Vi sembra giusto che anche le nuove generazioni di tedeschi ....?

Question

continuino a sentirsi in colpa per gli orrori del nazzismo? Che colpa ne hanno? I piú non erano manco nati....

Keinze12. Sicuramente hai ragione anche Tu. E non solo i tuoi cugini. Io vivo a Colonia, e qui si parla sempre delle colpe dei tedeschi, del non dover dimenticare, del peso della storia, della colpa di una nazione tutta. Credimi, é un dibattito giornaliero, su TV e giornali. E parlarne é un enorme tabú. Noi italiani nati nel dopoguerra non abbiamo sensi di nessun genere parlando di Mussolini. Qui parlare di Hitler é quasi come se uno volesse offendere l'essere tedeschi.

Answer 1

-------------dove hai sentito questa notizia?
----ho una sfilza di cugini tedeschi----
---che vivono senza colpe---

Answer 2

No, non è giusto.

Answer 3

ogni popolo sceglie una via per chiudere i conti del passato.
credo che in germania il dibattito si sia aperto in questi anni.
in italia non c'è mai stata la chiusura ed il rifiuto del passato eccetto che sulla carta.
culturalmente, abbiamo perdonato, abbiamo ucciso pochi fascisti ed in maniera anche dispregiativa.
poi, la nostra repubblica è ancora fascista per certi versi el'impianto statale fascista è alla base del nostro sistema.
e poi, i funzionari, generali ed altri uomini sono rimasti al loro posto.
alcuni imprenditori fascisti si sono ripuliti in svizzera dando soldi ai nostri partigiani ma solo dal 43 in poi quando le sorti erano già comprese e solo per motivi di opportunità.
da pochi anni si parla di san saba, le condanne delle stragi sono state pochissime.
insomma, ci sarebbe da dibattere.
in germania credo che voi abbiate usato l'oblio per rinascere...
le questioni sono controverse ma finchè i protagonisti sono vivi o perlomeno ciò che nasce da quelle ceneri è in piedi, non si affronterà nessuna discussione in maniera seria.
ciao!!

Answer 4

perché i tedeschi sono più onesti e coraggiosi di noi. di fatto hitler aveva larghissimi consensi in germania. credo sia un popolo che s'interroga sul perchè è arrivato a votarlo all'inizio degli anni 30 e a seguirlo nella guerra. (ovvio non tutti, ma la maggioranza). inoltre di preoccupante c'é anche il riapparire ogni tanto di gruppi che s'ispirano a hitler, quindi magari c'é anche un fondo di orgoglio di una nazione che rischiava di dominare buona parte del mondo.. credo che il processo di comprensione e assoluzine non sia ancora terminato..

Answer 5

Si vergognano per la estrema differenza tra la civiltà tedesca precedente al 1932 e la cultura nazista trionfante nel mondo tedesco negli anni 30

Answer 6

Non ti pare che Hitler abbia fatto abbastanza danni da non essere dimenticato...??
Secondo me è giusto che si trasmetta chiaramente la storia ( anche se sul "chiaramente" in effetti ci sarebbe qualcosina da ridire....) ed p giusto che le nuove generazioni sappiano.
Purtoppo però, e qui ti do ragione, creare senso di colpa e tabù sociali non fa latro che aumentare il rischio che certe forme di razzismo si ripresentino...Violenza ( anche sottile, anche psicologica..) genera violenza.
Dobbiamo ricordare, ma ricordarci anche che la Germania è un paese dalla storia millenaria, come l'Italia e tante altre culture. Un paese che è pieno di risorse e non è Hitler.
Baci

Answer 7

Non credo che sia giusto, soprattutto perche' anche chi era dalla parte dei vincitori le sue schifezze le ha fatte. Non voglio dire che si debba dimenticare cio' che e' successo, ma a volte mi sembra che vengano volutamente tralasciati alcuni aspetti che possano risultare poco gradevoli alla visione della storia che si vuol dare (buoni vs cattivi).
Un mio amico che ha fatto l'Erasmus in Germiania mi aveva detto la stessa cosa.
E poi una piccola curiosita': non so se hai presente il video della band inglese Kaiser Chiefs "I predict a riot"; hanno dovuto girare x la Germania una versione diversa perche' quella originale,in bianco e nero e in stile "antiquato", richiamava troppo i filamti dell'epoca nazista. Non sono sicura se sia vero o no, ma credo che faccia pensare a come i tedeschi pensino a quegli anni.