La Nona Porta potrebbe essere una metafora per indicare i piaceri della carne. Nel basso medioevo e anche nel rinascimento, tali piaceri sono sempre stati dalla Chiesa considerati come "peccato". Quindi, plausibilmente, come una manifestazione del maligno, del demonio. Nel film la nona incisione, fulcro del mistero, è presente in due varianti: una falsificata ed una autentica. Quella falsificata dimostra la propria natura facendo fallire il rituale di Balkan... ed in effetti, ad un'attenta analisi, la differenza tra questa incisione e quella autentica, che il protagonista rinviene solo alla fine, è lampante: nell'incisione "vera", infatti, compare l'immagine di una donna, che invece era assente nell'altra. Ed infatti, l'incisione con la raffigurazione della donna consente al protagonista di completare il rito e di avere successo. Balkan stesso, poco prima, annunciava di stare per intraprendere la strada "che porta all'eguaglianza con Dio"... quindi, facendo due conti, la Nona Porta altro non sarebbe se non un'allegoria per indicare i piaceri della sessualità. E Corso (Depp), subito dopo l'uccisione di Balkan, viene subito adescato dalla donna che l'ha sempre aiutato e che, coincidenza, è incredibilmente rassomigliante a quella dell'autentica nona incisione
2007-02-13 06:43:14
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answer #1
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answered by penelope 7
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Mi permetto di suggerirti, se ne hai voglia, di leggere il libro da cui Polanski lo ha tratto, si chiama 'Il club Dumas' ed è di Arturo PErez Reverte, un giallista colto eccezionale.
Nel libro in realtà c'è una ricerca parallela che il detective Lucas Corso (e non Dean come nel libro) deve affrontare, cioè la ricerca , oltre al libro del diavolo, di un manoscritto autentico de 'i tre moschettieri' intitolato 'il vino d'angiò'.
Leggendo il libro qualcosa in più rispetto al film si può comprendere, comunque sia considera che , alla fine del film si scopre che i 2 fratelli avevano tenuto per sè il nono disegno (l'incisione) e quindi l'evocazione non poteva essere completata . Mentre quella specie di diavoletto sexy (interpretato da Emmanuell Seigner, compagna di Roman Polanski) probabilmente ne sapeva di più di quanto non immaginavamo. E' un finale un po' deboluccio (specie perchè il libro era molto più lungo) anche se il film è molto bello, e comunque è aperto ad altre interpretazioni. Tieni presente che Polanski è ebreo-ateo, come si vede anche in 'rosemary's baby'. Quindi nel diavolo ci crede poco. :-)
2007-02-13 06:43:12
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answer #2
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answered by damien 3
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