I mezzi di informazione hanno contribuito a dare la sensazione che tutto ciò che accade sia come vedere un film, lontano da noi e quasi irreale. Nell'era di internet, dei videogiochi iperrealistici, delle real tv e dei reality il nostro cervello rimane quasi indifferente alla violenza "reale" in tutte le sue forme. Dovremmo sforzarci di avere un atteggiamento critico e attivo nei confronti della notizia piuttosto che essere passivi e fagocitare gli input che provengono dai mass media senza riflettere. Non dobbiamo abituarci all'ordinario. Il fatto che degli eventi siano ordinari non significa che siano "normali". Questa abitudine all'"ordinario" spiega anche il perché si cerca in tutti i modi e in tutte le forme di apparire, di trasgredire, di commettere azioni che sono al di fuori dell'ordinario. Così facendo alimentiamo questo circolo vizioso al rialzo e i fatti che ieri suscitavano clamore oggi diventano "normali". Riflettiamo di più tutti quanti e soprattutto non affidiamoci sempre alla cultura del relativismo dove tutto può essere spiegato e non si ha più il coraggio di dire:"Questo non è giusto quest'altro si".
2007-02-12 06:58:50
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answer #1
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answered by Entropia 4
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Allora, rispondo all'ultima domanda per ora : la violenza "sembra" dilagarsi e la causa è da rintracciarsi nell'educazione e nella perdita di valori e principi e filosofie che siano in armonia con lo stile di vita attuale. Perché "sembra" ? Perché c'è sempre stata e adesso ne siamo più consapevoli in quanto vi sono i vari media a parlarcene. Guerre e violenze vi son sempre state, unica differenza col passato : adesso siamo un po' più consci dei nostri diritti e soprattutto dei diritti di ogni essere umano ; oggi, ci si batte per difendere anche i diritti del nostro vicino proprio perché si è capito che la propria libertà passa anche attraverso la libertà altrui.
Purtroppo siamo vittime, in tutto il mondo, di un'educazione fanaticamente religiosa seppure non siamo praticanti : basti pensare alla reazione che la maggioranza di noi ha quando si parla contro del matrimonio, della gravidanza, della famiglia, delle varie divinità e/o religioni, della fedeltà fisica ecc.. Siamo vittime dell'ignoranza : il "diverso" bisogna ghettizzarlo a prescindere da ciò che può insegnarci e di quanto possa migliorarci e far bene la sua conoscenza. Viviamo in una società in cui ancora le minoranze religiose sono dispreggiativamente nominate "sette" e farne parte comporta una condanna sociale e per questo è giustificata ogni persecuzione.
I media sono semplicemente manovrati da diverse classi al potere, ma non per questo sono meno responsabili, anzi : una campagna mediatica volta alla violenza, al terrorismo psicologico e all'istigazione all'odio come è avvenuto in passato e come purtroppo accade ancora oggi addirittura in Paesi che si considerano liberi e democratici come la Francia in cui vi è un'organizzazione cattolica è sovvenzionata dallo stato ed è una vera "anti-setta", è peggiore di qualsiasi violenza fisica di un individuo contro un altro poiché ci si rivolge a popolazioni intere.
I media son responsabili quanto gli assassini e i mandanti, però alla fine, è il singolo individuo ad essere responsabile delle proprie azioni altrimenti bisognerebbe parlare di plagio e ciò è inconcepibile : il plagio, è come se qualcuno ti aprisse il cervello e cambiasse il tuo dna, il corso dei tuoi neuroni ; ciò puoi farlo solamente tu, "scolpendo" i tuoi pensieri in positivo o negativo.
E' orrendo l'abituarsi alla violenza, ma nelle tue parole trovo una certa incoerenza che, probabilmente, hai notato anche tu : ormai ti sei abituata alla violenza trasmessa ogni giorno per ogni media eppure ti preoccupi che altre persone lo sono quanto te ! Allora fai qualcosa, cambia il tuo piccolo mondo che ti circonda ogni giorno, magari con un semplice sorriso anche quando tutto e tutti sembrano contro, una una parola di conforto o un silenzio carico di comprensione e un abbraccio, una carezza... porta amore intorno a te e, come uno specchio, le altre persone agiranno di conseguenza : magari non tutte ti risponderanno con altrettanto amore, ma stai sicura che qualcosa si sarà mosso in loro anche per una frazione di secondo e se quella frazione si ripetesse ogni giorno diventerebbe secondi e poi minuti e poi ore e poi giorni e poi settimane e poi mesi e poi anni e poi... una vita intera !
La violenza che ci circonda, vicina o lontana che sia, ci riguarda da molto più vicino di quanto possiamo immaginare : tutti noi siamo responsabili del cambiamento o dell'autodistruzione di questa umanità. Cambiamento, evoluzione verso una civiltà dell'Amore e del Rispetto e della scienza al servizio del benessere dell'essere umano.
Ti consiglio di vedere, se non l'hai ancora fatto, il meraviglioso film Un Sogno Per Domani, è una meditazione !
Scolpiamo i nostri neuroni con pensieri positivi, d'Amore, di Rispetto, di Fiducia e vedremo in noi per primi quel cambiamento che vorremmo vedere fuori :-)
"Quando la gente intorno a voi vi aggredisce un po, dite : "Perbacco, mi hai fatto soffrire, fammelo ancora e arrangiati con la tua coscienza, io non reagirò ti dò solamente dell'Amore". L'amore inizia nel quotidiano... nella vostra vita di ogni giorno con i vostri compagni e vicini." Rael
Un libro meraviglioso da leggere, Il Maitreya, scaricandolo gratuitamente dal sito http://www.rael.org
2007-02-12 14:51:17
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answer #2
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answered by Elohangel 2
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io rimango inorridita davanti i fatti di violenza più o meno grave,e mi chiedo sempre e questo il mondo che dio ci a riservati?
2007-02-12 19:08:03
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answer #3
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answered by Anonymous
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penso che ... non abbiamo nessuna reazione, in quanto ci si limita a farne motivo di discussione e nulla più.
Poi alla fine non succede nulla, e si aspetta il prossimo episodio, mentre siamo seduti su una bomba ad orologieria.
Ciao
2007-02-12 14:15:14
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answer #6
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answered by Anonymous
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