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2007-02-24 09:25:53 · 14 risposte · inviata da Anonymous in Arte e cultura Filosofia

14 risposte

Siccome alla domanda è impossibile rispondere in due righe, oltre al già citato Fromm di Essere o Avere, ti consiglio:

Max Stirner, L'unico e la sua proprietà.
E' un filosofo della sinistra hegeliana contemporaneo di Marx. Sicuramente il testo che risponde meglio alla tua domanda; il concetto di fondo è che non bisogna essere posseduti bensì possedere (le idee, i concetti, ...)

Baudrillard, Il sistema degli oggetti.
Se ti interessa l'aspetto feticistico del possesso della merce

Proudhon, La proprietà è un furto.
Classico dell'anarchismo, è la visione ottocentesca.

Freud, Tre saggi sulla teoria sessuale.
Espone la famosa teoria della "fase anale" (2-3 anni) del bambino in cui si formano autostima e autonomia, è fondamentale qui il rapporto di dare/avere legato alle feci. (tra l'altro una delle critiche di Fromm, che definisce la società come affetta da nevrosi, parte dalla considerazione del non superamente di questa fase).

2007-02-25 12:43:54 · answer #1 · answered by Arrigo 2 · 1 0

Beh, non credo... sicuramente per Avere deve prima Essere!
;-)

2007-02-24 17:33:38 · answer #2 · answered by closed 4 · 1 0

Non penso che sia esattamente così..Forse chi non è ha bisogno di avere per dimostrare a se stesso e agli altri di essere..

2007-02-27 03:37:47 · answer #3 · answered by lau186 3 · 0 0

è la società che ci induce a vivere in questo modo

2007-02-26 13:04:21 · answer #4 · answered by claudia b 3 · 0 0

Forse ti interessa leggere una scheda su "Avere o Essere?" di Erich Fromm: puoi trovarla a questo link.
http://digilander.libero.it/filosofiapolitica/wef5.htm

2007-02-25 05:26:43 · answer #5 · answered by Proteo 7 · 0 0

per essere un 'vincente' deve avere, altrimenti è un 'perdente'.
nella maggioranza dei casi è così, poi ci sono persone (pochissime) che si accontentano di 'essere' e rifiutano 'l'avere'.
queste pochissime persone vengono riconosciute e santificate postume.

2007-02-24 23:47:08 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 0

Perchè ha spostato l'asse del suo corpo sottile sul cuo corpo materiale, e quindi per sentirsi in vita secondo la sua "moderna concezione" consumista deve avere cose materia. Ergo Rolex moto vacanze esteriorità. Quando l'uomo stremato dalla sua corsa folle per ottenere questo nulla si fermerà rallentando sempre più la sua vana corsa comincerà a sentire di nuovo il suono del aria, del fuoco, dell'acqua sarà di nuovo in sintonia con il battito del cuore della Terra.

2007-02-24 21:37:59 · answer #7 · answered by Mantraluce 4 · 0 0

Pensando a questa domanda mi viene da dire che la guerra tra noi stessi e il nostro "ego" dura tutta la nostra vita.

L’errore che permette all’ego di formarsi è quello di credere che noi siamo la mente. Ma è facile cadere in errore quando si perde il senso del sé identificandosi in ciò che si crea. e qualsiasi cosa a cui ci attacchiamo diventa la base della nostra identità, da pochi secondi a una vita intera. Tutti impariamo a creare questo genere di identificazioni sbagliate, centinaia di volte al giorno, dal momento che ci attacchiamo alle immagini mentali di cose esterne come i nostri averi, la posizione e altre persone. Ci attacchiamo anche a cose interne, sia coscientemente che in maniera subconscia, come i ricordi e le credenze.

Quindi per esistere, per essere nella nostra mente si forma l' immagine di quel AVERE. Perché senza questa immagine non possiamo sopravvivere. Il distacco di quel avere diventa impossibile, non vuol dire perdere qualcosa o provare disinteresse, ma significa solo smettere di perdere il senso di sé, la propria identità.
In realtà, paradossalmente, la pratica del distacco permette di rapportarsi agli altri e al mondo con maggiore chiarezza e comprensione.

2007-02-24 17:49:59 · answer #8 · answered by Piti 4 · 0 0

Nel mondo fisico, deve prima di tutto avere un corpo e di che sostentarlo. Ma l'uomo nella sua lotta per la vita cerca di accumulare dei beni anche oltre il necessario per allentare la sua paura primordiale della morte per fame, la stessa paura dei neonati che urlano disperati per avere il seno della loro madre. L'uomo è anche un essere sociale che teme l'esclusione quanto se non più della morte. Avere in questo contesto significa garantire un tetto e sostentazione a una famiglia, ma è anche il simbolo di uno status sociale, quello a cui si appartiene o a cui si vorrebbe appartenere. Significa che hai determinate capacità, un ruolo, un lavoro, che credi in certi valori, che queste capacità e questi valori ti fanno meritare il posto che occupi all'interno del tessuto sociale. Per essere, nel senso di esistere, devi necessariamente avere. L'abuso di possesso non serve né alla vita né all'integrazione sociale, è forse una nevrosi o una cattiva interpretazione delle nostre necessità.

2007-02-24 17:48:04 · answer #9 · answered by Lino41 6 · 0 0

Non è così per tutti. Alcuni uomini hanno bisogno di avere per essere, perchè dentro probabilmente non hanno molto. Ma c'è anche chi è ricco nel suo essere e perciò non ha bisogno di "avere" altro

2007-02-24 17:38:43 · answer #10 · answered by Lylly 3 · 0 0

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