La risposta ce la può dare P.R. Larkar, che muove le sue convinzioni, in tale ambito, principalmente da due importanti idee: la prima, in base a cui in natura esistono tre tipi differenti di forze, descrivibili rispettivamente come energia statica, energia mutativa e energia senziente; la seconda è che l'esistenza umana, sia a livello individuale che sociale, è composta dal piano fisico, mentale e spirituale. Alcuni caratteri delle tre forze sono così identificabili: forza statica con grossolanità, rudezza e staticità; forza mutativa con dinamicità; forza senziente con spiritualità, trascendenza, razionalità.
Poiché tali forze (statica, dinamica e senziente) sono sempre presenti, la tendenza è di formare un triangolo di forze dove la forza senziente si converte in forza dinamica, la forza dinamica in forza statica e quella statica in senziente, in un continuo processo di reciproca trasformazione e conversione. Tale processo di mutua conversione può, però, essere soggetta ad incontrare delle resistenze che sono causa di interruzione con diminuzione o perdita dell'equilibrio, rispettivamente nella sfera fisica, mentale e/o spirituale, sia individuale che sociale. Affinché, pertanto, venga mantenuto un equilibrio dinamico, sia nella società che nell'individuo, nelle rispettive tre sfere fisica, mentale e spirituale, è necessario cercare di mantenere il bilanciamento delle tre forze (statica, mutativa e senziente), assicurando la loro reciproca e continua conversione ciclica. Il discorso sulla Qualità della vita si inserisce in tale discussione e precisamente nella possibilità di eliminare gli sbilanciamenti, i dissesti, i divari, gli scompensi, le instabilità, i disordini sotto gli occhi di tutti noi, con i problemi inquietanti ed allarmanti delle guerre globali, le ingiustizie sociali, lo sfruttamento, la disoccupazione, le crisi economiche, la fame nel mondo, l'inquinamento, la criminalità.
La profonda comprensione derivante dall'applicazione ed adattamento di tali due idee (il triangolo di forze applicato ai tre livelli dell'esistenza) dovrebbe anche condurre sia gli studiosi delle scienze cd. esatte, che gli studiosi delle scienze sociali ad intraprendere un cammino in comune finalizzato a creare uno spirito di unione per l'applicazione dei metodi e delle procedure di osservazione, analisi, verifica ed applicazione derivanti dalla Teoria del Prama.
Come si può mantenere in bilanciamento dinamico la sfera fisica, mentale e spirituale, assicurando la conversione della forza senziente in mutativa, della mutativa in statica, della statica in senziente e così via? Se prendiamo l'indice di crescita delle popolazioni, come esempio di indice di Qualità della vita, potremmo esaminarlo sotto il profilo dell'interazione tra forza statica, dinamica e senziente. Ecco, così, che lo stesso elevato indice di crescita demografica nei Paesi sottosviluppati denota la predominanza della forza statica nella società di quei Paesi, in quanto la sopravvivenza della famiglia viene garantita da un alto numero di braccia lavorative che si è obbligati a far venir al mondo e non perché si desideri veramente un figlio, garantendogli tutti i sacrosanti diritti all'esistenza. Ancora, nei Paesi industrializzati, come l'Italia, si sta verificando un arresto dell'indice demografico e ciò è collegato a due ragioni: in base alla prima, le coppie giovani, economicamente stabili, cercano di privilegiare i propri spazi di vita da dedicare all'attività lavorativa e/o al proprio tempo libero e pertanto scelgono di far nascere pochi figli; dall'altro canto, molti giovani riescono con sempre maggiore difficoltà a rendersi economicamente indipendenti e pertanto ritardando la formazione di famiglie socialmente stabili. Nel primo caso, si può notare la predominanza di una forza dinamica, mentre nel secondo caso ancora di un genere differente di forza statica. In questi esempi collegati agli indici demografici, gli effetti di una influenza della forza senziente sulla crescita della popolazione, dovrebbe vedere l'aumento delle nascite in quelle popolazioni che hanno raggiunto un alto livello di sviluppo economico; mentre, viceversa, nelle popolazioni con un ancora basso livello di sviluppo economico, attraverso una politica di controllo delle nascite, ma che verrà sostituita con una politica di crescita demografica appena si saranno raggiunti buoni livelli di rafforzamento dell'economia. Tale ultimo esempio, dimostra come si possa controllare la conversione della forza statica (boom demografico nei paesi in condizioni economiche svantaggiate) alla forza dinamica (controllo delle nascite in paesi in fase di crescita economica) ed infine in forza senziente (incentivazioni alla crescita delle nascite nei paesi economicamente sviluppati).
Per concludere, un'effettiva Qualità della vita è possibile e compatibile con l'evoluzione dell'esistenza fisica, mentale e spirituale, negli individui e nella società, se realizzata in accordo ai principi di mutua conversione della Teoria dell'equilibrio dinamico.
2007-02-17 15:36:49
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answer #7
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answered by John 2
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