English Deutsch Français Italiano Español Português 繁體中文 Bahasa Indonesia Tiếng Việt ภาษาไทย
Tutte le categorie

Il pretesto sono i fatti di Opera. Detta meglio: perchè l'olocausto ha fatto si che oggi in Italia l'antisemitismo sia socialmente rifiutato in tutte le sue forme (al punto che l'accusa di antisemitismo viene usata spesso a sproposito verso chi condanna alcune politiche dello stato di Israele pur non nutrendo sentimenti ostili verso gli Ebrei) mentre il pregiudizio verso gli Zingari (che pure sono morti allo stesso modo anche se in numero inferiore nei campi di sterminio) non ha una condanna ugualmente vigorosa ed unamine?

Se non troverò insulti e luoghi comuni fra le risposte sarò piacevolmente sopreso. Vorrei veramente capire come la pensate.

2007-02-12 23:14:56 · 6 risposte · inviata da gio66_it 4 in Scienze sociali Scienze sociali - Altro

Vedo con piacere che la mia richiesta di risposte civili ha funzionato. Che bello. Visto che qualcuno la butta sul cinematrografico gli dico di aggiungere alla filmografia "Il tempo dei gitani" di Emir Kusturica. E a chi mi chiede che esperienza ho di campi rom, dico che ne ho parecchia avendoci lavorato, ed in un contesto (il Kosovo) dove li ammazzavano con una certa regoalarità.

2007-02-13 03:33:57 · update #1

6 risposte

Tutto il pregiudizio ha la stessa matrice. Analizziamo la tua domanda punto per punto...

ANTISEMITISMO
L'antisemitismo ha radici nella più generica xenofobia (odio verso gli stranieri) ma è stato "coltivato" per secoli fino a diventare ben più grave: grazie infatti alle leggi che proibivano ai cristiani di maneggiare il denaro (il denaro ritenuto causa del male), lasciavano di fatto la gestione dell'economia a base di denaro (cambiavalute, prestasoldi, orafi) nelle mani di minoranze come gli armeni o gli ebrei. Talvolta, più raramente, anche di islamici o di altre confessioni. Questo fatto cambiò in maniera significativa solo a partire dal Rinascimento. Ma lasciare le ricchezze "liquide" nelle mani dei non-cristiani anziché favorirne la santità ne favorì il risentimento e portò ad altre leggi che di fatto impedivano ai semiti di possedere alcunché oltre alla propria casa nel "Ghetto" (si veda anche l'opera di Shakespeare "Il Mercante di Venezia" in tal proposito; se l'opera teatrale è pesante, è però disponibile un eccellente film con Al Pacino, del 2004, caldamente raccomandato). Inutile ricordare qui i terribili eventi che portarono allo sterminio di 6 milioni di ebrei durante la seconda guerra mondiale da parte dei tedeschi (ci vorrebbero libri e libri, ma si raccomanda in proposito almeno la visione di film come "Shindler's List" di Spielberg o "Il pianista" di Polanski) più un numero imprecisato (ma certamente inferiore) eliminato in altre parti del mondo (nei "Gulag" sovietici o in un medio oriente filo-tedesco da non sottovalutare).

LA PAURA DEGLI ZINGARI
Gli zingari, vivendo per secoli ai margini della società (a volte per necessità, a volte per scelta di una vita "nomade") vengono invece visti come i "vagabondi", gente della quale non si sa come si procuri un reddito e quindi si assume lo facciano illegalmente. La diffidenza nei confronti degli zingari è ben trattata nell'opera "I miserabili" di Victor Hugo (di cui solitamente ci si ricorda per aver fornito il materiale cui attinsero per "Il Gobbo di Notre Dame"), altra lettura consigliata, dove gli emarginati della parigina "corte dei miracoli" (che includeva zingari, ebrei e diseredati) sono di fatto gli unici che accolgono il Gobbo come una persona anziché come uno scherzo della natura. Anche questa è una paura antica (già anche antico conflitto fra economia stanziale, o agricola, e quella nomade, o pastorale) e anche gli zingari subirono una sorte terribile durante la seconda guerra mondiale: almeno un milione di loro furono vittime dei campi di sterminio russsi e tedeschi.

LA PAURA DEL DIVERSO
Ma cosa accomuna la discriminazione verso "i diversi"? Fondamentalmente la "paura del diverso", antica quanto l'uomo e presente in tutte le culture e quanto più forte quanto più la società in cui ci si trova è ignorante (per la mancanza di un confronto, non certo perché chi non ha l'opportunità di studiare sia da disprezzare).

COSA SI PUO' FARE?
Cosa si può fare per eliminare la discriminazione? Fondamentalmente non è facile eliminare qualcosa di così radicato. Certo non si può credere di poterla eliminare con la forza o nel giro di poche generazioni. Inoltre bisogna evitare il rischio della "discriminazione ideologica" e del rifiuto del confronto (dare del fascista a qualcuno, ad esempio, sebbene forse intollerante, non farà che farlo andare sulla difensiva e spingerlo forse proprio a diventarlo, a lungo termine).
Tuttavia l'acculturamento progressivo della società e lo studio proprio di quelle culture potrebbe favorire una diminuzione sempre più significativa di tale fenomeno.
Ma ci aspetta anccora un lunghissimo lavoro.

2007-02-12 23:50:09 · answer #1 · answered by auguzto 2 · 0 0

Moralmente e spiritualmente l'uccisione di uno o più esseri umani (ma anche non solo umani) è esecrabile, ma i pesi e le misure si diversificano pure nel vocabolario, secondo la quantità degli ammazzati, per cui: omicidio, strage, sterminio, genocidio. Per la massa è più impressionabile il genocidio piuttosto dello sterminio, lo sterminio piuttosto della strage e così via. Poi ci sono gli interessi politici ed economici internazionali che fanno cadere il piatto della bilancia dove sono più appetibili. Se hai capito fra le righe cosa intendo, capirai anche "a chi vuoi che importi la scomparsa di qualche (!?) zingaro" : non sono neppure proprietari del terreno su cui campano. Fa schifo, ma purtroppo è così. Soprattutto quando penso che sia ebrei sia zingari hanno sempre dovuto sopportare il peso dell'odio dei 'residenti'. Ma fa ancora più schifo che sia uno Stato che si vanta di essere democratico ad adottare due pesi e due misure. E non solo in questi casi. Una tragedia (grande o piccola che sia) come quella di questi due popoli è comunque una vergogna per tutti gli altri. A scanso di equivoci, il mio sfogo non è contro gli uni o a pro degli altri, ma è un appello a far sì che la stupidità umana e soprattutto l'ignoranza non portino ancora a misfatti del genere.

2007-02-13 07:56:32 · answer #2 · answered by justin 3 · 2 1

I fatti di Opera manifestano una rabbia verso certa gente che vive in una maniera al di fuori del vivere civile, ci sei mai stato vicino ad un campo nomadi? Con questo non vuol dire che uno condivide il modo in cui sono uccisi nei campi di sterminio, ma se si presentassero in maniera diversa e non fossero dediti al furto e al l' accattonaggio, forse si accetterebbero in maniera diversa

2007-02-13 07:47:01 · answer #3 · answered by camilla viola 7 · 0 0

Le persecuzioni ci sono sempre state e sempre ci saranno,. ma semiti, zingari si sono salvati nel corso dei secoli perché vivevano in Europa.
Pensa alle civiltà precolombiane come maya, atzechi, nativi americani... sterminati completamente, pare che il solo Francisco Pizarro e compari ne abbiano fatti fuori circa 60 milioni, e di quelle grandi civiltà rimangono giusto dei ruderi.
però pare che questo sterminio, forse perché lontano nel tempo vada dimenticato... e ci sono e ci saranno sempre vittime di serie A a jerushalaim e teste di nessuno per giocare a pallone nel kosovo.
ciao

2007-02-14 03:28:54 · answer #4 · answered by Jolly B 2 · 0 1

E` una cosa empiricamente riducibile alla struttura linguistica : per nominare l' odio verso gli ebrei esiste una parola ( antisemitismo), i zingari non hanno il privilegio di avere un corrispondente che può` definirlo.
Per non parlare d'altri...

2007-02-13 12:22:20 · answer #5 · answered by lolyon 2 · 0 1

Sono pefettamente daccordo con te.
Se la legge fosse davvero uguale per tutti, non solo quella dello stato, ma quella dell'uomo, potremmo davvero definirci umanita'.
Gli zingari sono persone, li definiamo zingari ed e' gia' una discriminazione, un etichetta. Allora noi cosa siamo?? Qual'e' la definizione di uomini che vivono in una citta', ed abitano in una casa e sono buoni o cattivi, lavoratori o ladri, puliti o sporchi,come possiamo definirci?? Il razzismo dilaga, lo mascheriamo da autodifesa contro lo straniero invasore, senza pensare che non ci sono stranieri......i confini li ha creati l'uomo.
Il pianeta e' di tutti, senza definizioni di provenienza, stato sociale, razza, cultura,religione.....non e' un luogo comune e' utopia!!

2007-02-13 07:35:17 · answer #6 · answered by sandy66 5 · 0 1

fedest.com, questions and answers