Quando un popolo, che ha sete di libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanto ne vuole, se poi i governanti resistono alle richieste sempre più esigenti, sono dichiarati tiranni. E avviene che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito servo; che il padre impaurito finisca per trattare il figlio come suo pari e non è più rispettato, che il maestro non osa rimproverare gli alunni e costoro si fanno beffe di lui, che i giovani pretendano la stessa considerazione dei vecchi e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani. In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo né rispetto per nessuno. In mezzo a tanta licenza, nasce e si sviluppa una pianta: la tirannia.
2007-02-23
22:18:12
·
3 risposte
·
inviata da
Anonymous
in
Scienze sociali
➔ Scienze sociali - Altro
forse è il caso di aggiungere che quello che ho scritto è "solo" Platone, La Repubblica, nel 430 a.C.......
2007-02-24
02:20:34 ·
update #1