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riferimento: Benjamin Franklin.
Che ne pensate di questa sua affermazione?

2007-02-21 08:17:58 · 8 risposte · inviata da ? 7 in Società e culture Religione e spiritualità

8 risposte

in effetti Dio vuole che si crede in lui perché il primo comandamento già ci fa capire che vuole essere considerato come padre .inoltre mi sembra anche giusto perché chi non crede in lui dovrà per forza di cose credere in qualche altra cosa es:politica
sesso
soldi
sport
idoli
superstizioni eccetera
noi umani abbiamo bisogno di una guida spirituale ,siamo stati creati in questo modo anche Gesù disse "non solo di pane vive lìuomo ma anche di cibo spirituale"
insomma ci lascia liberi di credere
però se vogliamo la salvezza abbiamo bisogno di lui
e sopratutto abbiamo bisogno del suo cibo

2007-02-21 22:21:54 · answer #1 · answered by antossal 6 · 0 0

se tu dici di credere, per avere dei vantaggi, è solo un'ipocrisia che potrebbe provocarti un castigo divino. Non è possibile far finta di credere, Quindi o credi sinceramente o dubiti sinceramente, non possono esserci furbesche scelte
L'importante è cercare la verità con il cuore disponibile....



ciao

2007-02-22 02:23:32 · answer #2 · answered by ?????? 7 · 0 0

mi piace quello ke potrebbe voler dire, ma scritta così è ambigua, sembra rivolgersi al credere in Dio. credere in Dio però comprende il dubbio, tanti dubbi, che possono portare al perdere tutto (anzi questo è generalmente quello che succede a chi si converte, e la conversione fa parte del cammino di ogni credente) quindi non starebbe in piedi.
insomma, per me ha senso se "credere" è inteso come "accettare ciecamente qualcosa"

ciao

2007-02-22 00:37:35 · answer #3 · answered by larry 4 · 0 0

Partiamo dal presupposto che si creda in un Dio buono, altrimenti non c'è storia: la malvagità alla fine non ha mai pagato; che lo si chiami Dio Padre, Geova, Allah ecc. porta la visione di una vita di fede. Se Dio è giusto saprà lui al momento opportuno, presumo quando saremo "di là", mostrarci quale era la giusta via, ma ci giudicherà dalla nostra perseveranza, non dalla nostra appartenenza a una singola religione.
Ora faccio un esempio: (Vorrei premettere che non includo coloro che si martirizzano nel nome di un Dio, uccidendo altre persone)
Un credente pensa che dopo la morte, se degno, ci sia per lui una vita paradisiaca e fa di tutto per potersela guadagnare. Nella sua vita c'è uno scopo e un obbiettivo da raggiungere per avere il meglio in quello stato.
Uno che dubita, e non crede, non fa nulla perchè ha la convinzione che dopo la morte non esista più niente.
Mettiamo per ipotesi che abbia ragione chi non crede:
Colui che aveva fede una volta morto non avrà nemmeno la possibilità di rimanerci male e quindi di soffrire per la perdita di qualcosa.
Di conseguenza non ha perso nulla.
Colui che non credeva e ha vissuto di concerto, quando si ritrova in quel luogo, avrà la consapevolezza di aver sbagliato e di aver perso l'occasione per avere il meglio.
Purtroppo non potrà più tornare indietro per recuperare il suo tempo e modificare la sua vita.
Se impostata sotto questa visuale, secondo me Benjamin Franklin, non aveva poi tutti i torti

2007-02-21 23:57:46 · answer #4 · answered by gaya_ty 6 · 0 0

Penso sia l'esatto contrario.

2007-02-21 20:28:57 · answer #5 · answered by Tranen 3 · 0 0

anche chi crede nella cosa sbagliata rischia di perdere tutto, il buon beniamino trascurava il fatto che esistono tantissime religioni, come si dovrebbe scegliere in cosa credere?

se avessero ragione gli indigeni della papua nuova guinea (esempio), tutti i cattolici, mussulmani, indu, ecc si ritroverebbero fregati esattamente come atei & c.

2007-02-21 19:52:04 · answer #6 · answered by nevermore_bb 3 · 0 0

Posta così questa affermazione mi lascia perplessa. Non vedo antitesi tra il credere ed il dubitare anzi credo che il dubbio possa essere spesso costruttivo. Sono credente ma la mia fede è cresciuta grazie ai dubbi che via via ho risolto. Anche gli apostoli attraversarono momenti di dubbio, d'incertezza e di caduta. Diffido di quelle fedi che non lasciano aperta la porta del dubbio e non esigono una continua revisione e questo vale anche per chi è agnostico e rifiuta di mettere in dubbio le proprie certezze.

2007-02-21 19:38:36 · answer #7 · answered by Donatella B 6 · 0 0

Perdi cosa?Puoi perdere casa,soldi,ma su una cosa puoi contare e sei tu stesso,e quando sei tu e tu cosa ti manca?Tutto il resto è relativo,beni di consumo deteriorabili,cose di passaggio che non lasciano niente!Ricordati credi in quello che vuoi,non credere,ma la cosa importante sei tu!

2007-02-21 19:05:48 · answer #8 · answered by Maria 6 · 0 0

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