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Il libro delle parabole cap. XXXVIII:
"Quando la congregazione dei giusti apparirà, e i peccatori verranno giudicati per i loro peccati, e verranno cancellati dalla faccia della terra
e quando il Sommo Giusto apparirà davanti agli occhi dei giusti,
le cui elette opere sono conosciute dal Signore degli Spiriti,
e la luce apparirà ai giusti e agli eletti che dimorano sulla terra,
dove sarà la dimora dei peccatori
e dove sarà il luogo destinato a coloro che hanno
rinnegato il Signore degli Spiriti?
............."
Vi prego di credere che questo scritto non è assolutamente un mio parto di fantasia, ma è tratto dalla seconda parte del libro di Enoch.

2007-02-13 05:27:17 · 12 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

Scusate, avevo dato per scontato che tutti voi conosceste Enoch.
Enoch è un personaggio biblico, settimo nella discendenza di Adamo, dalla linea di Set, citato numerose volte nella Bibbia.
Visse per 365 anni e viene descritto come un uomo saggio, privilegiato da Dio che gli permise di salire in cielo ancora vivo e di ritornare sulla terra con i libri della Saggezza Divina, con il compito di divulgarli al genere umano.
Dai musulmani Enoch viene identificato in un misterioso personaggio chiamato Idris, anch'egli menzionato nel Corano.
Annunciatore del Messia, il Figlio dell'Uomo, Enoch è stato anche accomunato, in un brano dell'Apocalisse, ad Elia nella lotta contro l'Anticristo.
Storici musulmani fanno coincidere la sua figura con quella di Ermete Trismegisto o addirittura ad Osiride.

2007-02-13 05:44:38 · update #1

12 risposte

Moralita’ e Giustizia

Non so perche' le allusioni ai libri "sacri" abbiano molto a che fare con la domanda che fai.

Essere giusti non vuol dire anche essere morali? Non vuol dire seguire un codice morale? Stai chiedendo, dunque, chi fra gli uomini segue un codice morale giusto?

Per vivere, tutti gli uomini devono avere il concetto di bene e di male. Il bene si definisce come tutto quello che si puo' fare per vivere, per migliorare la vita senza creare contraddizioni logiche o conflitto fisico a nessuno. Il male si definisce come tutte quelle azioni che ci impediscono a vivere, che ci peggiorano la qualita' della nostra vita, che creano contraddizioni logiche o conflitti fisici come la violenza.

Sul concetto di bene e male nasce il concetto della moralita' e quindi lo studio dell'etica. Quali azioni sono morali? Quali sono quelle immorali? Tutte quelle azioni che aumentano il bene sono morali; e viceversa tutte quelle che lo diminuiscono o lo impediscono sono immorali.

Se decido di vivere scippando una vecchietta alla settimana vuol dire che il mio ragionamento giustifica il sacrificio di un'altra persona per il mio vantaggio. Questo crea conflitto e violenza fisica. La moralita' del predatore non e' basata sulla ragione logica, e' basata sull'istinto animale.

Ma se decido di essere produttivo, di lavorare e scambiare il mio lavoro per una paga mensile, la mia morale non contraddice la logica, non crea conflitto o violenza di nessun tipo.

La moralita' del predatore e' ingiusta perche' viola la logica e crea conflitto. Quella del produttore e' giusta. Chi fra i due e' l'uomo giusto? Non ci vuole ne' religione, ne' misticismo per capire che cosa produce la moralita' o la giustizia nel mondo. Le scelte che facciamo quando decidiamo di agire in un modo o in un altro dipendono dal ragionamento logico che facciamo. Questo principio vale per tutte le nostre azioni e per tutta la nostra vita.

La giustizia puo' essere fatta solo se si ragiona. Immaginati cosa succederebbe se dovessimo pensare che la giustizia potrebbe essere fatta per fede, invece che per l'evidenza dei sensi e la logica. Si potrebbe creare una societa' dove i giudici potrebbero decidere se uno e' colpevole di un crimine semplicemente dicendo: "Tu sei colpevole perche' Dio me lo ha detto."

2007-02-13 08:52:44 · answer #1 · answered by DrEvol 7 · 0 0

"Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo..."(romani5:1)
"...per la sua conoscenza, il mio servo (Gesù), il giusto, renderà giusti i molti, si caricherà egli stesso delle loro iniquità."(isaia53:11)

2007-02-13 17:10:48 · answer #2 · answered by ? 7 · 1 0

definisci meglio giusto perlomeno rispetto a chi o a cosa ... per quanto mi riguarda cerco sempre di andare a letto con la coscienza pulita compiendo azioni che siano fedeli al mio "essere" ma il giusto si può vedere da qualsiasi direzione cosicché le mie buone azioni per alcuni sono solo infamanti ....e te ti ritieni giusto?

2007-02-13 18:20:57 · answer #3 · answered by paolo 3 · 0 0

Romani 3:10 "non c'è nessun giusto, neppure uno".
C'è una differenza fra "giusto" e "giustificato".
Una persona, per essere giusta non deve aver mai peccato, ma nessuno è in grado di non peccare, tranne Gesù.
Una persona giustificata è una persona che non era giusta, ma che è stata resa come se lo fosse.
Qualunque peccatore può essere giustificato, semplicemente chiedendolo a Dio, perchè uno lo diventa quando i propri errori vengono cancellati, venendo così salvato dall'inferno.

P.S.: io mi fiderei poco dei cosiddetti "libri di Enoch", se fossi in te.

2007-02-13 17:46:41 · answer #4 · answered by HK 6 · 0 0

Forse lo sono. forse non lo sono, questo testo è appunto "ermetico" e quindi solo alcuni "eletti" possono interpretare questi testi sacri e antichi...........hai citato Ermete Trismegisto uno dei fondatori dell'esoterismo, se questo scritto è suo , per capirlo bene non bisogna solo leggerlo, ma essere pellegrini in questo vecchio mondo, come lo era lui.

2007-02-13 14:49:13 · answer #5 · answered by Anonymous · 0 0

I giusti, per gli Ebrei, erano personaggi nascosti, che Dio aveva distribuito sulla terra in numero limitato per fare appunto ciò che era giusto fare, salvaguardare la sua creazione e portare il bene tra gli uomini. In genere i giusti soffrivano molto per realizzare questo compito, dovevano farlo in silenzio, di nascosto, accettando spesso derisione, isolamento e incompresione, perché la logica di Dio non è quasi mai quella che va di moda tra gli uomini. Ci vuole molto coraggio per sentirsi uno di loro, è un destino tragico esserlo.

2007-02-13 14:07:40 · answer #6 · answered by etcetera 7 · 1 1

Considerarsi un "uomo giusto" è un po' difficile a dirsi visto che, per quanto ci sforziamo di agire per il bene, siamo attratti o dominati dal male.
Credo che essere giusto non implichi per forza essere perfetto o meglio, senza peccati. Forse il giusto è colui che tenta in ogni modo di non nuocere agli altri perché conosce il dolore che un uomo può infliggere ad un altro uomo.
Per questo, mi ritengo un uomo giusto!

2007-02-13 13:38:51 · answer #7 · answered by Aries 5 · 0 0

"nessuno è giusto, neanke uno", qst è Bibbia, i giusti più ke altro sono quelli ke fanno la volontà di Dio, ma giusti nn inteso come "Santi, senza peccato", poikè "tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio", qnd personalmetnte nn mi ritengo proprio "giusto", più ke altro faccio la volontà di Dio "Il mio Padre celeste ke mi ha creato", in qst misura sn "giusto" come inteso dal Salmista.

2007-02-13 13:37:09 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 0

Ecco ... espresso in questi termini ... no, non mi sentirei di dichiararmi 'giusta' né eletta. No in questi termini sembra una cosa per 'predestinati dalla grazia' e poi credo che gli eletti siano i semplici, i poveri, i maltrattati ... Non credo che Dio sottoscriverebbe ...

2007-02-13 13:32:00 · answer #9 · answered by Ivory33 6 · 0 0

Sono un uomo che intanto cerca di essere quanto più equlibrato e presente possibile. Cerco di fare crescere la prima vocale...se sono giusto o meno non tocca a me giudicarlo. Ma ti ricordo solo che purtroppo il mondo non è degli Uomini giusti...
ciao

2007-02-13 13:31:04 · answer #10 · answered by Anonymous · 0 0

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