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17 risposte

Immaginate per un momento questa scena raccapricciante:
Una persona viene arrostita su una graticola. Nei tormenti urla chiedendo misericordia, ma nessuno l’ascolta. La tortura va avanti all’infinito, ora dopo ora, giorno dopo giorno, senza tregua!

Che dire di colui che ha ordinato la tortura? Potrebbe trattarsi di una persona amorevole? Niente affatto! Un padre che ama i suoi figli li punirà, ma non li torturerebbe mai!

Eppure molte religioni insegnano che Dio tormenta i peccatori in un inferno di fuoco eterno. Questa, sostengono, è la giustizia divina.

Riuscite ad accettarlo? La Bibbia dice: “Dio è amore”. (1 Giovanni 4:8) Un Dio di amore infliggerebbe torture che perfino esseri umani con un po’ di cuore considerano ripugnanti? Sicuramente no!

La vita dell’uomo dura appena 70 o 80 anni. Anche se uno avesse commesso atti di inaudita malvagità per tutta una vita, il tormento eterno sarebbe una punizione giusta? No. Sarebbe enormemente iniquo tormentare un uomo per tutta l’eternità per l’esiguo numero di peccati che può aver commesso nell’arco della sua vita.

Per essere tormentati bisogna essere coscienti. I morti sono coscienti? No. “I viventi sono consci che moriranno; ma in quanto ai morti, non sono consci di nulla, né hanno più alcun salario, perché il ricordo d’essi è stato dimenticato. 10 Tutto ciò che la tua mano trova da fare, fallo con la tua medesima potenza, poiché non c’è lavoro né disegno né conoscenza né sapienza nello Sceol, il luogo al quale vai.” (Ecclesiaste 9:5)

Inoltre, la Bibbia insegna che l'anima muore (Ezechiele 18:4, 20).

In Romani 6:7 viene detto: "colui che è morto è stato assolto dal [suo] peccato."

E in Romani 6:23 leggiamo: “Il salario che il peccato paga è la morte”. La vita è un dono di Dio. Quando pecchiamo non meritiamo più questo dono, di conseguenza moriamo.


Ricompensa per i buoni:

Quando moriamo cessiamo di esistere. Ma ciò non vuol dire che sia finito tutto. Il fedele Giobbe sapeva che alla morte sarebbe andato nella tomba (Sceol). Ma sentite cosa disse in preghiera a Dio: “Oh mi nascondessi tu nello Sceol, mi tenessi celato finché si ritragga la tua ira, mi stabilissi un limite di tempo e ti ricordassi di me! Se un uomo robusto muore, può egli tornare a vivere? . . . Tu chiamerai, e io stesso ti risponderò”. — Giobbe 14:13-15.

Giobbe credeva che se fosse rimasto fedele fino alla morte, sarebbe stato ricordato da Dio e risuscitato. Questa era la convinzione di tutti i servitori di Dio dell’antichità. Gesù stesso confermò questa speranza quando disse: “L’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone a una risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili a una risurrezione di giudizio”. — Giovanni 5:28, 29.

Tra poco, in quella che molti chiamano ‘la fine del mondo’, Dio eliminerà la malvagità e stabilirà un mondo nuovo sotto il dominio celeste. — Matteo, capitolo 24; Marco, capitolo 13; Luca, capitolo 21; Rivelazione (Apocalisse) 16:14.

Il risultato sarà un paradiso che si estenderà a tutta la terra, abitato da coloro che hanno cercato sinceramente di servire Dio.
In Salmo 37:10, 11 leggiamo: “Il malvagio non sarà più; e certamente presterai attenzione al suo luogo, ed egli non sarà. Ma i mansueti stessi possederanno la terra, e in realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace”.

Tutto questo è solo un sogno? No, è la promessa di Dio. Nella Bibbia leggiamo: “Udii un’alta voce dal trono dire: ‘Ecco, la tenda di Dio è col genere umano ed egli risiederà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro. Ed egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, né ci sarà più cordoglio né grido né dolore. Le cose precedenti sono passate’”. — Rivelazione 21:3, 4.

2007-02-23 10:45:02 · answer #1 · answered by Out 5 · 1 3

Troveresti più giusto, per chi ha scelto di sua volontà di vivere lontano da Dio e di non accettarlo, che venisse costretto per l'eternità alla Sua presenza? L'inferno è la libera scelta di chi pecca contro lo Spirito, cioè contro la voce che dentro di noi grida Abbà, Padre in maniera incessante. Se si rifiuta deliberatamente la figliolanza, Dio non può costringerci ad accettarla e il nostro percorso seguirà strade diverse perchè noi lo abbiamo voluto. La giustizia divina è sempre accompagnata dalla misericordia ma non può andare contro la scelta personale altrimenti sarebbe una forma di ingiustizia.

2007-02-23 20:08:20 · answer #2 · answered by Chorus 5 · 2 0

no...l'inferno è una espressione del sadismo e della sete di potere dei pastori cristiani. Il motivo? Semplice, spaventando l. a. gente, e questo era molto più facile nel medioevo, dove a causa dell'ignoranza dilagante, sotto l. a. minaccia di un luogo di perdizione eterno, si mettevano sotto il giogo religioso le masse incolte, come greggi di pecore si poteva obbligare loro a qualsiasi cosa...

2016-12-18 09:39:53 · answer #3 · answered by ? 3 · 0 0

quello che si intende normalmente con la parola inferno e l'espressione dell'effetto della nostra paura di poter soffrire. e del nostro essere schiavi delle cose.

2007-02-24 11:33:45 · answer #4 · answered by MucCa&PoLLo 3 · 0 0

.è stata un invenzione della chiesa cattolica e Dante ci ha marciato ,la chiesa voleva mettere paura agli uomini li ha costretti a seguire le loro ,le loro leggi ,sulla bibbia non esiste .Esiste però la distruzione eterna ,il fuoco eterno vuole dire distruzione di tutto .Prova a mettere qualcosa nel fuoco ardente vedi cosa ti resta.

2007-02-24 07:12:00 · answer #5 · answered by antossal 6 · 1 1

se ne ha parlato Gesù credo proprio di si

2007-02-23 23:58:31 · answer #6 · answered by aliénor 6 · 1 1

Nelle Scritture Ebraiche la Geenna è “la valle di Innom”. Innom era il nome della valle appena fuori delle mura di Gerusalemme dove gli israeliti sacrificavano i loro figli nel fuoco. A suo tempo fu trasformata in un immenso scarico di rifiuti.

Perciò ai giorni in cui Gesù era sulla terra la Geenna era l’immondezzaio di Gerusalemme. Per incenerire le immondizie vi si tenevano accesi fuochi con l’aggiunta di zolfo. Un dizionario biblico (Smith’s Dictionary of the Bible, Volume I) spiega: “Divenne il comune immondezzaio dove si gettavano i corpi morti dei criminali e degli animali, e ogni altra specie di sudiciume”. Non vi veniva gettata nessuna creatura vivente.

Conoscendo l’immondezzaio della loro città, gli abitanti di Gerusalemme capirono cosa voleva dire Gesù quando disse ai malvagi capi religiosi: “Serpenti, progenie di vipere, come sfuggirete al giudizio della Geenna?” (Matteo 23:33) Chiaramente Gesù non voleva dire che quei capi religiosi sarebbero stati tormentati.
Quando gli israeliti bruciavano vivi i loro figli in quella valle, Dio disse che non gli era mai venuto in mente di fare una cosa così terribile!
Perciò è chiaro che Gesù si servì della Geenna come appropriato simbolo di distruzione completa ed eterna. Voleva dire che quei malvagi capi religiosi non meritavano una risurrezione. Gli ascoltatori di Gesù erano in grado di capire che chi, come le immondizie, finiva nella Geenna, sarebbe stato distrutto per sempre.

Cos’è allora “il lago di fuoco” menzionato nel libro biblico di Rivelazione (Apocalisse)? Ha un significato simile a quello della Geenna. Non indica un tormento cosciente, ma la morte o distruzione eterna. È la Bibbia stessa a dirlo, in Rivelazione 20:14: “E la morte e l’Ades [“l’inferno”, EP] furono scagliati nel lago di fuoco. Questo significa la seconda morte, il lago di fuoco”. Sì, il lago di fuoco significa “la seconda morte”, la morte da cui non c’è risurrezione. È evidente che questo “lago” è simbolico, perché vi sono gettati la morte e l’“inferno” (Ades). La morte e l’“inferno” non possono essere bruciati in senso letterale. Ma possono essere eliminati o distrutti, come infatti avverrà.

‘Ma la Bibbia dice che il Diavolo sarà tormentato per sempre nel lago di fuoco’, dirà qualcuno. (Rivelazione 20:10) Cosa significa questo? Al tempo in cui Gesù era sulla terra, i carcerieri erano a volte chiamati “torturatori”. In una delle sue illustrazioni, Gesù disse di un certo uomo: “E il padrone, sdegnato, lo consegnò ai torturatori, fino a che non avesse pagato tutto il debito”. (Matteo 18:34, EP) Quelli gettati nel “lago di fuoco” subiscono la “seconda morte”, dalla quale non c’è risurrezione, per cui è come se fossero incarcerati per sempre nella morte. Rimangono in essa come sotto la custodia di carcerieri per tutta l’eternità.
Ovviamente i malvagi non possono essere tormentati in senso letterale, perché, Ecclesiaste 9:5,10 dice: "in quanto ai morti, non sono consci di nulla 10 non c’è lavoro né disegno né conoscenza né sapienza nello Sceol, il luogo al quale vai."

Perciò, una volta morta, la persona non esiste più. È inconscia.

2007-02-23 17:32:48 · answer #7 · answered by Anonymous · 1 1

Lo spero proprio non vorrei che Madre Teresa e altri che hanno dedicato la vita al bene dell'umanità venissero messi con Bernardo Provenzano , Hitler e maniaci pedofili o serial killer come si fa a parlare di pietà per queste persone?

2007-02-23 11:32:24 · answer #8 · answered by Klukly آمنة تحـبً السلام 5 · 0 0

E' solo una scusa per comportarsi bene: se fai il bravo, vai in paradiso e sarai felicissimo, se fai il cattivo, vai all'inferno e sarai dannato in eterno (senti che bella rima)!

2007-02-23 10:58:55 · answer #9 · answered by Anonymous · 0 0

direi di no. un dio amorevole e misericordioso non credo infliggerebbe una punizione tanto terribile...
credo sia un modo per identificare la mancanza della pace come tormento eterno.

2007-02-23 10:49:38 · answer #10 · answered by sekhmet_65 3 · 1 1

dovrebbe essere l' espressione del castigo divino secondo le scritture

2007-02-23 10:46:11 · answer #11 · answered by cinzia r 5 · 1 1

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