Ci tieni a specificare che tu sei di destra ma non sei assolutamente fascista, chissà perchè, però, dai per scontato che chi è vicino alle idee di sinistra debba essere per forza di cose "comunista", cosi come chi sta dalla tua parte considera i "comunisti" filosovietici e stalinisti, senza pensare al classico esempio delle numerose tonalità di grigio che stanno fra il bianco e il nero. E' proprio questo il problema: i preconcetti. Vedi, io ho sempre votato a sinistra non perchè qualcuno mi abbia indottrinato con delle panzane, ma semplicemente perchè oltre ad aver studiato la storia con passione, ho tratto le mie conclusioni da sola, da ragazzina, dalle mie esperienze di vita: chi stava a destra era arrogante, violento, razzista, chi era al centro era corrotto, e poi c'era la sinistra di berlinguer che sognava una libertà e una uguaglianza che rendesse dignità a tutti. Vedi come è facile vedere tutto roseo dalla propria parte? Della politica giovanile anni '80/90 (gli anni del liceo e dell'università) ho il macabro ricordo di manifestazioni in cui si sfilava per ideali puliti, veri, i diritti di sempre (quelli dei lavoratori) e si finiva regolarmente presi a calci e a bastonate dalle teste rasate di nuova generazione, che votavano msi e che ora (40enni affermati) trovano più comodo farsi chiamare "liberali".
Capito perchè voto la sinistra? Esperienza personale, non propaganda bolscevica ;-)
2007-02-18 19:22:11
·
answer #1
·
answered by BuBuSettete 5
·
1⤊
2⤋
Ti rispondo in questa maniera per non dilungarmi molto. Non esistono partiti giusti perche´ non cé uomo perfetto. Si puo essere uomi giusti in un partito sbagliato o uomini sbagliati in un partito giusto. Puó esistere una buona democrazia e un pessimo comunismo come un buon comunismo e una pessima democrazia. Alla base di tutto questo il problema é che nell´ uomo non ce´ abbastanza coscienza. Per il resto mi viene da ridere quando si parla di destra sinistra rosso e nero. Piantiamola per favore. Meno vanitá in questo mondo, piú coscienza e responsabilitá. Questo é il mio umile pensiero.
2007-02-18 23:37:45
·
answer #2
·
answered by Mauryzyo 2
·
4⤊
0⤋
Fai bene a temere perché è in ascesa. La storia dipende da come la studi e se lo fai con spirito libero e critico e non prevenuto, come il tuo. Se studi bene la storia, in particolare quella italiana, ti accorgerai che il comunismo, in Italia è stato determinante nel cacciare l'invasore nazista e nel riconsegnare il paese alla libertà di espressione alla democrazia, non solo ma anche dopo la Liberazione, la sinistra, in particolare il Pci, ha contribuito decisamente a difendere quella libertà e quella democrazia che, fascisti, democristiani di destra, servizi deviati e militari sleali hanno cercato di spazzare via, con numerosi tentativi di colpi di Stato Militare, con la strategia della tensione, delle bombe nere e delle brigate rosse, questa è la storia, i dati di fatto storici, verificabili e oggettivi e, se davvero ricorri alla storia fallo seriamente e non solo parzialmente in base a quello che ti conviene sostenere.
2007-02-19 06:31:20
·
answer #3
·
answered by Anonymous
·
3⤊
1⤋
sono contrario a tutte le dittature e non sono comunista.
cerco di riflettere ed informarmi, senza ideologizzare tutto.
il comunismo reale, è fallito perchè le dittature sono destinate tutte a fare questa fine (la storia insegna).
le grandi Nazioni che sono o sono state comuniste, lo sono diventate a fronte di situazioni di miseria e di disagio, e quindi sono state le masse a fare questa scelta.
non voglio dilungarmi, ma pensi davvero che i Russi sotto lo Zar stessero così bene?
ed i cinesi sotto l' Imperatore ed al rischio di dominazione giapponese attraverso varie turbolenze?
ed i Cubani sotto Batista? ecc.....
questa mia risposta non intende assolutamente dire che Stalin fosse un bravo ragazzo (ci mancherebbe altro!), ma ti chiede. dove e come sarebbe oggi il popolo russo senza la rivoluzione?
se poi fai un' altra domanda, ti rispondo sul fascismo/nazismo e sulle origini delle dittature di questa parte politica.
at salud
2007-02-18 23:35:20
·
answer #4
·
answered by Anonymous
·
3⤊
1⤋
Sai che volevo fare una domanda sul perché si associa molto spesso la sinistra italiana attuale al vecchio comunismo dittatoriale delle'ex u.r.r.s. o Cina e sinceramente non riesco a capirci molto...ma dubito che qualcuno vorrebbe un governo di quel tipo che tra l'altro in Italia non abbiamo mai conosciuto ,al contrario di molti "nostalgici" di destra che rivorrebbero un esaltato senza capelli...
2007-02-18 20:18:53
·
answer #5
·
answered by Lion 4
·
4⤊
3⤋
La risposta è sì.
Per essere più esauriente, ti riposto parte di una mia risposta data ad una domanda simile. Noto comunque (come tutte le altre volte in cui c'è una domanda sul comunismo), che anche tra i tuoi interlocutori è presente qualcuno che sostiene che il comunismo non sia stato mai applicato.
Si potrebbe dire la stessa cosa della libera concorrenza. Mi sembra un approccio in fondo intellettualmente disonesto, o quantomeno ingenuo. Le conseguenze e gli errori (a volte gli orrori) che si sono portati dietro le varie società comuniste, sono nella natura del comunismo stesso.
Il fatto che siamo esseri umani (quindi soggetti ad errore) dovrebbe farci dubitare dell'infallibilità di qualsiasi dogma (persino Lars Von Trier ha ripudiato il suo!). Questo dubbio però, a molti non sorge. Altri lo rimuovono. Quello che mi stupisce (ormai non più) è che il comunismo sia più che una dottrina socio-politica una visione del mondo che sconfina nella fede. Intendiamoci sono quasi altrettanto visionari coloro che sostengono sempre e comunque (e ovunque) che il mercato aggiusta ogni cosa. Se ciò non avviene in un nazione strutturata come la Gran Bretagna (vedi fallimenti privatizzazioni ferrovie o sanità), si può immaginare cosa possa succedere ad applicare le dottrine neocon alle fragili economie dei paesi africani o sudamericani di turno. Per quel che riguarda l'impianto teorico, lo stracitato Marx ha svolto un'enorme mole di lavoro inerente alla critica del pensiero capitalistico. Un po' tirata via è la parte relativa alla (allora) nuova società. Con connotati messianici quando arriva a sostenere che gli esseri umani, "liberamente" associati stabiliranno cosa e quanto produrre e come distribuire i beni (e i servizi?) prodotti. Credo infatti che non consideri che la natura umana è di fatto egoista (proprio perciò si evolve!) e che sperare che prima si pensi alla collettività che a se stessi (o ai figli, o alla famiglia) è utopico. Altrettanto utopico è stabilire i bisogni del singolo a priori. Altro che grande fratello (quello di Orwell). Ponendo che anche un tipo di società come questa fosse possibile, mi chiedo che senso (terreno) avrebbe viverci.
Non credo che Marx quando sentenziò: "la religione è l'oppio dei popoli" avrebbe mai pensato che anche le sue teorie sarebbero state così ...stupefacenti. Ciao.
P.S. Flipped.
Quando scrivo che i campi in Siberia (o le stragi di Pol Pot, o anche le repressioni a Praga o Budapest) sono nella natura del comunismo, ovviamente non intendo che "l'impianto teorico" del comunismo preveda questo. Intendo che, a mio parere, l'applicazione pratica di un dogma non può che passare da questo. Insomma dovremmo essere un po' più modesti. Non imporre, ma cercare nel confronto occasioni di crescita. Questo non vuol dire non cercare di costruire una società in cui almeno i bisogni fondamentali siano soddisfatti (libertà, equità, assistenza sanitaria, casa, istruzione, lavoro, tutela e fruizione dell'ambiente per tutti). Vuol dire rendersi conto che raggiungerla è forse utopistico, ma molto meglio (forse possibile) senza omicidi, privazioni di libertà e violenza.
A tal proposito, per quel che mi riguarda, ritengo che le società in cui equità, giustizia sociale, senso civico, ma soprattutto libertà, siano più sviluppati (pur con tutti i difetti e gli errori a cui sono soggette le attività umane) siano le socialdemocrazie scandinave. Per concludere: si ho letto "la fattoria degli animali" (anche "fiorirà l'aspidistria" poi null'altro di lui); 2) Bill Gates non è forse da annoverare tra gli esseri umani (capitalisti) peggiori della storia. Ciao.
PPS Flipped
Essere sullo stesso piano non vuol dire essere uguali. Non tutti hanno le stesse capacità, non tutti la stessa consapevolezza, non tutti la stessa sensibilità. Come si può pensare di stabilire, a priori, le esigenze ed i bisogni di ognuno? Lo puoi fare solo coercitivamente. La società così costituita sarebbe solo inutilmente oppressiva. Ognuno, nel proprio, cercherebbe la libertà (anche di sbagliare!!!) Non è forse meglio (eventualmente) che la collettività (Stato, se vuoi) prelevi, con le odiate tasse, a posteriori (ossia dopo che ognuno abbia prodotto liberamente reddito) ciò che ritiene necessario per far si che equità, assistenza sanitaria, casa, istruzione, lavoro, tutela e fruizione dell'ambiente siano alla portata di tutti? Poi coloro che produrranno di più, per capacità, fortuna o volontà potranno goderselo sapendo comunque di vivere in una società sempre imperfetta, ma senza ingiustizie eclatanti.
Ciao.
2007-02-19 05:28:28
·
answer #6
·
answered by lux 3
·
2⤊
2⤋
In qualità di dottrina filosofica, il comunismo prevede il culto del dogma concettuale irripetibile a livello prettamente teoretico, la cui applicazione pratica e la cui, ancor più, degenerazione demagogica, costituiscono esclusivamente un illecito agire della prassi umana che, abbracciando una dottrina, la deforma tradendola intrinsecamente.
Ne consegue che aver distrutto popoli distruggendo un'ideologia non ha significato emblematizzare comunismo=erroneità, ma denunciare l'insufficieza della natura umana di fronte a quanto lei stessa postula. La Storia non ha dimostrato che il Comunismo è sbagliato, ma soltanto che l'uomo non è in grado di applicarlo fedelmente.
In secondo luogo, dichiararsi "comunisti " è più che lecito, giacchè il farlo rivela la riserva mentale esclusivamente personale di riconoscere validità ad uno schema concettuale compiuto e esatto nel suo significato; non comporta certo essere costretta a praticarlo a livello individuale. La società è o non è comunista, non il singolo. E' una filosofia collettiva, non individuale. Ergo, io singolo "predico" il comunismo, non lo "pratico".
2007-02-19 05:21:44
·
answer #7
·
answered by la piccoletta 3
·
1⤊
1⤋
bravo simone84,
bravissima ciliegina.
è tutta una questione di valori,di etica esistenziale.
se poi ti senti migliore di qualcuno sono contento per te,ma l'importante è come utilizzeresti questa tua superiorità........sorriderai solo tu? o sorriderai assieme alle persone che ti circondano ogni giorno?
2007-02-19 04:58:03
·
answer #8
·
answered by giordano v 3
·
1⤊
1⤋
Non li capisco...ma vedono come si sono ridotti i paesi ex comunisti? Io li manderei a vivere là.
2007-02-19 04:40:01
·
answer #9
·
answered by Annina * 7
·
2⤊
2⤋
Il comunismo non ha mai fallito per il semplice fatto che non è mai stato applicato.
Mai vista una dittatura del popolo (leggasi "comunismo").
Stalin, per esempio, è forse un popolo?
E finora, mi spiace deluderti, gli unici che hanno risposto solo con insulti sono di destra.
Alfagamma, ma quella secondo te è una domanda? Guarda che non basta il punto interrogativo, la tua è retorica polemica provocatoria totalmente priva di argomentazioni. O, meglio, l'argomentazione c'è, ma è un paragone che non sta nè in cielo nè in terra.
lux, non mi venire a dire che gli orrori del comunismo, come i campi di lavoro Siberiani, sono insiti nella sua stessa natura. Certi orrori sono insiti nella natura dell'unica forma di potere che, finora, come comunista si è spacciata: la dittatura senza veti del singolo, o meglio del soggettivo.
Vero, anche il libero mercato non si è mai attuato, e sai perchè? Perchè si è autoabolito con casi come Rock Feller, Bill Gates e Tanzi.
Perchè è la legge della giungla applicata all'economia, ed a questa utopia preferisco un'utopia in cui i porci non prendono il potere. Visto che citi il grande fratello, hai letto anche la fattoria degli animali di Orwell?
Bill Gates: un uomo straordinario, che si è fatto da solo. Peccato che il risultato del suo essersi fatto da solo abbia impedito a migliaia di anonimi di avere la stessa fortuna. Mi pare non si sia fatto problemi a tirare su un monopolio titanico.
Mi ripeti dell'evitare le violenze, ti ripeto che c'entrano con Stalin, ma non c'entrano con il comunismo. Mi dici che è importante il confronto: beh, quale sistema permette più confronti di uno che pone tutti sullo stesso piano?
L'unico problema è che non siamo tutti sullo stesso piano per motivazioni legate perlopiù alle diverse possibilità d'istruirsi. E' un serpente che si morde la coda, ma da qualche parte dovremmo pur cominciare.
Ciao
2007-02-19 04:19:55
·
answer #10
·
answered by Anonymous
·
3⤊
3⤋
Premetto che sono un libero pensatore , che non mi identifico con nessun partito e nessuna organizzazione eccecc .
(anzi..e un mondo di cui diffido molto)
Tu credi che il sistema che adottiamo oggi , il nostro caro sistema "occidentale" sia un buon sistema...!?!?... ci pensi mai che la nostra ricchezza e la nostra liberta' apparente , in realta' si fonda sulla poverta' e la fame di 3 miliardi di persone , nonchè su guerre , nonchè sulla deturpazione scellerata e sconsiderata della terra e delle sue risorse??... ..cosa accadrebbe se africa ed asia (sentendosi nel sacrosanto diritto) si mettessero a fare ed a consumare cio' che facciamo o consumiamo noi..se anch'essi volessero un'auto a testa..se volessero godere di tutti i prodotti di cui godiamo tu o io ogni giorno...se volessero consumare tutta l'energia che consumi tu od io ogni giorno?!?...
COLLASSO
...allora ti chiedo: veramente pensi che il nostro sistema sia quello giusto?!!?
2007-02-18 20:56:10
·
answer #11
·
answered by simone84 2
·
3⤊
3⤋