Ho il tuo stesso problema, però ti dico una cosa: mio padre è un uomo non "rispettato" : DI PIU'! E' come si dice "Nato con la camicia" anche se la carriera l'ha fatta sudando, e ti assicuro che è la persona più onesta e valorosa che conosca. Solo che ha qualcosa in più: sguardo severo e parole giuste al momento giusto. Insomma: SA COME ATTERRARE L'AVVERSARIO con eleganza senza perdere il contegno! Ahimè son doti rare. Comunque io penso che il rispetto non lo perdi mai se ti comporti onestamente, o perlomeno non sei adocchiato come un essere viscido!
2007-02-11 20:27:14
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answer #1
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answered by Claudia D 5
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ciao....ad essere cattivi si viene rispettati a volte per il motivo sbagliato...impauriamo la persona portandola a rispettarci...ma credimi nn e' una maniera di comportarci...e nn dura tanto..prima o poi ti ritorna tutto adosso...sii comprensiva e sopratutto rispettosa e onesta e la giente ti rispettera'...rispetto nn si compra ...si guadagna...rispetta se vuoi essere rispettata e nella maniera in cui vuoi essere rispettata ...rispetta ciao
2007-02-12 00:20:20
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answer #2
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answered by bklynreggioitaly 2
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Secondo la mia esperienza la cattiveria nell'educazione equivoca le cose. Se un genitore ti educa con cattiveria anche se lo fa a fin di bene, poi capita sempre che ti rimane dentro soprattutto quanto è stato cattivo e violento con te. E prima o poi vorresti fargliela pagare. Penso che la cosa migliore sia non di essere buonisti, ma di cercare nell'educazione di essere sè stessi e di reagire con prontezza e senza sopraffazione nel caso che qualcuno, magari un bambino non ci porti rispetto.
2007-02-12 05:14:27
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answer #3
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answered by Luna - Non sono una Geisha 5
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No, direi che ci vuole il "polso" per farsi rispettare, ma senza cattiveria, anzi...come al solito, è questione di trovare un equilibrio...ma son d'accordo con chi dice che il rispetto degli altri va di pari passo col rispetto per sè stessi, ed è tipico di chi appunto sta bene (e lo star bene è sia con sè stessi, che con l'Universo...).
2007-02-12 00:35:39
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answer #4
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answered by boris 2
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ci vuole determinazione e l'educazione e un po' di aggressività che è ben diversa dalla cattiveria!
2007-02-13 12:45:32
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answer #5
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answered by miky 1
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la "cattiveria" non serve MAI...spesso è un pericoloso boomerang!!!
chi non rispetta gli altri quasi mai rispetta se stesso per cui è destinato a solitudine, come vedi a comportarsi bene ci si guadagna SEMPRE.
Ciao
2007-02-12 00:18:12
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answer #6
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answered by Anonymous
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A volte può succedere che l'impressione che traiamo dalle conseguenze delle nostre azioni non corrisponda a ciò che ci aspettavamo...
La sgarbatezza in risposta ad un sorriso, la sfuriata senza senso che prende il posto al parlare conciliante e la sensazione che tutto sia dovuto a tutti tranne che a te si insinua malevola nel quotidiano, portando le persone a comportarsi come se fossero infetti e si trasmettessero la malattia con la sola presenza. L'unica cura per questa strana infezione, che è una diretta derivata della cattiva educazione, si trova nel nome stesso del ceppo da cui ha origine...EDUCAZIONE.
Siamo arrivati ad un punto tale di questa pandemia però, che non è più solo possibile vaccinare le nuove menti, ma bisogna anche riuscire ad isolare i soggetti maggiormente infettati...
Con la conseguenza, spero, che ad un sorriso si risponderà con un sorriso e che negli stadi ci si potrà tornare con la famiglia, tanto per citare solo qualcosa tra le ri-possibili oppure che non ci saranno più persone che buttano il cibo mentre altre muoiono di fame...
In sostanza ritengo che dovremmo essere i dottori e la cura stessa di questa malattia sociale.
Ognuno di noi dovrebbe in primis uscire di casa con il preciso proposito di comportarsi meglio di quanto solitamente non faccia e nel giro di breve, secondo la non solo mia utopia, avremmo raggiunto la situazione ideale per una globale convivenza...
2007-02-11 23:55:14
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answer #7
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answered by °º,¸¸,º°ƒreeVo£a ¤,¸,¤ 5
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