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Devo spedire una lettera. Sto per scrivere i miei dati ( dati mitt.) e mi ricordo che ultimamente in ufficio stiamos seguendo un sacco di pratiche in modo tale da rispettare la privacy dei nostri impiegati. Addiritturra deve essere nominato un responsabile colui che si prenderà cura dei dati personali della gente. E non solo... Dobbiamo posare, a fine lavoro, tutto nelle apposite cassettiere in metallo con tanto di chiave, custodita sempre dal Responsabile dei dati. Adesso io mi chiedo.. Perchè tante pratiche se poi quando inviamo una semplice lettera i nostri dati passano in mano ad un sacco di gente??? ( Postino che prende le lettere dal contenitore apposito, operai che smistano la posta, postino che consegna le lettere, inquilini curiosi che leggono una volta che ricevi la lettera ma che ancora è messa nell'apposita cassetta... Che senso ha tutto questo?

2007-02-17 03:45:55 · 2 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Servizi di comunità

Noi in ufficio teniamo conservati per bene semplici dati.. Indirizzo, Data di Nascita, solamente questi.
Comunque io non è che lo faccio di mia volontà. Lo faccio perchè siamo costretti a farlo. Se te non metti il mittente la lettera non verrà inviata per motivi di sicurezza.

2007-02-17 03:56:20 · update #1

CyberFox si la penso come te.
Il mittente è da quando hanno messo unabomba dentro una lettera ( senza mittente) che è obbligatorio metterlo.

2007-02-17 04:15:54 · update #2

2 risposte

La legge sulla privacy salvaguardia in modo particolare non tutti i dati di una persona ma i cosiddetti dati "sensibili. Ovvero tutti quei "dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale".
I dati più comuni come per esempio nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, codice fiscale, partita Iva, informazioni circa la composizione del nucleo familiare, professione sono i cosiddetti dati personali, e quindi meno soggetti alla legislazione di cui parli..almeno credo. Dovresti chiedere ad un giurista ehehe.
Ma poi ci dobbiamo stupire di queste piccole cose quando appena mettiamo piedi fuori casa siamo continuamente monitorati? La posizione del nostro cellulare, i vari sistemi di segnalazione di infrazioni semaforiche o di velocità, le carte di credito ecc ecc..
;-)

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Questa cosa del mittente obbligatorio un paio di anni fa non c'era, se la lettera non arrivava al destinatario (per qualunque motivo) veniva cestinata in assenza del mittente(beh anche se c'era il mittente veniva cestinata lo stesso eheheh). L'obbligo dell'indicazione del mittente credo derivi in qualche modo dalla legge antiterrorismo così come quella di intestare le sim card telefoniche.. quella volta si prendevano le sim, si pagavano ed era finita lì. Adesso ci vogliono documento di identità e codice fiscale.

2007-02-17 03:52:56 · answer #1 · answered by CyberFox 5 · 0 0

Perchè il mittente lo scrive di suo pugno quindi manifestando la volontà di rendersi pubblico. Anche se non è di suo pugno ma anche con la sua carta intestata.

2007-02-17 03:49:43 · answer #2 · answered by paolapoggi50 6 · 0 0

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