Dio aveva bisogno della prova della fede?
Daphne ha risposto alla tua domanda eloquentemente ed ha esposto perfettamente il culto del sacrificio nella filosofia giudeo-cristiana.
AI Dio giudeo-cristiano (ovviamente una creazione di un popolo semi-nomade superstizioso), gli furono dati gli stessi attributi umani che ricorrono nei possenti condottieri e padroni di schiavi. E come schiavi Dio comanda sul suo popolo impaurito, sempre chiedendo obbedienza assoluta, lealta' incrollabile, sempre sotto minacce di punizioni terrificanti. Questo era un Dio superbo, sempre voglioso di adulazioni e sempre timoroso che il suo popolo non lo amasse o temesse abbastanza, o non lo riconoscesse l'unico e supremo essere su tutti gli altri dei. Un Dio spesso iracondo, e sempre soggetto ad offendersi.
Questo era un Dio insoddisfatto del suo creato e specialmente degli uomini. Per assicurarsi che gli uomini lo prendessero sul serio, non trovo' di meglio che chiedere di essere onorato, implorato e adorato esigendo sacrifici atroci. Solo quelli potevano appagare il suo insaziabile desiderio di riconoscimento, come se la sua soddisfazione divina gli venisse a mancare se uomini ordinari, pastori o pescatori, non gli dessero sufficiente attenzione o non avessero sufficiete fede in lui.
Un Dio con attributi cosi tanto umani, e cosi poco divini, non c'e' dubbio, e' un carattere piu' adatto a storielle da raccontarsi intorno al fuoco del bivacco che da annoverarsi come esperienza profondamente spirituale. Uno potrebbe facilmente immaginare un esperto cantastorie raccontare le vicessitudini di un Dio dispotico, iracondo, geloso, invidioso e nevrotico, proprio come lo erano i re e gli imperatori di allora, nel cercare di controllare il suo popolo prediletto.
Il culto del sacrificio umano e' il tema che scorre ininterrottamente attraverso tutte le pagine della filosofia giudeo-cristiana. Il melodranmma si conclude con l'atroce sacrificio di Gesu per l'umanita', una conclusione che avrebbe dovuto salvare l'umanita' dal peccato e condurla ad una piu' sentita devozione e rispetto per il Creatore dell'Universo. Invece, l'umanita' oggi e' divisa piu' che mai in oltre 2500 religioni e sette religiose diverse, confusa piu' che mai di quale sia il messaggio logico che un essere supremo avrebbe dovuto rivelare.
Il fallimento colossale del culto del sacrificio fa pensare non ad un essere divino onniscente e onnipotente, ma ad un personaggio assurdo creato piu' per intrattenere che per guidare gli uomini nella vita. Forse ideato sul modello di un potente re assiro-babilonese di quel tempo -- certamente megalomenico e malato mentale -- la figura di Dio che parla agli uomini e li intimidisce con voce possente si adatta perfettamente a recite da teatrino di marionette ambulante che colpiscono l'immaginazione e impressionano la fantasia dei bambini di periferia.
2007-02-12 09:59:34
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answer #1
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answered by DrEvol 7
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la richiesta di Dio era una prova di fedeltà per Abramo, tanto che poi è sceso un angelo a fermarlo. se é Dio è ovvio che non si prende gioco di noi, no? se si prendesse gioco di noi, non sarebbe Dio. Non lo conosci se non t'informi, ài tutta la vita davanti, anzi la tua vita serve proprio a questo. si prega perchè senza di lui non si può fare niente.
2007-02-12 01:04:13
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answer #2
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answered by Lope 2
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E te, chi ti conosce per ascoltarti?
Bello il tuo nick!
Un nome una garanzia?
2007-02-12 00:47:03
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answer #3
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answered by ? 7
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Chi ha sperimentato l’ansia e gli attacchi di panico, sa benissimo quanto è difficile imparare a gestirli.
2017-02-09 01:26:45
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answer #4
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answered by Anonymous
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consistent with fare innervosire gli atei quando meditano su quando un credente possa essere stupido. infatti arrivare a comprendere il paradosso logico sull'onniscienza che hai fatto notare richiede un minimo di cervello che i cerebrolesi (credenti di conseguenza) non possono avere
2016-12-17 14:45:51
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answer #5
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answered by Anonymous
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sinceramente, non mi piace la QUELLA prova
(neanche se PER SCHERZO)
e il comportamento di Abramo ancora meno
(poteva ALMENO chiedere: vuoi ME piuttosto ?)
2007-02-12 05:04:38
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answer #6
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answered by wakab 4
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Dio ha voluto mettere alla prova la fedeltà di Abramo, certo, ma perchè ti agiti? Isacco è stato ucciso? no.
Abramo si irritò, allora? non mi risulta.
Qualcun altro ha mosso obiezioni? non credo.
Dio voleva che Abramo Gli mostrasse fino a che punto arrivava la sua fede e la sua devozione per Lui.
Dio non chiede sacrifici umani, e infatti ha fermato Abramo e lo ha ricompensato per la sua encomiabile obbedienza.
2007-02-12 02:20:39
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answer #7
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answered by Anonymous
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Comprendo la tua reazione di stizza, ma ti invito a non giudicare la faccenda in modo superficiale e "arrabbiato".
Si tratta di una vicenda complessa, che mette in gioco non solo i rapporti tra Dio e Abramo, ma quelli di ogni uomo di fronte a Dio.
Se vuoi approfondire l'argomento, ti consiglio di leggere il volumetto "Abramo, nostro padre nella fede" (edizioni Borla), che raccoglie una serie di riflessioni - semplici e concrete - del cardinal Carlo Maria Martini sull'argomento.
Ciao e buona lettura!
2007-02-12 01:17:03
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answer #8
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answered by lovesaves 1
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Il PADRETERNO!
scusa se è poco!
2007-02-12 00:46:04
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answer #9
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answered by Decensore 1
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Un giorno Dio ha voluto mettere alla prova la fedeltà di Abramo e gli ha chiesto di offrirgli suo figlio Isacco come sacrifico, come si faceva con gli animali. Pensate un pò: Abramo, per accontentare Dio, doveva uccidere suo figlio! Poteva veramente Dio permettere una cosa del genere? Ma, Dio aveva una sorpresa per Abramo.La mattina, Abramo e suo figlio Isacco, si misero in cammino per andare al monte Moria. Il padre non voleva dire niente al figlio di quello che stava per fare, ed Isacco, docile come un agnellino, lo assecondava in tutto. Però aveva un dubbio: Avevano la legna per il fuoco, ma non avevano l'animale per offrirlo a Dio. A poco a poco incominciò a capire qualcosa.
Arrivati in cima al monte, Abramo ha legato il ragazzo e lo ha posto sopra una pietra con la legna, pronta per essere bruciata; era disposto ad ubbidire pienamente a Dio; e cosi anche Isacco.
Ma, all'improvviso, quando Abramo prese il coltello, Dio gli ha parlato dal cielo e gli ha detto:
"Abramo, fermati! Non uccidere tuo figlio! Adesso ho visto che mi sei veramente fedele; e, siccome hai fatto questo, io scelgo te e tuo figlio Isacco per essere i capostipiti del mio popolo sulla terra, ed avrete grande onore nel mio cospetto".
Quando Dio ha finito di parlare, ecco apparire, come dal nulla, un capretto impigliato nei cespugli. Abramo prese l'animale e lo immolò a Dio, al posto di Isacco.
É chiaro che Dio mise alla prova Adamo per vedere fino a quale punto era disposto ad essergli fedele ma non gli avrebbe mai permesso un simile sacrificio.
Così, come quel capretto, è stato Gesù. Lui si è offerto a morire sulla croce, al posto nostro. Quello che Dio non ha permesso con Isacco lo ha subìto Gesù, Suo Figlio.
Dio ha permesso la morte di Suo Figlio per pagare per i nostri peccati affinché noi potessimo essere liberati dalla condanna del peccato, che porta alla morte eterna, e potessimo diventare figli di Dio.
Ecco perché lo prego! Ciao
2007-02-12 05:27:41
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answer #10
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answered by Anonymous
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Guarda che Dio non ha voluto mettere alla prova la fedeltà di Abramo, guarda che la fedeltà di Abramo è maturata mediante questa prova.
Dio può chiedere ogni sacrificio e l'uomo deve obbedire anche se non capisce, perchè l'unico che ha una visione totale delle cose è sicuramente lui, nostro Signore!
Egli sa cosa è bene e cosa è male e nessuno può giudicarlo.
Tu hai una ben misera visione di queste cose, per capirle meglio è necessario che tu chieda perdono per le tue bestemmie e reciti almeno 200 Ave Maria e 400 Pater Noster!
PECCATORE!!!
2007-02-12 04:43:04
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answer #11
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answered by Anonymous
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