Per la storia del caffè ti consiglio questo sito qui, conciso e chiaro: http://www.chococlub.com/caffe/storia.html
Qui sotto ciò che riguarda il Breda Caffè!
Ciao!
2007-02-21 02:00:14
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answer #1
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answered by lupo solitario 4
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la storia in Italia:
Il primo a descrivere il caffè, in un libro pubblicato nel 1583, fu il botanico tedesco Léonard Rauwolf.
Venezia per i suoi rapporti commerciali in Vicino Oriente fu la prima a far uso del caffè in Italia, forse fin dal XVI secolo; ma le prime botteghe da caffè furono aperte solo nel 1645 e il medico e letterato Francesco Redi nel suo Bacco in Toscana cantava:
«Beverei prima il veleno
Che un bicchier che fosse pieno
Dell'amaro e reo caffè»
Sempre nel XVII secolo, a Londra e a Parigi una libbra di caffè veniva pagata fino a 40 scudi. L'uso si andò poi via via generalizzando per crescere fino all'immenso consumo che se ne fa tuttora.
Verso il 1650, cominciò ad essere importato e consumato in Inghilterra e si aprirono di conseguenza i primi caffè (intesi come circoli e bar), come ad esempio quelli di Oxford e di Londra. I caffè divennero presto luoghi di nascita e diffusione di idee liberali, e furono frequentati da letterati, politici e filosofi.
Nel 1670 aprì il primo caffè a Berlino e nel 1686 a Parigi. Nel '700 comunque ogni città d'Europa possedeva almeno un caffè.
Il caffè iniziò ad essere coltivato in larga scala nelle colonie inglesi e in quelle olandesi (in Indonesia).
La prima piantagione in Brasile risulta essere nel 1727, ma l'industria dipendeva esclusivamente dalla pratica della schiavitù, abolita solo, e peraltro formalmente nel 1888.
comunque trovi buona parte di ciò che cerchi qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Caff%C3%A8
.
2007-02-21 10:08:59
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answer #2
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answered by Anonymous
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la storia in Italia:
Il primo a descrivere il caffè, in un libro pubblicato nel 1583, fu il botanico tedesco Léonard Rauwolf.
Venezia per i suoi rapporti commerciali in Vicino Oriente fu la prima a far uso del caffè in Italia, forse fin dal XVI secolo; ma le prime botteghe da caffè furono aperte solo nel 1645 e il medico e letterato Francesco Redi nel suo Bacco in Toscana cantava:
«Beverei prima il veleno
Che un bicchier che fosse pieno
Dell'amaro e reo caffè»
Sempre nel XVII secolo, a Londra e a Parigi una libbra di caffè veniva pagata fino a 40 scudi. L'uso si andò poi via via generalizzando per crescere fino all'immenso consumo che se ne fa tuttora.
Verso il 1650, cominciò ad essere importato e consumato in Inghilterra e si aprirono di conseguenza i primi caffè (intesi come circoli e bar), come ad esempio quelli di Oxford e di Londra. I caffè divennero presto luoghi di nascita e diffusione di idee liberali, e furono frequentati da letterati, politici e filosofi.
Nel 1670 aprì il primo caffè a Berlino e nel 1686 a Parigi. Nel '700 comunque ogni città d'Europa possedeva almeno un caffè.
Il caffè iniziò ad essere coltivato in larga scala nelle colonie inglesi e in quelle olandesi (in Indonesia).
La prima piantagione in Brasile risulta essere nel 1727, ma l'industria dipendeva esclusivamente dalla pratica della schiavitù, abolita solo, e peraltro formalmente nel 1888.
la storia in Italia:
Il primo a descrivere il caffè, in un libro pubblicato nel 1583, fu il botanico tedesco Léonard Rauwolf.
Venezia per i suoi rapporti commerciali in Vicino Oriente fu la prima a far uso del caffè in Italia, forse fin dal XVI secolo; ma le prime botteghe da caffè furono aperte solo nel 1645 e il medico e letterato Francesco Redi nel suo Bacco in Toscana cantava:
«Beverei prima il veleno
Che un bicchier che fosse pieno
Dell'amaro e reo caffè»
Sempre nel XVII secolo, a Londra e a Parigi una libbra di caffè veniva pagata fino a 40 scudi. L'uso si andò poi via via generalizzando per crescere fino all'immenso consumo che se ne fa tuttora.
Verso il 1650, cominciò ad essere importato e consumato in Inghilterra e si aprirono di conseguenza i primi caffè (intesi come circoli e bar), come ad esempio quelli di Oxford e di Londra. I caffè divennero presto luoghi di nascita e diffusione di idee liberali, e furono frequentati da letterati, politici e filosofi.
Nel 1670 aprì il primo caffè a Berlino e nel 1686 a Parigi. Nel '700 comunque ogni città d'Europa possedeva almeno un caffè.
Il caffè iniziò ad essere coltivato in larga scala nelle colonie inglesi e in quelle olandesi (in Indonesia).
La prima piantagione in Brasile risulta essere nel 1727, ma l'industria dipendeva esclusivamente dalla pratica della schiavitù, abolita solo, e peraltro formalmente nel 1888.
la storia in Italia:
Il primo a descrivere il caffè, in un libro pubblicato nel 1583, fu il botanico tedesco Léonard Rauwolf.
Venezia per i suoi rapporti commerciali in Vicino Oriente fu la prima a far uso del caffè in Italia, forse fin dal XVI secolo; ma le prime botteghe da caffè furono aperte solo nel 1645 e il medico e letterato Francesco Redi nel suo Bacco in Toscana cantava:
«Beverei prima il veleno
Che un bicchier che fosse pieno
Dell'amaro e reo caffè»
Sempre nel XVII secolo, a Londra e a Parigi una libbra di caffè veniva pagata fino a 40 scudi. L'uso si andò poi via via generalizzando per crescere fino all'immenso consumo che se ne fa tuttora.
Verso il 1650, cominciò ad essere importato e consumato in Inghilterra e si aprirono di conseguenza i primi caffè (intesi come circoli e bar), come ad esempio quelli di Oxford e di Londra. I caffè divennero presto luoghi di nascita e diffusione di idee liberali, e furono frequentati da letterati, politici e filosofi.
Nel 1670 aprì il primo caffè a Berlino e nel 1686 a Parigi. Nel '700 comunque ogni città d'Europa possedeva almeno un caffè.
Il caffè iniziò ad essere coltivato in larga scala nelle colonie inglesi e in quelle olandesi (in Indonesia).
La prima piantagione in Brasile risulta essere nel 1727, ma l'industria dipendeva esclusivamente dalla pratica della schiavitù, abolita solo, e peraltro formalmente nel 1888.
2007-02-21 10:01:13
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answer #4
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answered by Anonymous
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