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Quanto c'è di autobiografico nei suoi personaggi ?

N.B. Vorrei solo opinioni di chi li ha letti niente wikipedia o simili!

2007-02-22 23:46:11 · 9 risposte · inviata da Thalasse 5 in Arte e cultura Libri ed autori

9 risposte

Trovo molto poco di autobiografico in "presa diretta", ma molto di introspettivo; ovvero un'autobiografia demandata: sarò più chiaro.
Il pozzo e il pendolo, La rovina della casa degli Usher...e altri che sicuramente conosci, sono racconti che lavorano moltissimo sull'amplificazione delle percezioni sensoriali; inaugurano un uso nuovo, in letteratura, della funzione della percezione metaforica...amplificata, appunto; sono lotte dell'essere contro un sé stesso ingigantito...come se la funzione propriocettiva si fosse diffusa nello spazio...nel tempo (Silenzio, Un discesa nel Maelstrom).
Non posso verbalizzare oltre l'effetto di straniamento o di perdita di coerenza della logica in Poe, è una funzione tutta sua che ancora oggi apprezziamo...vedi per esempio l'applicazione della logica deduttiva nel caso (e non è nella sezione terrore, ma Racconti del mistero) della lettera rubata...l'antesignano di ogni racconto sul disvelamento.
La lettera rubata è il rovescio del senziente dell'Autore...si rivolta la busta in toto per nascondere il "disvelamento" di un Sé stesso che nega ogni informazione su di Sé...se non è autobiografia, poco manca.
Potresti leggere l'ottimo libro di Stephen Marlowe "Il faro alla fine del Mondo" Marco Tropea Editore (1998).
Buona notte...ah...c'è un altro ottimo libro...David Punter, Storia della letteratura del terrore, Editori Riuniti (1997).

2007-02-23 10:20:37 · answer #1 · answered by capocantiere 3 · 1 0

Spesso nei suoi racconti Poe mette in rilievo due aspetti di uno steso individuo, e questi due aspetti rispecchiano il bene e il male, che spesso si scindono in due entità. A volte si tratta del riflesso nello specchio, a volte del ritratto, e altre volte ancora dell'alter ego.
Non so quanto Poe metta di autobiografico nei suoi personaggi. Sicuramente si è accorto che nel suo essere umano , e in quello di tutti gli altri, si nasconde una personalità che è detta "il doppio", e che è capace di divorare l'altra. Sta a noi dare il giusto equilibrio a entrambi gli aspetti.

2007-02-23 08:01:25 · answer #2 · answered by Bionda, Biondino e Piccolino 5 · 4 0

Secondo me i suoi racconti sono come uno specchio irreale dei suoi pensiere e dei suoi sentimenti... Lui trascrive in forma non reale tutto ciò che ha provato nella sua vita ma che, espressa in modo solito risulterebbe banale...Inoltre riesca ad esprimere quelli che sono i sentimenti e i modi di essere più profondi e perversi delgli esseri umani..Per lui la narrativa ( e anche la poesi!) è un modo per denunciare quanto l'uomo possa essere macabro e allo stesso tempo rassicurare il lettore: ecco perchè i suoi racconti possono turbare profondamente chi li legge! Poe denuncia la realtà e lo fa con la finzione: è detabilizzante ma lo adoro!

2007-02-23 07:56:02 · answer #3 · answered by Biuzzulina 3 · 4 0

In Poe c'è sicuramente qualcosa di autobiografico ma non nel senso comunemente inteso, il suo genio lo porta a comprendere perfettamente che in noi c'è un lato oscuro e per lui è più affascinate e generatore di motivi letterari di quanto non lo sia l'aspetto moralistico o pedagogico della vita, in lui tra i primi si intravvede il motivo del doppio. Il tema del conflitto tra bene e male ( Il genio della pervesione) temi che saranno svilippati anche da autori distanti come Dostoevskij.
Per di più la sua apparente illogicità è descritta con freddezza e senzo quasi scientifico.
La parte autobiografica nei racconti di Poe la si può scorgere forse in quella meticolosa attenzione che pone nelle descrizioni del male dell'animo umano condotto fin nelle sue etreme conseguenze, lui che aveva perso chance e amori a causa del bere! Azione che in lo porterà alla sua estrema conseguenza che è la morte.
Per il resto è un letterato straordinariamente colto e raffinato sia dal punto di vist adelle forme che dei contenuti che sono il risultato delle sue conoscenze dei classici greci e latini, di letterature esotiche come quella araba (al-Ara'af, La milleduesima notte di Shaharazad) e il suo interesse per le scienze e della metafisica è presente in "Rivelazione mesmerica","Il colloqui di Monos e Una", "Il potere delle parole".
Adoro Poe è uno di più grandi geni letterari assieme a Borges.

2007-02-24 14:27:44 · answer #4 · answered by Klukly آمنة تحـبً السلام 5 · 2 0

Credo molto... soprattutto in William Wilson: a Tale... altri ovviamente potrebbero essere solo stati ispirati da notizie o dal suo genio: The Black Cat, The Cask of Amontillado...
Vallo a sapere... comunque è interessante immaginare cosa possa spingere un genio a creare...

2007-02-23 07:59:55 · answer #5 · answered by Heart of Darkness 6 · 1 0

Io ne ho lettia alcuni in Inglese, e di autobiografico non ho trovato nulla, tutti quelli che ho letto parlano di omicidio, morti etc. Forse il carattere dei protagonisti può riflettere quello estroverso dell'autore.

2007-02-23 07:54:48 · answer #6 · answered by Lisa 4 · 0 0

nei delitti della rue morgue... sxo nulla

ahahha

2007-02-23 07:51:11 · answer #7 · answered by sixi 4 · 1 1

secondo me quando riguarda il ritratto della sua amata poe descrive il suo amore non corrisposto...

2007-02-23 07:48:54 · answer #8 · answered by Jack Of The Opera 2 · 0 0

Di autobiografico direi poco, piuttosto uno con la fantasia da invidiare.

2007-02-23 07:49:29 · answer #9 · answered by nnnnnnnnnnnnnn 5 · 0 1

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