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Achille e Priamo danno sfogo al proprio dolore col pianto mentre in altre epoche storiche questa manifestazione è stata considerata disdicevole x il sesso maschile. RITIENI CHE OGGI GLI UOMINI ABBIANO RIGUADAGNATO IL DIRITTO ALL'ESPOSIZIONE DEI PROPRI SENTIMENTI O CHE LA LORO EMOTIVITà SIA ANCORA CONTROLLATA... CHE COSA ACCADE NEL MONDO DEI GIOVANI A TALE RIGUARDO!! VI PREGOOOOOOO

2007-02-14 00:59:56 · 5 risposte · inviata da Vincenzo L 1 in Scuola ed educazione Test attitudinali

5 risposte

Vincenzo, è banale...
potrei farti prendere un 10, ma non mi sembra davvero il caso. Se tu avessi la buona abitudine di leggere (libri, non altre sciocchezze) non avresti alcun problema a svolgere eccellentemente questo tema. Dovresti avere una tua opinione al riguardo, ma potresti anche scrivere quello che il tuo prof si aspetterebbe di leggere (... cioè che il pianto non deve affatto considerarsi come un segno di debolezza; che anzi l'uomo capace di esprimere liberamente e senza condizionamenti i propri sentimenti è un uomo che merita la massima considerazione, etc etc etc...).
Comunque mi pare che tu ti sia spaventato più del necessario: calmati innanzitutto. Rifletti utilizzando le nozioni e i concetti che sono in te e puoi considerare già acquisiti; pensa ai due differenti tipi di uomo che si ipotizzano nel titolo; non perdere d'occhio la "richiesta" di collocare temporalmente (le diverse epoche) le due diverse tipologie di uomo (maschio), ma non insistere più di tanto sui confronti, badando piuttosto al principio che intendi sostenere (piangere non sminuisce affatto la virilità del maschio, ma al contrario lo arricchisce di una non frequente sensibilità).
Naturalmente se sei un macho e vuoi sostenere la tesi opposta , liberissimo di farlo. Credo che il o la tua prof. non valuteranno le tue idee, quanto piuttosto la tua intelligenza nell'esporle, la logica dei tuoi ragionamenti ed il buon utilizzo dei tuoi strumenti di comunicazione. Hai pochissime possibilità di uscire fuori tema, ma stai ugualmente attento... Sarebbe ancora più grave se succedesse.
....in bocca al lupo...
Italy

2007-02-14 02:11:42 · answer #1 · answered by italy_49 4 · 0 0

Te lo traduco, poi però il tema te lo fai tu.

La domanda è:

Ai tempi di Achille e Patroclo evidentemente "l'uomo vero" poteva anche permettersi di piangere in pubblico mentre più recentemente guai all'uomo che si facesse vedere piangere (era da mollaccione!). E oggi? Che ne pensano i giovani? Piangono? Si vergognano dei propri sentimenti e tendono a tenerli nascosti oppure li esternano senza problemi?

Morale: questo tema te lo devi fare tu, non può fartelo un altro, perché devi esprimere il TUO pensiero e lo conosci solo tu!!

2007-02-14 09:07:26 · answer #2 · answered by Gnomo 3 · 1 0

gnomo ti ha semplificato molto il lavoro. Possibile che tu non abbia una tua opinione in merito?
Potresti cominciare proprio dall'analizzare l'imbarazzo che provi nell'affrontare questo argomento che ti costringe a riflettere e manifestare le tue idee sull'emotività.
ti stai "controllando " troppo"?

2007-02-14 09:55:11 · answer #3 · answered by vortex 3 · 0 0

devi farlo tu con il tuo punto di vista!!!prendi qualche spunto dai libri ed elabora!

2007-02-14 09:47:55 · answer #4 · answered by ♥dark-angel♥(இலங்கை) 6 · 0 0

bè a farti il tema non ci penso proprio. potrei darti qlc suggerimento. puoi parlare della concezione del mondo che hanno adesso le persone, quel senso di orgoglio falsa che si traduce in azioni di finto coraggio, di insensibilità e intollerante differenza. di come quasi tutti cerchino di dimostrare qst "forza" attraverso un comportamento omologato, il cosiddetto "del branco"... di come l'amore stesso sia sottovalutato, al contrario del sesso, perchè considerato una cosa da femminucce. buona fortuna

2007-02-14 09:07:17 · answer #5 · answered by mago merlino 3 · 0 0

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