Il tema della religione verrà sempre dibattuto e spero ancora di più dai giovani!! Anche se le chiese sono poco frequentate non importa ma se, come dici, l'interesse é acceso vuol dire che non é ancora finito male il mondo. Vi é speranza per chi ancora non crede in quel Qualcuno che ha dato la vita per noi!!
Sono contenta che tutto ammetta ciò nella tua domanda.
Ciao Dafne
2007-02-24 06:11:49
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answer #1
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answered by Anonymous
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Da ragazzini siamo stati indottrinati con verità non da noi scoperte,passivamente accettate.
Crescendo si affina lo spirito crtitico e si cerca di capire se vero quanto ci hanno insegnato.
2007-02-24 13:29:29
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answer #2
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answered by enna 2
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Perchè oggi,per fortuna,molti più giovani si chiedono perchè.....
2007-02-24 13:21:13
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answer #3
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answered by melcml 2
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Perchè adesso si può parlarne senza essere discriminati, la religione cattolica ha condizionato troppe persone.
2007-02-24 13:04:14
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answer #4
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answered by Anonymous
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al di là del credere o non credere. se uno non si pone mai delle domande.. anche nella vita non andrà mai da nessuna parte. non si evolverà mai. (ciao comunisti)
è giustissimo che i ragazzi si facciano domande. la risposta non è così importante come si pensa. è importante che ognuno ragioni con la propria testa.
sia che sia nel giusto. sia che sia nell'errore. ma sempre con la propria testa.
2007-02-24 19:27:42
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answer #5
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answered by MucCa&PoLLo 3
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i giovani sono sempre stati interessati al tema della religione
perché la giovinezza è un periodo, nella vita dell'uomo, di continua e avida ricerca di ideali e risposte a grandi interrogativi
esistenziali: chi siamo?, dove andiamo?perchè e per chi viviamo?,siamo soli nell'universo?,Dio esiste?...Si potrebbe vivere senza religione?.Esiste un uomo senza religione?
2007-02-24 13:33:22
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answer #6
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answered by fachade 3
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Perche' c'interessiamo di religione? Perche' abbiamo tutti bisogno di una guida morale.
Le religioni sono filosofie primitive che la logica e la scienza umana stanno sgretolando, ma la necessita' di guida morale rimane. Il valore della vita e’ l’origine della moralita’ e solo la logica puo’ farci esseri morali
Cio’ che pone l’essere umano in una posizione speciale rispetto agli animali non e’ che e’ stato creato da Dio, ma che il suo cervello ha subito un’evoluzione che ha prodotto il lobo frontale. Il lobo frontale e’ quella parte cerebrale che controlla la nostra capacita’ di decidere, d’immaginare e di valutare. Prima che questa parte del cervello raggiunga la piena maturita’ ci volgliono circa diciott’anni. La moralita’ e’ una necessita’ della mente razionale dell’essere umano. La moralita’ non ha nessuna funzione per il cervello dell’animale. Solo gli esseri umani hanno cervelli immaginativi coi quali possono valutare la realta’ e quello che percepiscono dei sensi per decidere se’ e’ a favore della loro vita o nocivo.
Anche il cervello piu’ avanzato dei mammiferi ha solo la capicita’ di valutare istintivamente se una cosa o un’azione e’ a fovore o e’ nociva alla loro vita. Il cervello dell’esere umano, invece, va oltre e puo’ valutare la stessa cosa in entrambi i modi simultaneamente. Il fuoco per esempio, l’uomo puo’ domarlo e portarlo ad essere favorevole alla vita; per l’animale puo’ essere percepito istintivamente soltanto come un evento naturale nocivo.
La moralita’ dell’uomo si basa sul giudizio che uno si fa su tutti i fatti, le azioni e le loro conseguenze. Per vivere, o anche semplicemente sopravvivere, l’essere umano deve sempre fare una valutazione morale, deve sempre decidere fra due opposti: per la vita o contro la vita. Cio’ che e’ per la vita e’ morale, cio’ che e’ contro e immorale. Da qui nasce l’etica.
L'ETICA e' la parte della filosofia che studia cio' che e' di valore all'essere umano e cio' che non lo e'. La premessa essenziale sulla quale il nostro senso morale si basa e' quello che mette il valore della nostra vita o al servizio esclusivamente nostro o al servizio di un'entita' superiore a noi, per esempio Dio, lo Stato, la Patria, la Societa', o la Collettivita’.
ETICA UMANISTA
La nostra natura stessa determina automaticamente che per vivere dobbiamo soddisfare certi bisogni per la nostra esistenza, per il miglioramento della nostra vita, e per essere felici. La filosofia che pone la soddisfazione dei bisogni dell’individuo al centro della moralita’ e’ quella umanista. In questa filosfia si ritiene morale tutto cio’ che uno deve fare per mantenersi in vita e per migliorare la propria vita, purche’ non sia a danno di nessun altro. L’etica umanista pero’ puo’ essere razionale o irrazionale.
E’ razionale se il principio di moralita’ si basa sul concetto dell’interesse personale. Per esempio, e’ morale lavorare di piu’, studiare di piu’, impegnarsi di piu’ per ottenere piu’ benefici e migliorare al massimo la propria vita. Non esiste obbligo verso gli altri. Solo volontariato.
E’ irrazionale se il principio di moralita’ si basa sul concetto di dovere e sacrificio a favore degli altri. Per esempio, se una persona produce 50 ed un’altra produce 10, chi produce di piu’ ha il dovere morale di compensare in qualche modo chi produce meno. In altri termini, uno pensa che sia immorale volere tutto quello che uno produce per se’ stesso.
ETICA MISTICA
Secondo la filosofia dell’etica mistica, la vita e’ un valore che riceviamo da un’altra entita’ e quindi alla quale siamo indebitati permanentemente. La premessa morale di questa filosofia pone un'autorita' superiore a noi nel decidere cio’ che e’ o che non e’ morale. Se crediamo in un Dio che vuole che la nostra vita sia solo una prova per guadagnarci una vita eterna nell’aldila’, allora i precetti morali ci vengono da Lui. A seconda del tipo di religione in cui nasciamo o che scegliamo, i precetti sono una variazione di obblighi e sacrifici che dobbiamo fare per Lui. In una certa fede Dio ci dice che e’ morale amare il prossimo come noi stessi; Dio ci dice che e’ morale seguire i Suoi comandamenti; ci dice che e’ morale morire per Lui; rinunciare a quello che vogliamo ma fare solo quello che vale per Lui; e’ perfino morale uccidere gli infedeli se lo facciamo per Lui. Insomma, il principio dell’etica mistica e’ che la moralita’ non viene dal nostro giudizio razionale ma da quello arbitrario che ci viene rivelato da Dio. Dio e’ l’entita’ per la quale noi dobbiamo vivere. Non e’ morale vivere per se’ stessi, ma e’ morale vivere come strumenti per servire ed esaudire la volonta’ di Dio.
Al contrario di quanto si e’ detto dell’etica umanista, che puo’ essere razionale o irrazionale, l’etica mistica non puo’ mai essere razionale. La prova della razionalita’ di un principio si trova in come tale principio puo’ essere applicato consistentemente in pratica. Vediamo degli esempi.
Posso applicare consistentemente il principio morale umanista basato sull’interesse personale senza contraddire la realta? La risposta e’ decisamente SI!
Se una persona d’intelligenza e capacita’ superiori s’ingegna in un progetto che finisce col produrre una quantita’ straordinaria di ricchezza, ed il codice morale accettato e’ quello dell’interesse personale, questa persona, nel diventare ricca, non ha violato il suo codice morale, ne’ danneggiato altre persone. Al contrario, le sue scoperte, il suo successo sono indirettamente apportatori di opportunita’ per altri e quindi di beneficio ad altre persone, non per obbligo verso di loro, ma per pura conseguenza naturale. In questo caso, piu’ uno agisce consistentemente secondo questo principio morale, piu’ egli, e il prossimo indirettamente, ne ricevono beneficio.
Vediamo ora un esempio di etica umanista basata sul principio irrazionale, ossia altruista, del dovere o del sacrificio.
Se una persona vive in una societa’ dove i principii morali sono determinati non dall’auto-interesse ma dall’interesse per gli altri, o per la collettivita’, la persona piu’ morale e’ quella che si assume piu’ doveri a favore degli altri o fa piu’ sacrifici a favore della collettivita.’ E’ morale produrre molto, ma ritenere solo una parte del proprio lavoro, quella parte che la collettivita’ ha deciso di essere moralmente giusta. Il giudizio dell’individuo non conta piu’ ed e’ perfino ritenuto immorale. La collettivita’ diventa l’entita’ ritenuta capace di determinare cio’ che e’ e che non e’ morale. L’individuo ha solo l’obbligo di servire la societa’ e accontentarsi di quello che la societa’ gli concede di tenere. Il bene della maggioranza e’ ritenuto di maggior valore del bene individuale. Secondo quest’etica, e’ moralmente giustificabile, dunque, sacrificare un certo numero di individui, la loro intelligenza, i loro sforzi, la loro produttivita’, la loro felicita’, e in fine anche la loro vita se necessario, per il benessere della collettivita.’ Per funzionare senza contraddizione, questo tipo di etica morale richiede che tutti gli individui di una societa’ siano d’accordo nel misurare esattamente quanto e’ o non e’ morale sacrificarsi per gli altri. Siccome ogni individuo e’ di natura capace solo di determinare i propri valori e non quelli degli altri, e’ in pratica impossibile determinare il livello di sacrificio che ogni individuo e’ disposto ad accettare per il bene collettivo. Questo tipo di moralita’ non e’ razionale perche’ richiede l’uso della forza. Richiede consistentemente la violazione della liberta’ iindividuale da parte della collettivita’, cioe’ dello Stato. L’unico mezzo per far funzionare un sistema del genere e’ imporre gli standard di moralita’ per mezzo della coercizione – fare leggi che obblighino quindi gli individui a sacrificarsi e punirli quando non si sacrificano abbastanza. Tipicamente questo sistema comporta la lotta di classe dove il gruppo che viene votato al potere ha diritto di forzare e legislare il suo standard di moralita’ sugli altri.
Un esempio di societa’ basata sull’etica mistica e’ quello dove non esiste separazione tra Religione e Stato, cioe’ nelle teocrazie medioevali o come quelle mussulmane odierne. In questo caso si ripete quello che si e’ detto con l’esempio dell’etica umanista basata sul principio altruista del dovere e del sacrificio. Qui sostituiamo semplicemente l’autorita’ che imparte il codice morale e lo impone agli individui. Invece di essere lo Stato laico e’ lo Stato religioso. I principii morali, in questo caso, s’intende che provengono da Dio.
Quello che Dio vuole da noi e’ cio’ che e’ morale. Le religioni in genere si basano sull’idea che Dio e’ l’arbitro della nostra vita, non noi. Quello che si deve fare e’ morale se si fa per Lui e la Sua gloria. In questo caso l’individuo e le sue aspirazioni vanno sacrificate per quello che Dio vuole. Chi si ribella a questa legge e cerca invece di soddisfare i propri desideri, viene punito. Il grado di tolleranza di quanta liberta’ l’individuo possa godere varia, ma la necessita’ di violare i diritti individuali in una societa’ teaocratica rimane ferma. Questa e’ la dimostrazione piu’ evidente dell’ irrazionalita’ dell’etica mistica che se applicata consistentemente deve necessariamente basarsi sull’uso della forza e dell’oppressione.
2007-02-25 10:44:32
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answer #7
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answered by DrEvol 7
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Perchè è forse il più grande mistero della vita dell'uomo, la più grande domanda che si è mai posto, ovvero se esiste o no Dio. Questo argomento viene innanzitutto trattato parecchio nei giornali e alla televisione, 2mezzi di comunicazione molto importanti e seguiti. Penso che nasca anche da qui la voglia di parlare di questo argomento, di scambiarsi opinioni, soprattutto tra i giovani, che spesso hanno bisogno di confrontarsi per ricevere più sicurezza e capire di più su questo mondo grande e spesso insicuro, qual è la fede. Penso che per i giovani avere fede sia un fatto complicato, perchè non si riesce a credere e basta, ma c'è il bisogno costante di porsi domande su tutto. Questo deriva dalla società attuale che, come ha detto il Papa, è entrata in una nuova era di illuminismo, ovvero in un'epoca dove vige la ragione. Io sono d'accordo con questa affermazione, perchè attualmente il mondo è in un sempre crescente sviluppo scientifico-tecnologico, che fa perdere punti a cose come la religione, perchè priva di prove scientifiche. I giovani quindi, si ritrovano tra questi 2 mondi in contrasto, da una parte la scienza, che vuol provare a spiegare tutto e dall'altra la religione, che dice bisogna credere e aver fede senza nulla di concreto; quindi essi hanno bisogno di farsi domande. Quindi non c'è di meglio di un posto come answers dove fare domande e scambiarsi idee!
2007-02-24 13:26:55
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answer #8
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answered by farfalladorata 3
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è molto bello che tanti giovani si interessano di religione ,vuole dire che sono alla ricerca di qualcosa di solido in una società che fa acqua da tutte le parti ,anzi secondo me ci dovrebbero essere dei dibattici scolastici e veritieri non fermarsi solo al catechismo che non insegna niente ,ma dovrebbero studiare seriamente i profeti ,che oltre a valutare la morale parla anche di storia .
2007-02-24 14:33:36
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answer #9
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answered by antossal 6
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NON ESISTE NULLA è solo stato un artifizio per farci stare buoni per Millenni...
2007-02-24 13:04:57
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answer #10
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answered by ? 2
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