 0

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