English Deutsch Français Italiano Español Português 繁體中文 Bahasa Indonesia Tiếng Việt ภาษาไทย
Tutte le categorie

A che servono 100 anni (per i più fortunati).
Fare figli? lavorare? economisare? divertirsi?
facciamo TUTTI la stessa vita, come mai?
E quando subentra la morte?
E' possibile che abbiamo sbagliato vivere? e la morte è la conseguenza di questo sbaglio?

2007-02-16 08:43:19 · 22 risposte · inviata da ? 7 in Società e culture Religione e spiritualità

22 risposte

E' come chiedere qual'è l'utilita della terra, del sole delle galassie?
Siamo organismi viventi, risultato dell'evoluzione in miliardi di anni di quel fenomeno biochimico, favorito dalla condizioni climatiche del nostro pianeta, chiamato vita.
Quando il sole seguendo la sua evoluzione diventerà una stella gigante rossa, cuocerà il pianeta terra e con essa ogni forma di vita.

Come homo sapiens i tuoi 80 anni di vita ti dovrebbero servire a spargere i tuoi caratteri genetici alla progenie, contribuendo nel tuo piccolo alla evoluzione della tua specie.
Se non ci fosse la morte la vita stessa non si sarebbe evoluta, poiche' solo la morte di una generazione lascia spazio alle successive, inoltre non sviluppandosi nuove generazioni non si sarebbe potuta verificare l'evoluzione stessa che ha portato in milioni di anni a noi uomini.

2007-02-16 09:02:27 · answer #1 · answered by Luca 2 · 0 0

facciamo cosi', cambia punto i vista.
ti hanno regalato una cosa, la vita, che tu nemmeno pensavi poter avere e nemmeno immaginavi cosa fosse...dal momento che è un regalo "A TEMPO DETERMINATO" io direi che prima di restituirlo a chi di dovere potresti godertelo il più possibile... TI PARE???
E ALLORA BUONA VITA A TUTTI!!!

2007-02-16 18:21:26 · answer #2 · answered by falbala 2 · 1 0

Morte non è sparire nel nulla ma semplicemente distacco dell'anima
(cioè del nostro io) dal corpo,la quale si tuffa in quell'abisso di luce che è l'amore di Dio;certo nel momento in cui lasciamo questa terra c'è il giudizio di Dio ,che non è da temere,se in vita lo abbiamo cercato ,trovato e soprattutto amato.Quindi in ultima istanza la vita
è bellissima da vivere e ha un senso pieno,reale solo se vissuta in questa ottica cioè nell'attesa della sposa(l'anima) che si unisce al suo sposo(Dio)

2007-02-16 17:08:15 · answer #3 · answered by Ingboy 2 · 1 0

La vita va vissuta perchè è un dono, di certo la morte nn ce la toglie perchè continua anche dopo.
Ma il fatto che esiste la morte nn deve impedirci di vivere...casomai bisogna decidere COME vivere...se da inetti menefreghisti o da altruisti consapevoli....o...
Dipende da noi.

Ciao!

Xyz

2007-02-16 16:52:40 · answer #4 · answered by Anonymous · 1 0

Altrimenti detto: Che senso ha la vita?

Scusa ma la prima risposta che mi è venuta in mente è questa: Booooooohhhh!!!!

2007-02-16 16:49:42 · answer #5 · answered by Federica F 4 · 1 0

sembra che tu abbia letto il Qoelet,complimenti!finalmente qualcuno che legge i libri sapienziali
tutto è vanità,vanità delle vanità,infatti la risposta è la Carità e il suo valore altissimo che rende la vita degna di essere vissuta,e nient'altro

2007-02-17 07:28:56 · answer #6 · answered by aliénor 6 · 0 0

Non e` nella logica di quanto conosciamo tramite tutta l' esistenza e non solo tramite i nostri desideri di esseri intelligenti. Nella materia, la vita non puo` essere ragionevolmente eterna, ed il desiderarla eterna nelle condizioni in cui la vediamo e sperimentiamo e` una innegabile utopia mentale. Il dolore, la sensibilita` del corpo, non escluso il piacere delle sensazioni, sono un sensato avvertimento della caducita` dell' esistenza nel corpo. Se tutti stanno facendo le stesse cose, cio` non significa che le stiamo facendo con percezioni uguali: la vita e` un bene che godiamo in percezioni diverse. Sbagliare a vivere, astrattamente non esiste per nessuna vita. Sbagliare a vivere felici e contenti esiste per necessita` di scelte. La morte, conseguentemente a queste valutazioni, pur essendo un grande dispiacere per tutti, non e` logicamente opinabile che sia una punizione di quanto non e` logicamente immaginabile diversamente. Con questo corpo di morte non e` opinabile sfuggire a qualsiasi ferita e alla catastrofe finale, comunque ne siano i nostri reconditi e palesi desideri di vita eterna. Una vita senza la vicissitudine temporale della disintegrazione, sarebbe un disastro ecologico enormemente insensato nello stesso ordinamento vitale dell' universo: se la vita e` un fatto, lo e` grazie alla morte nei limiti della nostra conoscenza umana. Non sono esclusi miglioramenti nel tempo, ma capovolgimenti sostanziali non sono attuabili in questa materia, pena la qualita` della vita stessa. Forse un' esistenza amorfa resiste di piu` nel tempo, ma chi desidererebbe essere una pietra priva di sentimenti distruttibili? La concezione del tempo e della mutazione sostanziale di ogni cosa, cosi` come la conosce l' uomo, non ammette eccezioni alla legge della morte o estinzione di forme di vita sensibile.
In base a queste fredde considerazioni, a te la conclusione: la morte e` la conseguenza di uno sbaglio? O uno sbaglio e` conseguenza della morte? E` il nostro desiderio di immortalita` una punizione di vita o e` la vita una speranza di immortalita?
L' uomo puo` fantasticare in mille modi, ma la cosa meno utile nella vita e` la ricerca di una colpa che non esiste e la ostinata non accettazione della morte come logico epilogo di un' esistenza: fatti non fummo per accontentarci di quanto conosciamo, ma la logica ci dice che fatti fummo per capire che dobbiamo accettare quanto conosciamo e non quanto fantastichiamo su quello che non conosciamo, con il rischio di rovinarci l' esistenza. Quello che desideriamo e` una speranza che trascende la nostra esperienza e non dovrebbe assillare la nostra esistenza al punto di renderla piu` misera di quanto nemmeno desideriamo. In questo senso, il Paradiso puo` aspettare, ed e` logico che l' uomo faccia il possibile per andarci con comodo, senza false illusioni e con un profondo senso di ringraziamento per la vita, che tutti vogliamo apprezzare pur nell' accettazione della sicura morte. Non entrare in questa ottica sarebbe l' unico sbaglio possibile, oltre all' odio della propria vita e di quella del prossimo.

2007-02-17 05:18:18 · answer #7 · answered by giulietta 7 · 0 0

a tutto c' è un' inizio ed una fine come in ogni cosa,e il cerchio della vita,poi ci saranno quelli dopo di noi che ci ricorderanno quindi anche se in ricordo per i nostri cari saremo sempre vivi.

2007-02-16 19:36:18 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 0

Non credo che si possa parlare di un'utilità della vita in questi termini... cmq.. l'unico che potrebbe darti una risposta vera è soltanto Dio, tra gli uomini forse potrebbero darti una qualche risposta i filosofi, ma non sarebbe comunque una vera risposta, perchè i filosofi potrebbero solo tentare una spiegazione alla vita e al fatto che dopo la vita ci sia per tutti la morte..
E' una domanda molto complessa quella che proponi..

2007-02-16 19:31:57 · answer #9 · answered by Anonymous · 0 0

Beh! Io sono, o meglio, tento di essere un buon cristiano, per cui la mia risposta potrebbe essere scontata. Ma se tentassi di essere un buon ateo, ti direi che "nulla si crea e nulla si distrugge". Esiste, almeno secondo le nostre attuali conoscenze una continua trasformazione da una cosa ad un'altra cosa. Il raggio cosmico è diventato molecola combinandosi con qualcos'altro, che diventa polvere, che diventa microbo, che diventa animale, uomo, cadavere, polvere, terra, che diventa parte di una montagna o fondo di un mare, che schiacciato da enormi forze diventa diamante o oro, marmo, petrolio, che va in fumo, si perde nello spazio, vaga, diventa chissà cosa, precipita su un altro pezzo di universo, e via così all'infinito. Chi lo sà da cosa o quali altri lontanissimi "chi", siamo composti noi!? Ma come prima dicevo, io credo in Dio, e per cui in un'anima immortale. Che cos'è l'anima? Ognuno ha una sua opinione. La mia è che potrebbe essere un'idea, una parola a noi celata. D'altronde anche Dio è individuato come parola (verbo): "In principio era il Verbo e il Verbo era Dio.....". Anche noi diciamo: "Verba volant, scripta manent". che noi abbiamo storpiato, in effetti vorrebbe dire che la parola è per sempre, lo scritto no perchè appartiene al tempo in cui è stato scritto. Potremmo per cui dire che lo scritto siamo noi che possiamo morire, ridurci in polvere, scomparire, ma le parole dello scritto, quelle rimangono nell'aria per sempre. Il valore assoluto allora non è il supporto ma il suono, la forma, il significato di quella parola. Morte e vita non hanno più senso, ognuna è complementare all'altra, semmai il discorso può essere trasferito in 'quale tipo di vita e come condurla affinchè alla fine del periodo "scritto", questa si liberi nell'aria, nel tempo, nel miglior modo possibile'. Tutto il resto lo lascio a Dio, se esiste è meglio che lavori anche Lui. Ciao.

2007-02-16 17:40:59 · answer #10 · answered by ombra mattutina 7 · 0 0

Tutti cercano scuse perchè come Te forse, temono la morte che materialmente non si riesce ad accettare.
Si dicono un sacco di fandonie ,poi quando ti trovi li per li con il risckio di perdere la vita, una cosa sola sopraggiunge per prima..
LA PAURA.
L'utilità materiale della nostra esistenza non è che sia tanto gradita alle altre forme viventi di questo semidistrutto pianeta ,avrebbero più diritto a sopravvivere animali e piante che noi. In un briciolo temporale li stiamo annientando senza pietà.
Allora è questo lo scopo della"riproduzione" dell'essere fortunato
e divinamente scelto fra un milione di spermatozoi??
Ma non fatemi ridere,la vita è una continua sofferenza,stai bene quando sei ancora giovane e irresponsabile ,forte dinamico e spregiudicato, e dopo?
Dopo quando invece veramente ti dovrebbe servire la forza per affrontare le proprie sistematiche responsabilità,la forza viene man mano a dileguarsi e la disperazione , la paura, si fanno strada nella mente umana senza piu difesa.
Utilità della vita?? Vivi e lascia vivere fino che lo puoi fare.

2007-02-16 17:19:35 · answer #11 · answered by *Hotshare* 2 · 0 0

fedest.com, questions and answers