1495 circa
tempera su tavola; 47 x 37
Londra, National Gallery
Il dipinto è stato messo in relazione con la Giuditta della National Gallery di Dublino, per analogie nella tecnica esecutiva e nel tema moralizzante. La presente tela si contrapporrebbe all’esempio positivo dell’eroina biblica del dipinto di Dublino. Sull’albero appare l’iscrizione «FOEMINA/DIABOLO TRIBVS/ASSIBVS EST/MALA PEIOR», che invita a diffidare della donna malvagia, ben peggiore del demonio. Dalila era infatti la donna filistea corrotta dal suo popolo per farsi rivelare il segreto della mitica forza di Sansone, che risiedeva nei suoi capelli. Ella è così ritratta mentre taglia la chioma dell’israelita. La tela appartiene alla tarda attività dell’artista.
2007-02-22 00:24:14
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answered by A bee on a flower 7
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Sansone e Dalila
1609 circa
Olio su tavola; 185 x 205
Londra, National Gallery
Il dipinto raffigurante Sansone e Dalila fu una delle prime opere eseguite da Rubens dopo il ritorno ad Anversa. Come si evince da un dipinto di Frans Francken il Giovane, che raffigura l’interno del salone dell’abitazione di Nicolas Rockox (Monaco, Schloss Schleissheim), le cui pareti sono ricoperte dalle opere pittoriche e statuarie della nota collezione Rockox, il dipinto di Rubens doveva occupare il posto d’onore, sopra il caminetto, dove poteva essere facilmente ammirato dagli illustri ospiti del padrone di casa. La storia biblica di Sansone e Dalila era un soggetto piuttosto frequentato nel XVII secolo. Qui il corpo possente di Sansone, memore di Michelangelo e dell’antico, si abbandona nel sonno sul ventre della bella Dalila, che non compie direttamente il gesto del taglio dei capelli dell’uomo. Sullo sfondo, in una nicchia, compare una statua di Venere con Cupido cieco, che sottolinea la morale della storia.
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Sansone
Uno dei giudici dell’Antico Testamento, le sue storie sono racchiuse nel Libro dei Giudici. Uomo dall’incredibile forza, Sansone sin dal Medioevo è stato considerato una prefigurazione di Cristo in lotta contro il demonio. Come Ercole anche l’eroe biblico diede prova di poteri sovrumani uccidendo un leone con la sola forza delle sue mani e sconfiggendo più di mille filistei con una mascella d’asino. Dalla mascella sgorgò poi dell’acqua per placare la sete dell’eroe. Uno degli episodi più frequentemente raffigurato è quello di Sansone e Dalila. La donna filistea tradì l’amore di Sansone facendosi confessare quale fosse la fonte della sua incredibile forza. Avendo saputo che essa risiedeva nei capelli, Dalila glieli tagliò nel sonno. I filistei riuscirono perciò a catturarlo, lo imprigionarono e lo accecarono.
Dalila
Personaggio biblico, il cui nome in ebraico significa "tentatrice" oppure, secondo un'altra interpretazione, "capace di indebolire". Come racconta il libro dei Giudici, Dalila sarebbe vissuta nella valle di Sorek intorno al 1200 a. C. e divenuta amante di Sansone, eroe israelita. La donna fu perciò corrotta dai filistei, nemici del popolo di Israele, affinché scoprisse il segreto della forza di Sansone. Per ben tre volte l'eroe riuscì a eludere, fornendo false risposte, le domande di Dalila, sinché cedette, stremato dall'insistenza della donna. Le rivelò così che la sua incredibile forza dipendeva dal fatto di non essersi mai tagliato la lunga chioma da quando era nato, dopodiché si addormentò. Dalila allora lasciò che un complice si introducesse nella stanza per tagliare i capelli di Sansone, che egli usava portare raccolti in sette trecce. Privatolo della sua forza, i filistei infine lo incatenarono. La scena ha fornito un diffuso tema all'arte pittorica e scultorea: già nel secolo XI essa era utilizzata, perlopiù con fini moralistici, simboleggiando la passione erotica che conduce alla rovina.
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Sansone e Dalila
1495, National Gallery, Londra
Il dipinto è stato messo in relazione con la Giuditta della National Gallery di Dublino, per analogie nella tecnica esecutiva e nel tema moralizzante. La presente tela si contrapporrebbe all’esempio positivo dell’eroina biblica del dipinto di Dublino. Sull’albero appare l’iscrizione «FOEMINA/DIABOLO TRIBVS/ASSIBVS EST/MALA PEIOR», che invita a diffidare della donna malvagia, ben peggiore del demonio. Dalila era infatti la donna filistea corrotta dal suo popolo per farsi rivelare il segreto della mitica forza di Sansone, che risiedeva nei suoi capelli. Ella è così ritratta mentre taglia la chioma dell’israelita. La tela appartiene alla tarda attività dell’artista.
2007-02-22 04:46:44
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answer #2
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answered by Elisa 2
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