Nei Vangeli sta scritto che le perle non devono venire date ai maiali: sono poche e i maiali non sanno che farsene, quindi andrebbero sprecate. Ma sta scritto anche che il buon seminatore sparge con generosità i suoi semi (evidentemente ne ha tanti) senza però curarsi di dove questi semi andranno a cadere: se finiranno su un terreno fertile daranno frutto, altrimenti no, non c'è niente da fare. In entrambi i casi il messaggio evangelico è estremamente selezionante: nel primo caso per volontà di chi lo predicò, nel secondo caso per sua natura intrinseca. Comunque pochi saranno gli eletti. Non servono interpretazioni, spiegazioni razionali né tanto meno imposizioni, quanto un'autentica capacità di sentire superiore, propria di pochi. Ma allora perché tanta attenzione alla catechesi, alla TV e ai megaripetitori da parte della Chiesa mentre Gesù si limitò a poche decine di seguaci, senza curarsi per nulla di arare e dissodare il terreno prima di seminare?
2007-02-22
23:28:54
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12 risposte
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inviata da
etcetera
7
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
Il linguaggio delle parabole è simbolico e il linguaggio simbolico parla al sentimento, la ragione non lo coglie se si chiude al sentimento. Certo, le interpretazioni sono tante e lecite, ma quella giusta è quella che è coerente con ciò che noi siamo davvero. Gesù, mi dite, predicò molto, ma non penso che abbia pianificato il suo predicare né la sua venuta (oggi con la TV e internet avrebbe raggiunto un numero infinito di persone in più - vi ricordate lo spot con Gandhi?- perché invece scelse una regione periferica dell'impero, 2000 anni fa?). La Bibbia possono leggerla tutti mi dite, ma cent'anni fa non era così: pochi sapevano leggere e la chiesa cattolica ha sempre ostacolato con tutti i mezzi l'accesso non mediato al testo sacro (le perle non potevano essere date in pasto a tutti). Ma forse non ha molta importanza: il seme per crescere ha bisogno di terra buona, tanta o poca che sia. E' molto più importante dove si arriva che non da dove si parte e il percorso lo scegliamo noi.
2007-02-23
05:28:53 ·
update #1
Il "buon seme" sta a significare la predicazione, la diffusione del Vangelo: tutti lo sentono, ma ognuno reagisce in modo diverso.
Le "perle ai porci" stanno a significare concetti più profondi, nel contesto del Vangelo, che una persona che non ha creduto non può capire, ed è quindi del tutto inutile discuterne con lei.
2007-02-23 09:50:55
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answer #1
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answered by Anonymous
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Gesù non parlò a poche decine di seguaci... ma andava di villaggio in villagio per cercare i meritevoli....
Per meritevoli non si intende solo pochi eletti, ma tutti quelli che volevano conoscere le verità riguardo a Dio..
Oggi è la stessa cosa, il messaggio cristiano è per tutti quelli che vogliono conoscerlo.. tanto che la Bibbia può leggerla chiunque.
la Chiesa non insegna appieno ciò che dice la Bibbia, ma molte cose le spiega dicendo che sono dei misteri... è non è affatto così.
la parabola di Gesù del seminatore prefigurava la situazione in cui si sarebbero trovati i suoi discepoli, che andando a predicare ciò che Gesù insegnava, potevano trovare diversi tipi di persone: alcuni che avrebbero ascoltato e poi portato frutto- seme seminato sul terreno eccellente
alcuni che avrebbero ascoltato ma che avrebbero avuto timore dell'uomo- seme seminato lungo la strada
alcuni che avrebbero ascoltato e accettato la parola di Dio ma dopo la prima prova il loro amore per la Parola di Dio e per Dio si sarebbe raffreddato-Seme sul terreno roccioso(che non ha radice)
alcuni avrebbero ascoltato ma presi dalle ansietà della vita avrebbero lasciato Dio-seme seminato tra le spine
Comunque tutto questo si può capire anche solo leggendo la parabola del seminatore, senza ulteriori ricerche.
2007-02-23 12:22:21
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answer #2
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answered by Krys 2
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Tanti sono i chiamati ma pochi gli eletti! Con questo assunto è semplice dire che il messaggio Biblico è aperto a tutti e che ogni Credente ha il diritto-dovere di portare il messaggio di Gesù, poi quando il seme è stato sparso, chi fiorirà lo seguirà.
Gesù anche se con pochi apostoli, ma con tante prove di bontà e amore, ha seminato in modo eccelso, dopo il sermone sul monte 3000 persone si convertirono all'istante. Poi hanno tutte seguito Gesù? No, non sappiamo quanti hanno seguito il suo messaggio, ma Gesù ha seminato comunque e così siamo tenuti a fare noi.
2007-02-23 09:58:06
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answer #3
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answered by Marchiddu 4
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Gesù ha parlato a migliaia di persone con una capacità mediatica in quell'epoca, sconosciuta. Ha girato intere regioni, in un periodo dove questo era complicato e pericoloso (nonostante la pax romana). Ha scelto dei discepoli (nei vangeli troviamo dei passi in cui chiaramente si comprende che non erano solo i 12). Non c'è il desiderio di escludere, ma la consapevolezza che l'uomo in alcuni momenti non vuole comprendere, quindi il dovere del cristiano è l'annuncio, ma se poi chi gli è davanti non solo non vuole ascoltare, ma disprezza e vileggia le cose sante, allora che sia lasciato a riflettere senza dargli le cose sante, ma senza smettere di amarlo e di proseguire l'annuncio.
ciao e buona vita
2007-02-23 13:36:16
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answer #4
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answered by Anonymous
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Il messaggio cristiano non è riservato a pochi, ma a chi vuole intendere, e per questo non serve superiorità culturale o intellettiva, serve solo il desiderio SINCERO di ascoltare. Le perle se hai già deciso di non volerle non ti servono a nulla e così le butti via. L'umiltà, la purezza di cuore possono essere le chiavi, ma anche la preghiera, perchè la preghiera apre la comprensione, non quella della mente e dell'intelletto ma quella vera. La capacità di sentire superiore come la chiami tu la potrebbero avere tutti e ripeto tutti senza esclusioni di sorta.
2007-02-23 09:19:31
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answer #5
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answered by P 5
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Il messaggio cristiano è riservato a tutti. Più volte, nei vangeli, viene detto che il messaggio di Gesù era rivolto anche ai gentili (pagani, quelli che non credevano).Quindi non è vero che pochi sono gli eletti. Quelle due parabole non le interpreti in modo proprio corretto.
2007-02-23 09:11:42
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answer #6
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answered by Maria Maddalena 4
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Perchè è Gesù stesso che ha istruito per l'evangelizzazione invitando gli apostoli dicendo..."Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura."(Marco 16)
2007-02-23 08:58:42
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answer #7
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answered by Donatella B 6
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io penso semplicemnete che se Einstein o un professore intelligentissimo si studiasse a memoria la bibbia, la conoscesse benissimo sa magari i fatti ecc.... ma se un condatino magari che non ha scuola ma abbastanza per legge la parola di Dio e ci mette tutto il suo cuore e tutta la sua Fede Gesu`gli aprira`gli occhi con la verita`,conoscera`le parabole e tante altre cose. E quest uomo sara`benedetto da Dio!
2007-02-23 15:13:13
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answer #8
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answered by Tiziana a 3
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Il messaggio cristiano autentico non è riservato a pochi ma a tutti!
Non tutti lo accolgono.
Infatti Gesù disse "molti i chiamati ma pochi gli eletti"
Il vangelo puro si riduce così: "CHI AVRA' CREDUTO E SARA' STATO BATTEZZATO SARA' SALVATO (è ovvio che non parla del battesimo dei neonati perché non fanno la confessione d' avere creduto); MA CHI NON AVRA' CREDUTO SARA' CONDANNATO". (Marco 16:16).
Credere in cosa? : In Gesù figura di Dio e salvatore delle anime. Donando vita a tutti coloro che credono che il suo sacrificio elimina la condanna a morte che è su di noi a causa del peccato.
Il vangelo è questo! la buona novella annuncia il perdono di Dio agli uomini attraverso la figura di Gesù.
"NESSUNO VA AL PADRE SE NON PER MEZZO DI ME" ben diceva Gesù!
2007-02-23 14:56:21
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answer #9
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answered by ? 7
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poche decine di seguaci?
ma se si parla di folle e di moltitudini?
sai che gesù era costretto a dormire su una barca che la notte facevano navigare sui laghi e sui fiumiper sfuggire alla folla?
e anche in molti altri versi si dice che fosse costretto a sfuggire dalla folla che lo circondava..
poi i semi sono davvero tanti per il buon samaritano e il boun predicatore e non sai mai davvero dove realmente attecchiranno, quindi è giusto predicare a tutti e offrire a tutti la possibilità di conoscere e avvicinarsi alla religione.
gettare le proprie perle ai porci e dare ciò che è santo ai cani è un'espressione che secondo me vuole significare non offrire i migliori dei tuoi semi a chi non sa accettarli, infatti continua dicendo affinchè non si rivoltino verso di te per sbranarti, qualcosa di simile penso a quello che fecero i farisei, difatti gesù spesso li cacciava con frasi abbastanza dure, principalmente perchè loro domandavano con fare provocatorio, per provocarlo o metterlo in difficoltà (spero di esserti stata utile, questa è la mia interpretazione)
2007-02-23 09:47:11
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answer #10
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answered by Anonymous
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