Vi piace Blob, la trasmissione di Raitre?

Answer 1

Non la guardo sempre, ma posso esprimermi dicendo che fra tanti programmi ha un che di intelligente e di spiritoso: assemblare con un certo spirito satirico spezzoni di fatti più o meno importanti della cronaca riesce nel difficile compito di informare (di massima) senza appesantirti troppo: i fatti vengono magari banalizzati e resi risibili (alcuni) così da essere meglio assimilati e digeriti..... niente male per un programma che va in onda circa all'ora di cena :-)

ciao.

Answer 2

Poco tempo fa ho letto l'articolo di questo giornalista, e ho deciso di tenerlo perchè molto interessante. Te lo invio, Ciaoooooo

Lo schermo invaso dai polli
La deriva della tv italiana, tra ipocrisia e luoghi comuni

Alcune sere fa abbiamo visto come sempre uno dei pochi appuntamenti giornalieri validi del piccolo schermo: Blob. Ed abbiano notato durante il solito complesso intreccio di immagini un’intuizione veramente geniale organizzata linguisticamente attraverso una sorta di "montaggio delle attrazioni".
Passavano sullo schermo sequenze tipiche della programmazione televisiva attuale, tra gossip più o meno pruriginosi e trasmissioni di intrattenimento patetiche. Ogni tanto compariva tra un’inquadratura e l’altra, l’immagine di una catena di produzione di polli da allevamento: corpi gonfi e morti appesi per le zampe, visualizzati come in una specie di tragico e algido funerale. Ebbene, ci è sembrata la metafora visuale più aderente alla Tv di questi giorni.

Ormai tutto è ridotto, per quel che riguarda la televisione generalista analogica, al pettegolezzo da salottino piccolo-borghese. L’ipocrisia trionfa sovrana e i luoghi comuni più terribili diventano materia di discussione. Ci si accapiglia per le vicissitudini (umanissime peraltro) di un attore di soap, di una modella e di un rampollo di una nota famiglia italiana, con un accanimento intollerabile, teso ad illudere lo spettatore che certe pratiche siano solo appannaggio di pochi "disgraziati" che, tra le altre cose, frequentano ambienti "poco raccomandabili".
L’operazione mediatica che si sta compiendo su questi argomenti è veramente preoccupante. In Tv si può assumere qualsiasi atteggiamento, anche il più ipocrita e subdolo, senza che nessuno osi dire nulla. A dire il vero qualcuno ci ha provato in tutte queste trasmissioni, ma è stato subito zittito con grande veemenza. Il coro non si può interrompere e chi è fuori dal coro è solo una disturbante presenza che va emarginata.
Ebbene, questo modo di fare è niente altro che l’applicazione di un pensiero dominante e anestetizzante.

Aveva ragione Pier Paolo Pasolini: la Tv è uno strumento spaventosamente antidemocratico nel quale il luogo comune diventa inattaccabile, mentre il conformismo borghese regna incontrastato e dipinge una realtà che non esiste.
Non parliamo poi dei vari reality, in cui ormai si assiste ad una rappresentazione grottesca e penosa dei problemi privati di personaggi famosi che cadono nel gioco perverso di confondere lo spettacolo con le proprie esistenze private. La Tv generalista terrestre ormai non si può più vedere, a parte pochi programmi che si salvano (e tra questi ovviamente mettiamo il magnifico Blob, su RaiTre).
Bisogna così rifugiarsi sul satellite e sulle Tv tematiche. Lì, almeno per ora, si sa ancora di cosa si sta parlando.

David Arciere