Essendo "se stessi" semplicemente un punto di vista, da dove si osserva, valuta e decide.
Per logica non potrebbe vedersi a "se stesso" perché dovrebbe "uscire" da "se stesso" per guardare quello che ha "uscito".
In altre parole, come possono "gli occhi" guardarsi gli occhi? Se non tramite uno specchio.
Allora, per conoscersi a se stesso non sarebbe più facile conoscersi, osservando gli altri come specchio di se stesso?
E possibile che conoscesi a se stesso sia semplicemente una bufala, impossibile da raggiungere ?
2007-02-17
09:11:25
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8 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
A volte quando guardo altri, posso identificarmi con loro, nelle sue preoccupazioni, nei suoi dubbi, nei suoi atteggiamenti e anche nei suoi peccati.
Ho visto che imparo di più su me stesso, guardando e ascoltando gli altri che non meditando sulle mie azioni, ed è questo che mi ha messo il dubbio.
2007-02-17
09:29:48 ·
update #1
sonia s: Guardando le mie azioni, e cosa penso, vedo solo quello che “ho” creato, e come vedere il riflesso della luce ma non la luce.
2007-02-17
09:50:45 ·
update #2
eheh per conoscersi si guarda se stessi quando si agisce.come si agisce?cosa si pensa?non serve uno specchio.se hai anche coraggio puoi pure giudicarti in modo imparziale..te ne rendi conto perchè vai in crisi,la tua autostima a volte può andare in pezzi,ma poi cominci a ricostruirla.se ti conosci tramite gli altri questo succede perchè fai dei paragoni:metti comunque in gioco te stesso.
si le azioni possono essere il riflesso della luce ,ma la luce sei tu.guardaci dentro è da te che viene;)
2007-02-17 09:31:44
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answer #1
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answered by ♥sonia s 6
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A volte accade che osservando gli altri nasca un sentimento di identificazione e quindi si riconoscono delle particolari somiglianze tra se e i nostri simili, si chiama identificazione, gli antichi greci usavano la tragedia, come dice Aristotele per attuare la "catarsi", cioè la soluzione di un conflitto interiore attravesrso la visone di una tragedia o una piéce teatrale, a volte attraverso un film... oggi, in fondo lo psicodrammma è una tecnica psicoterapeutica così capita che gli altri ci facciano riflettere su noi stessi, ma la riflessione su se stessi è un momento comunque necessario alcuni lo fanno prima altri dopo ma per la vera conoscenza di se stessi è necessario saper riflettere bene sia sul confronto con l'esterno che sull'analisi interiore.
Ci si può conoscere molto a fondo ma è una strada difficile e bisogna non essere mai ipocriti nell'analisi altrimenti il risultato può essere falsato!
Auguri per il tuo lungo cammino.
2007-02-17 18:35:50
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answer #2
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answered by Klukly آمنة تحـبً السلام 5
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hk ha ragione, se vuoi conoscere te stesso, rivivi le tue azioni, e non tramite altri, tu sei tu, unico e inimitabile, anche se dicono che ci sono altri sosia, ma solo fisicamente, il carattere, te lo formi tu, durante la crescita, alle tue azioni, se hai abbastanza autostima, ti verrà facile, sei speciale perchè sei unico.
2007-02-17 18:02:53
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answer #3
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answered by aquilarealenera 3
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Come puoi conoscere te guardando un altro?
Se osservi un altro non conoscerai che l'altro, ma sarà un altro a poterti descrivere guardandoti, e soltanto attraverso i suoi sensi e la sua mentalità che potrebbero essere diversi dai tuoi e darti comunque una descrizione falsata come un daltonico che studi un quadro.
Tu puoi conoscere te stesso attraverso l'osservazione delle tue reazioni, del tuo comportamento, ma nemmeno questo può servire perchè tu puoi cambiare i tuoi atteggiamenti, la tua mentalità e persino i tuoi gusti.
In poche parole, secondo me noi siamo ciò che decidiamo di voler essere.
2007-02-17 17:23:35
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answer #4
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answered by HK 6
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Nessun uomo si conosce solo alcuni credono di conoscersi, ma quando conosceremo noi stessi è da quel giorno che la persona si Illumina è da li che viene la vera conoscenza.
Con la nostra maia non è possibile vedere oltre, la maia è come quando c'è la nebbia e oltre non si vede niente.
La maia ha sette veli, più veli abbiamo meno si vede la realtà.
Bisogna arrivare a togliere tutti i sette veli ecco che da li cambia tutto sulla nostra conoscenza.
e non è che con la laurea o lo scienziato i veli si tolgono,
lo studio è una cosa materiale e i veli è una cosa spirituale, ognuno viaggia per conto proprio.
2007-02-18 10:47:13
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answer #5
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answered by Anonymous
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Il Metodo per Conoscere Se' Stessi
La conoscenza di qualsiasi cosa, incluso se' stessi, e' illimitata. Se non lo fosse, saremmo onniscienti. Ma non sono quante cose di noi o della realta' conosciamo che e' cosi importante per la nostra vita -- e' piu' importante conoscere le cose rilevanti di noi stessi, quelle che ci fanno felici e quelle che lo impediscono.
A parte le idiosincrasie, abbiamo tutti gli stessi bisogni e le stesse aspirazioni ultime. Seguiamo strade diverse per raggiungere sempre lo stesso scopo fondamentale: la felicita'.
Tutti evitiamo il dolore e cerchiamo piacere e soddisfazione; tutti ci sentiamo capaci di ragionare; tutti con attivita' diverse vogliamo affermare le nostre capacita'; tutti abbiamo valori sui quali fondiamo le nostre regole per vivere. Quello in cui ci differenziamo maggiormente e' il condizionamento culturale e sociale, ossia quello che abbiamo assorbito e accettato dalla cultura in cui siamo nati e cresciuti.
Per conoscere meglio noi stessi basta guardare la societa' in cui siamo vissuti e osservare che cosa di noi si distingue da essa, cosa possiamo chiamare nostro, che non ci e' stato dato dalla famiglia e dalla societa' con le sue tradizioni, i suoi riti, la sua lingua, i suoi manierismi, valori, idee e sentimenti.
Conoscere se' stessi vuol dire sapere che siamo essenzialmente il prodotto condizionato della societa' e scoprire che cosa ci puo' rendere liberi dal condizionamento sociale.
Questa conoscenza e' veramente ardua. Potete enunciare un pensiero, un sentimento che e' solo vostro e non derivato da qualcun altro? In genere, ci accontentiamo di appartenere ad un gruppo, di avere gli stessi pensieri e sentimenti che ci danno conforto. Quello che non facciamo abbastanza per conoscerci e' chiedersi il perche' di come siamo, di come pensiamo, e di come agiamo.
Quante volte rispondiamo al perche' semplicemente dicendo: "Fanno tutti cosi, no?" Oppure condividiamo semplicemente il pensiero del nostro partito, della nostra religione, della nostra nazione, senza chiedrerci se tutto quello che pensiamo e' razionale o soltanto conveniente.
Per liberarsi dal condizionamento sociale non sono necessarie rivoluzioni di gruppo. Si puo farlo soltanto sottoponendo ogni convinzione che abbiamo sotto il potente scrutigno del microscopio della ragione logica. Se un'idea non regge alla prova della logica va scartata. In questo processo possiamo liberarci delle contraddizioni e conoscere chi siamo indipendentemente dalla societa' in cui viviamo.
2007-02-18 00:40:27
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answer #6
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answered by DrEvol 7
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Secondo me conoscersi del tutto è impossibile, siamo 'troppo' e troppi sono i pregiudizi calcificati nel nostro vivere (e nel modo di vedersi) e immense le situazioni possibili a cui possiamo reagire..ma sta anche in questa imprevidibilità il bello della vita, che cosa sarebbe la vita se conoscessimo già perfettamente le nostre emozioni..non riesco ad immaginare la noia..
2007-02-17 17:26:11
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answer #7
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answered by mari 3
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Non puoi capire te stesso perchè scindersi in osservatore ed osservato è facile, può farlo chiunque. Però nella scissione la mente che guarda i nostri o altrui sentimenti è contaminata dalle emozioni del vissuto. Tutti noi cancelliamo le parti più dolorose del nostro passato e ignoriamo quanto la famiglia e il contesto culturale ci abbiano modellato. Non puoi farlo perciò senza l'aiuto di qualcuno che abbia fatto la stessa strada. Il che vuol dire andare da uno psicoterapueta. Prima di guardarti l'anima devi ripulire le lenti con cui la guardi, perchè la mente mente a se stessa senza sapere di mentire. By.
2007-02-17 19:53:40
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answer #8
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answered by Anonymous
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