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secondo voi:
qual è la differenza tra i gruppi attuali e quelli degli anni di piombo?

chi sono le "menti" e chi costituisce il braccio armato, prima come ora?
e il ruolo dei sindacati?

2007-02-14 00:26:24 · 3 risposte · inviata da cataratta 4 in Politica e governo Politica e governo - Altro

3 risposte

La preparazione culturale sicuramente li differenzia moltissimo, molto più preparati e ideologisti quelli della prima ora, più animosi e quasi privi di retroterra culturale gli attuali.
Inoltre i primi BR erano praticamente dei gruppi quasi spontanei che si fomavano sulla base di una affinità ideologica e operativa o attivista.
Gli attuali danno tutti l'idea di essere stati letteralmente reclutati tra i meandri dei tesserati sindacali e tra i disadattati (es. rubare macchine e motorini lo fanno coloro che ne sono capaci).

Invece il mantenimento dell'apparato armato o di cellule operative è insito nell'aree della sinistra politica e i vari Fassino D'alema, Diliberto predicatori di violenza non potevano e non possono esserne allo scuro.

I nuovi BR .... alloggiati in centri sociali che devono rubare auto e far rapine per "autofinanziarsi" non hanno nulla a che vedere con quelli che arrivarono ad uccidere Aldo Moro.

È verosimile che in tempi passati certi finanziamenti provenienti dall'est avessero reso possibili azioni complesse, oggi che nemmeno i finanziamenti ai partiti riescono più ad essere in nero, nessuno si vuole esporre e quindi l'assodamento di manovalanza a basso costo è diventato un obbligo, e quindi hanno attinto nel disagio sociale tra i tesserati sindacali che già disponevano di servizi d'ordine per le manifestazioni.

Ora parlare di queste cose lo si fà serenamente e non stupisce nemmeno più di tanto, ma quel che davvero fa stupore è l'arretramento culturale che stiamo vivendo e che consente il perpetrarsi di queste situazioni, ove gli addetti, cioè i BR che vengono arrestati con prevedibile sistematicità, non si rendano conto di quanto siano e siano stati strumentalizzati per giochi di potere dai loro "capi " o "menti" se preferisci che ora che hanno raggiunto lo scopo ne fanno carne da macello.

ciao
rpsoft

2007-02-14 01:02:23 · answer #1 · answered by rpsoft57 6 · 0 1

Non mi soffermo sulle differenze.

Sul ruolo dei sindacati riporto integralmente un articolo comparso oggi 14 febbraio 2007, pag. 4, sul quotidiano IL SARDEGNA, riguardante proprio uno degli obiettivi di queste BR, il giuslavorista Pietro Ichino :

Titolo:
L'ABBRACCIO DEI SINDACATI A ICHINO. IL DOCENTE: "SONO CON VOI DAL '69".

Testo:
Si sono presentati insieme per portare il loro messaggio al professore. Onorio Rosati, Fulvio Giacomassi e Walter Galbusera, i segretari milanesi di Cgil, Cisl e Uil , sono andati alla facoltà di Scienze politiche a Milano per portare la loro solidarietà a Pietro Ichino, il giuslavorista che è finito nel mirino delle Brigate Rosse. Il giurista e docente di diritto del lavoro a Milano, più volte consigliere di governo e membro di commissioni scientifiche sindacali e bancarie, aveva sostenuto già nel febbraio del 2003 di essere nel mirino delle BR. Ichino ha ricevuto i rappresentanti dei lavoratori e ha spiegato che questa è una solidarietà che ben conosce, "io sono in contatto quotidiano con Rosati, Giacomassi e Galbusera. Oggi hanno voluto rendere la loro solidarietà più visibile ma è un legame che abbiamo da tempo". Sorride il professore e mostra la sua tessera personale del sindacato. "Sono iscritto alla CGIL dal 1969". Secondo Ichino il fatto che tra gli arrestati ci siano dei sindacalisti "non vuol dire nulla". Il docente di diritto del lavoro salva la confederazione da ogni tipo di responsabilità, ma parte da un invito all riflessione: "Credo che anche nella CGIL, ma non solo, una riflessione più approfondita vada fatta su certe tecniche di prevenzione del dibattito, di isolamento dell'idea del dissenziente e dell'idea che non si deve discutere". Intanto ieri le tre sigle sindacali sono scese in piazza a Milano. Circa duecento persone, con una ventina di bandiere della CGIL, CISL e UIL e un paio di striscioni, si son radunate in piazza San Babila per dire no alla violenza e al terrorismo, dopo gli arresti di ieri della Procura di Milano. Al presidio, c'erano gli iscritti della Cgil, Cisl e Uil con i loro rappresentanti, rispettivamente Onorio Rosati, Fulvio Giacomaschi e Walter Galbusera. Mercoledì 21 febbraio, a Torino, Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato una manifestazione nazionale per ribadire il loro no al terrorismo.

L'articolo è accompagnato dalla foto del giuslavorista Ichino, sorridente e con in mano la tessera della CGIL.

2007-02-14 09:28:28 · answer #2 · answered by lightroom 3 · 0 0

sarà difficile scoprire chi è la mente

2007-02-14 08:41:19 · answer #3 · answered by rossofuoco 1 · 0 0

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