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che ne pensate, è così?

2007-02-22 21:51:46 · 13 risposte · inviata da Anonymous in Scienze sociali Psicologia

13 risposte

Può essere ... dipende ...

Domanda molto interessante!

Fammi pensare un attimo ... se parliamo della mia comprensione verso gli altri ... sì ... direi che è immensa, ed io mi conosco molto bene! Ma proprio perchè mi conosco molto bene, ho anche dei forti paletti per quanto riguarda ciò che è bene e ciò che è male, e questo significa che posso comprendere certe situazioni ma non accettarle: ad esempio capisco la pazzia di certe persone, ma non mi sentirei disposto a lasciare libero un pazzo omicida ... non so se mi spiego ...

2007-02-22 22:08:13 · answer #1 · answered by Anonymous · 1 0

Non credo
il vero limite è la disponibilità ad ascoltare

bacino

2007-02-24 20:12:29 · answer #2 · answered by Oracolo 4 · 2 0

No. la nostra visione è limitata, perchè non ci vogliamo sforzare di comprendere veramente gli altri. Ci accontentiamo semplicemente della facciata che le persone ci propongono e quella capiamo.

2007-02-28 15:34:51 · answer #3 · answered by nippon 5 · 1 0

Comprendere, rendersi conto, capire totalmente un altra persona, le motivazioni per le quali ha agito in un certo modo, viene spesso rapportato al modo in cui noi stessi avremmo agito, in una determinata circostanza.
Io credo che per comprendere veramente una persona, bisogna incominciare a pensare come lei, mettersi come si suol dire "nei suoi panni", perche' i suoi parametri di misura,sono diversi dai nostri.
La vera comprensione per me e' capire l'altro, non rapportarlo a noi stessi.
La frase piu' usata e' la seguente "io al tuo posto avrei fatto....", ecco proprio questo e' il punto, non siamo al suo posto, siamo al nostro posto, e da qui dobbiamo riuscire a capire la situazione nel miglior modo possibile, per poter eventualmente fornire i consigli migliori se ci vengono richiesti>
Ottima domanda,complimenti!!
*ciao*

2007-02-28 10:50:12 · answer #4 · answered by sandy66 5 · 1 0

Sempra che sia cosí, ma non l'ho é sempre, se incotriamo una persona che abbiamo in comune gli stessi interessi la comprenzione reciproca si facilita, ma a me é capitato di avere conosciuto persone che non avevamo nessuno interesse reciproco ma andavamo daccordissimo,forse perché io sono uno che mi adato anche alle persone difficili lo faccio per troncare l'antipaticitá reciproca.Ciao Biagio dall'Olanda

2007-02-27 15:15:42 · answer #5 · answered by biagio f 2 · 1 0

si credo sia una delle cause per cui non riusciamo a comprendere gli altri... ci limitiamo piuttosto al giudizio, senza andar oltre l'apparenza ed inevitabilmente ci ricaschiamo anche se ne abbiamo preso consapevolezza.
però cos'è che ci limita per la comprensione di noi stessi? perchè è praticamente impossibile conoscere noi stessi??????????
quel caro e vecchio socrate non ha spiegato x bene come stanno le cose...

2007-02-26 08:36:22 · answer #6 · answered by ayzram 5 · 1 0

Bellissima domanda e ottimo spunto di riflessione!
Secondo la mia opinione è assolutamente affermativa la risposta a ciò che chiedi. La mia speranza (ormai vana) mi ha sempre spinto a credere che non sia così e ad augurarmi che la comprensione degli non sia da attribuire solo a ciò che conosciamo di noi stessi. Ma quello che ho testato sulla mia pelle è stato proprio l'esatto contrario. Ragionando sulla base secondo cui l'esperienza insegna, e dando questo come fattore assodato, dico che: mi è difficile arrivare a comprendere e capire A PIENO una condizione/situazione/stato d'animo altrui che io non ho mai VISSUTO.

Stesso discorso vale se fatto al contrario (e questo l'ho sperimentato ancora più volte!).. Parlare di un problema personale ad una persona che ha attraversato la stessa difficoltà porterà esisti più soddisfacenti se paragonati al parlarne con chi quel problema si limita ad immaginarlo ma non lo ha mai vissuto.
La diffenza risiede proprio qui. Un po' per mancanza di sensibilità o per scarsa capacità di immedesimazione, se un fatto non ci ha toccato in prima persona, possiamo LIMITARCI a percepirne il gusto, ma il fatto di non averlo mai ASSAGGIATO non potrà mai darci la coscienza giusta per comprendere pienamente gli altri.

Scusa se il discorso appare forse troppo contorto e confuso... :)

~ Baci ~

2007-02-23 08:10:17 · answer #7 · answered by â??nynphεtâ?? 3 · 2 1

si, hai colto proprio...la conoscenza di noi stessi ha delle "caselle mentali", dette categorizzazioni...il nostro modo di percepire il mondo deriva soprattutto da come consideriamo noi stessi e della stima che riponiamo nella nostra persona...se abbiamo il cuore aperto, ci lasciamo "toccare" dalla vita e dalle esperienze, saremo più disposti alla comprensione degli altri...il cosiddetto "bicchiere mezzo pieno", la visione positiva e aperta della vita, ci permette di accogliere l'altro senza sentirci feriti immediatamente dal suo comportamento...magari rifiutando la sua aggraessione, ma accettando comunque lui...

2007-02-23 06:36:29 · answer #8 · answered by Franci 2 · 1 0

Sì è sempre così. In particolare ci sono persone che proprio non sanno cogliere le esigenze e i problemi degli altri perchè pensano e si basano sulla loro limitata esperienza.

2007-02-23 06:00:31 · answer #9 · answered by Mari 4 · 1 0

Ottima osservazione.. direi quindi che quello che noi pensiamo degli altri a volte è solo un riflesso di noi stessi..delle nostre paure o delle nostre voglie.. di quello che vorremmo essere o che vorremmo non essere...Guardo una donna e ci vedo dentro un'altra che non è lei .. guardo un uomo e ci vedo dentro quello che vorrei essere o quello che io vorrei che lui fosse in modo da farmi sentire migliore: + bello, + furbo, + ricco ..
In realtà non guardiamo bene ...

2007-02-23 05:58:28 · answer #10 · answered by Yrion 4 · 1 0

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