Condivido con CILIEGINA qui sopra.
Io mi ritengo un piccolo cuginetto dei 68ini e li vedevo battagliare.
Sono persone che hanno avuto le balle di mettersi in discussione e mettere tutto in discussione. Sono le persone che hanno smosso le acque perche' fossero introdotti e garantiti dei diritti sociali. E' tramite questi diritti sociali che gli Italiani hanno vissuto per 30 anni nel benessere. Ora la situazione e' ritornata allo stato dei primi anni 70 specialmente dal punto di vista economico, e i sindacati sono solo una farsetta e hanno perso tutto il loro potere. Gli imprenditori fanno il bello e cattivo tempo, infatti lo si puo' osservare da come i giovani vengono sfruttati sul lavoro, con i contratti capestro, temporaneo e menate varie. Abbiamo raggiunto il fondo.
Io lavoro in una struttura con 500 persone e sono qui da 10 anni.
Ho visto un cambio generazionale, i 68ini sono ora tutti a casa in pensione, mi raccontavano delle loro battaglie per il lavoro, il rispetto delle persone, i sacrifici per mettere su famiglia, le lotte per la pensione, per i loro diritti, le fiaccolate e i fuochi davanti ai cancelli. Ebbene hanno ottenuto tutto cio' e lo hanno tramandato a quelli che sono venuti dopo di loro. Io ne sto' ancora beneficiando, grazie ad un contratto abbastanza serio che ho tra le mie mani. Ormai i 68ini sono stati sotituiti dai giovani. Contratti a tempo indeterminato non se ne fanno piu'. Solo stagionali, stagisti, tempo determinato di max un anno e poi buttati fuori per far posto ad altri nelle stesse condizioni. Mentre i supermangers si dividono stock options, stipendi da favola, appartamento, bonus, incentivi e altro. La qualita' del lavoro e appena decente ma non importa, puche' si tagli su tutto. Nel trappolone ci sono i 45-50enni che sono tutti sulla lista nera come indesiderabili perche' sono ben preparati e fanno paura al management, perche' godono di uno stipendio appena decente, perche' hanno un contratto che li tutela, perche' sono ritenuti un centro di costo. Di qui il mobbing a vagonate.
Ora e' troppo tardi, c'e' un gap generazionale incolmabile.
Purtroppo non ci saranno piu' altri 68ini perche' i giovani di oggi sono rammolliti, ringrulliti dalle tv private, aspettano di ereditare dai nonni e poi dai genitori, non hanno il fegato di scendere in piazza e farsi valere, sono passivi, perche' cresciuti tali. I 68ini erano decisi perche' erano i figli di coloro che avevano patito la guerra e relativa fame.
Che poi nel mucchio ci fossero anche le teste calde e' sicuramente vero, ma quelle le trovavi di ogni colore politico.
2007-02-14 03:59:59
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answer #1
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answered by Anonymous
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Cose poco chiare? In quegli anni c'erano persone con due balle cosi che hanno avuto il coraggio di lottare per i diritti della classe operaia e per la parità dei sessi, è anche grazie al loro coraggio e ai loro sacrifici che ci troviamo qui liberi di esprimere le nostre opinioni. E parlo delle contestazioni pacifiche, anche se molto dure, non di terrorismo. Fra l'altro, se per caso qualcuno ti ha raccontato che i sessantottini e le brigate rosse sono la stessa cosa, oltre ad essere una stupidaggine sappi che c'erano (e ci sono tuttora) anche dei movimenti di estrema destra e ideali prettamente reazionari, che si sono a loro volta macchiati di delitti e stragi Ciao :-)
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A chi mi manda messaggini stupidi in privato: capita anche a me di dire cretinate, in questo caso hai toppato tu, le stragi di cui parlo sono quella di Piazza Fontana, ad esempio, e le associazioni di estrema destra "La rosa dei venti", "La Fenice", per non parlare dei gruppi neofascisti di anni più recenti ('80/90) che non sono certo delle pastine.
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2007-02-14 11:37:36
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answer #2
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answered by BuBuSettete 5
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io non ho vissuto il '68,ho letto qualche libro in proposito e secondo me c'è la tendenza a confondere le frange estremiste che poi sono sfociate in terrorismo,con i movimenti che invece hanno lottato-pacificamente- per la conquista di diritti di cui anche oggi usufruiamo.
2007-02-14 11:30:30
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answer #3
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answered by ЩЦ-MIПG 6
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ma chi kavolo dice queste cose? il 68 è stato un laboratorio politico con scambi di idee qualche volta anche mooltoo agitate, ma è stata la vittoria del movimento operaio e studentesco. le conquiste dei sessantottini sono ancora un patrimonio da difendere.
2007-02-14 11:26:11
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answer #4
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answered by Anonymous
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nel 1968 io avevo 16 anni e ho avuto la fortuna di crescere alla scuola della sperimentazione, del cambiamento del "tutto si può immaginare, sperare sognare", ho due ricordi precisi, mia nonna che mi diceva in dialetto milanese " parla no Giuan che te sculten, fa nò savè ai alter de che culur te sè..." non parlare Gianni, ti ascoltano, non far sapere di che colore politico sei..." aveva paura , come mio padre che accennava ad un inchino quando parlava coi professori e io imparavo che non volevo diventare cosi, che coi miei figli avrei parlato come con mio fratello, che avrei accettato l'idea ceh non ci sono " i giovani d'oggi... " e quelli di ieri e "ieri sì che..." bla bla... quello che oggi è rimasto di quegli anni è un dono meraviglioso, parliamo, comunichiamo, non dobbiamo avre più paura di sostenere le nostre idee, il nostro modo di vivere e vestire, il nostro modo di essere e di amare, non c'è un'epoca migliore di un'altra , io sono del 68 , ne sono orgoglioso come sono orgoglioso dei miei figli nati 30 anni dopo di mè. Chi guarda a quel tempo giudicando un cambiamento epocale sulla base di qualche sia pur grave evento occorso non ha capito niente di quello che e successo anche a lui. Ma adesso ci siete Voi , tirate fuori gli attributi e fateci vedere che siete ancora più bravi di noi,inventate una nuova rivoluzione , verde, non violenta , totale... salvate questo ***** di pianeta!
2007-02-14 12:14:22
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answer #5
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answered by choosen52 3
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Hey guizzo se tu sei un cugino dei 68ini. qui c'è uno che ha ancora le palle quadre di quel periodo, quindi gente se non sapete non parlate oppure informatevi meglio di quel periodo dai vostri parenti amici padri e via di seguito.
Ci sono stati sconvolgimenti che hanno portato cose buone e cose brutte se guardiamo dalla parte operaia e studentesca, Allora il discorso è molto valido, ma se la guardi da altre parti non puo esserlo, devi vedere che cosa vuoi sapere di preciso da quel periodo.
Le lotte di classe hanno cambiato una maniera di vita della stessa classe operaia, una risposta a questo te l'hanno già data.
Comunque ti posso dire che è stato un bel periodo di vita che non si ripeterà più.
Le persone di quel tempo avevano veramente le palle.
Ciao
2007-02-14 13:15:53
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answer #6
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answered by megaries_1 6
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I sessantottini sono l'origine delle brigate rosse i di tutti i crimini da loro compiuti.Tieni conto che i 68ttini provenivano tutti dal partito comunista : Anche le attuali brigate rosse appena arrestate sono di provenienza comunista e della CGIL.Pensaci
2007-02-14 13:13:38
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answer #7
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answered by pippo 3
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mah più che altro i 68ini hanno lottato per ideali che poi non sono stati capaci di mettere in pratica. . .
alla fine la maggior parte dei politici attuali ha fatto il'68 ! !
2007-02-14 11:32:08
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answer #8
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answered by Gigi C. 5
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Con mio dispiacere, non ho tanto vissuto "il 68" allora avevo solo 10 anni e diciamo pure che venivo da una famiglia piuttosto conservatrice: mio padre impiegato in Banca; mia madre malata e casalinga; una sorellina più piccola e mia nonna anziana che viveva con noi.
E' un periodo però che ho scoperto dopo, attraverso amici più grandi di me. E sì, penso che sicuramente è stato un bel periodo,
UN PERIODO DI LIBERTA' in cui tutto sembrava possibile!.
Poi, se c'è una cosa che mi fa terribilmente arrabbiare, è quella di dire che i sessantottini sono figli del terrorismo di oggi.
NON E' VERO e chi lo dice sicuramente non è informato o è in mala fede, e poi ragazzi miei diciamo pure che non si uccide solo con le molotov o le P38, ma anche con lo sfruttamento per non parlare poi dell'indifferenza!. MEDITATE GENTE MEDITATE!!!.
2007-02-14 15:02:17
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answer #9
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answered by Annalisa L 2
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Cose poco lecite le abbiamo fatte come fumare canne a tutto spiano cose poco chiare no, a parte dopo aver fumato. Scherzo. In realtà il 68 è stata una strordinaria e inedita stagione di grande libertà ricerca e scoperta che mai una intera generazione globale potesse vivere. I giovani del Pianeta, in particolare i giovani dei Paesi più industrializzati, si sono, generazionalmente, trovati soli, all'improvviso, senza riferimenti culturali e con i valori precedenti che non avevano più senso e nessuno che gli proponesse delle accettabili sostituzioni. E' una generazione che ha dovuto mettersi in cammino, cercare, sperimentare, scoprire e verificare tutto da sola mettendosi continuamente in discussione e in gioco. E' stata una breve primavera di straordinaria libertà collettiva, di sogno che si realizza per tutti indipendentemente dalll'avere o no soldi che non erano necessari. Andavamo dappertutto, vivevamo dappertutto gratis o con lo stretto necessario mettendo tutto in comune. E' stata una esprienza eccezionale, straordinaria di grande creatività, iniziativa e invenzione. Un breve attimo che basta per tutta una vita. Spero di averti fatto capire solo in microscopica parte cosa è stato il 68 per me e per la mia generazione.
2007-02-14 12:45:52
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answer #10
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answered by Anonymous
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