MERCURIO
Il mercurio è l'elemento chimico di simbolo Hg, di numero atomico 80 e di peso atomico 200,59. Bianco e brillantissimo, è il solo metallo liquido a temperatura ambiente. Solidifica a Â38,4 °C e assomiglia allora all'argento; il suo punto di ebollizione è 357 °C. Emette già a freddo vapori molto tossici. Possiede una densità elevatissima per un liquido, 13,6, e una resistività relativamente alta. Scioglie facilmente l'oro, l'argento, il piombo, i metalli alcalini, per dar luogo a leghe più o meno consistenti, gli amalgami; questi vengono decomposti dal calore, con distillazione del mercurio. Al contatto dell'aria il mercurio si altera lentamente, ricoprendosi di una pellicola grigia di ossido mercuroso. A 350 °C si ossida rapidamente, dando origine all'ossido mercurico rosso HgO. Questo a sua volta si dissocia a temperatura più elevata in ossigeno e mercurio. Queste proprietà furono sfruttate da Lavoisier per determinare la composizione dell'aria. Il mercurio è attaccato dal cloro a freddo, dallo zolfo a caldo; decompone l'acido solforico concentrato e l'acido nitrico. Il minerale più caratteristico del mercurio è il cinabro HgS.
Composti del mercurio. Il cloruro mercuroso o calomelano HgCl (o Hg2Cl2, secondo la sua densità di vapore), si prepara per azione del cloruro di sodio sul nitrato mercuroso. Si presenta in cristalli incolori, sublimabili, insolubili in acqua e in alcool, che si decompongono lentamente alla luce e si trasformano in cloruro mercurico e mercurio metallico. Il cloruro mercurico o sublimato corrosivo, HgCl2, si prepara per azione del cloro sul mercurio riscaldato. à un solido incolore cristallino, facilmente sublimabile, solubile in acqua e in alcool ed estremamente tossico. Il solfuro mercurico HgS è il cinabro naturale o il vermiglione artificiale. Di un bel colore rosso, è impiegato in pittura e per la colorazione della ceralacca. Il fulminato di mercurio Hg(CNO)2, che si prepara trattando il mercurio con acido nitrico e alcool, forma cristalli bianchi che detonano all'urto. à impiegato come esplosivo da innesco.
Giacimenti di mercurio nell'antichità . Giacimenti di mercurio sembrano essere stati conosciuti fin dall'antichità dai Fenici, come testimoniano i lavori ch'essi hanno lasciato su argento o rame dorati. Alcuni sono stati sfruttati dai Greci, poi dai Romani e, nel medioevo, dagli Arabi, soprattutto quello di Almadén in Spagna. Nel suo Trattato delle pietre, Teofrasto, discepolo d'Aristotele ( III sec. a.C.), ne fa menzione, sotto il nome di kenabare, usato per designare il suo minerale più comune. A Roma Plinio il Vecchio e Vitruvio lo menzionano sotto il nome di minium, forse per ricordare il piccolo giacimento di Oviedo, presso le sorgenti del Miño. Il basso latino riprese la parola greca cinnabaris per designare il minerale cinabro (HgS). Lo stesso metallo fu più tardi chiamato argento vivo, idrargirio (argento liquido), o mercurio, perché i Greci l'avevano dedicato al pianeta omonimo, come l'oro lo era al Sole, l'argento alla Luna, ecc. Lo sfruttamento intensivo di Almadén cominciò nei secc. XV- XVI, nello stesso XV sec. fu scoperto il giacimento di Idria in Istria, meno ricco.
Metallurgia. La metallurgia del mercurio si fonda sulla sua bassa temperatura di ebollizione e sull'instabilità del suo ossido, che si decompone in mercurio e ossigeno a 400 °C. Il solfuro di mercurio (II), cioè il cinabro, che è il principale minerale, viene arrostito in presenza di aria, secondo la reazione
HgS+O2DHg+SO2.
Il minerale viene macinato manualmente; le polveri vengono agglomerate e trattate al forno a riverbero. All'uscita dal forno i gas vengono convogliati in apparecchiature di condensazione di varia forma, a chiusura ermetica per evitare le fughe di vapori di mercurio.
Impieghi. Allo stato puro, il mercurio viene usato per il suo elevato peso specifico e per la sua grande conducibilità elettrica e termica allo stato liquido in apparecchiature elettriche e in strumenti di fisica (contattori, raddrizzatori, manometri). Nella metallurgia dell'argento e dell'oro si utilizza una certa quantità di mercurio per l'amalgamazione dei minerali. Nell'industria chimica, il mercurio è largamente usato: preparazione di coloranti ed esplosivi, sintesi di composti organici, ecc.; nella preparazione elettrolitica di metalli e non metalli s'impiegano gli amalgami, specie di metalli alcalini; nell'industria fotografica i sali di mercurio in particolare il cloruro e l'ioduro mercurici, entrambi velenosi, entrano nella composizione di alcuni bagni di rinforzo e di viraggio dell'immagine fotografica; il mercurio è usato anche per il rivestimento degli specchi e in farmacologia. Il vapore di mercurio sottoposto a un campo elettrico è spesso utilizzato come sorgente luminosa: sono molto diffusi i tubi a scarica rivestiti di sostanze fluorescenti. Dispositivi a vapore di mercurio vengono usati per la conversione della corrente elettrica da alternata a continua.
Farmacologia. Il mercurio, la cui azione disinfettante è nota sin dall'antichità , viene oggi usato in forma di derivato, quasi esclusivamente per uso esterno, a piccole dosi e molto diluito, essendo un veleno protoplasmatico. Oltre a ciò il mercurio ha anche proprietà antiluetiche che ne hanno fatto il rimedio d'elezione contro la sifilide fin dal XV sec. A questo scopo erano molto usati la “pomata mercuriale” detta anche “unguento napoletano” o “unguento grigio”, attiva anche nella cura della ftiriasi. Il calomelano è stato ampiamente sfruttato per le sue proprietà colagoghe a piccole dosi, purgative a dosi elevate, nonché diuretiche e antielmintiche.
Il cianuro è tuttora usato in chirurgia e in ginecologia come disinfettante. Gli ossidi di mercurio, specialmente l'ossido giallo, ottenuti per via umida entrano nella composizione di numerose pomate antisettiche, usate soprattutto in oftalmologia. Il sublimato corrosivo, introdotto nell'uso da Koch, fu per lungo tempo l'antisettico più usato; oggi però è stato sostituito da composti mercuriorganici, meno tossici e irritanti. Di questi, il più diffuso è il mercurocromo, sale sodico della dibromoidrossimercurifluoresceina usato in soluzioni acquose di color rosso arancio. Alcuni composti mercuriorganici derivati dal mercuriopropanolo sono usati come diuretici.
2007-02-17 05:37:30
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answer #3
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