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2007-02-11 02:21:57 · 11 risposte · inviata da carlo peo 1 in Computer e Internet Internet

11 risposte

no io la uso e sto benissimo

2007-02-11 02:25:40 · answer #1 · answered by gattina.claudia 2 · 0 0

La direzione della Lakehead University canadese ha deciso di mettere al bando la copertura WiFi dell'ateneo e, più in generale, di vietare l'uso di dispositivi WiFi all'interno degli edifici universitari.

Il rettore dell'Istituto, Fred Gilbert, ha preso tale decisione dichiarando di voler tutelare la salute di docenti e studenti. Sebbene non vi sia ancora alcuna prova che i campi elettromagnetici sviluppati da attrezzature come quelle di connettività wireless siano dannosi, secondo Gilbert non ci sono neppure prove che indichino il contrario, in particolare quando a questi campi sono esposti i più giovani.

Gilbert segnala come significativo uno studio della Commissione californiana per le Public Utilities secondo cui è necessario investigare ulteriormente, vista la possibilità che vi siano rischi per la salute. E cita anche l'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, che tende ad escludere i rischi - spiega Gilbert - ma non al 100%.

Questa “chiusura” verso il WiFi da parte dell'ateneo canadese non è recente, ma è emersa solo dopo che il network televisivo CBC ha dedicato alla questione un servizio, nel quale lo stesso Gilbert ha sostenuto che vi sarebbero studi secondo cui questo genere di tecnologia è potenzialmente un rischio. “Questi rischi - ha dichiarato - sono particolarmente rilevanti per i tessuti in rapida crescita dei giovani e siccome i nostri studenti sono ancora nell'età della crescita, è soltanto una precauzione per evitare di porre un rischio potenziale”.

A spingere Gilbert e il collegio accademico verso questa decisione sarebbero stati anche alcuni casi relativi a elementi che in passato hanno influito sulla salute, il cui impatto si è capito solo con decenni di ritardo, come con il tabacco o l'amianto. D'altra parte, l'ateneo, ha sottolineato Gilbert, offre comunque l'accesso alla rete in moltissime aree del campus universitario attraverso le fibre ottiche. “Non intendo creare - ha spiegato il rettore - una struttura che può tradursi in una esposizione potenzialmente rischiosa per gli studenti. In generale, i rischi sono maggiori là dove si trovano le antenne e gli hotspot wireless, ed è proprio lì - ha aggiunto - che gli utenti tendono a ritrovarsi perché ottengono il segnale migliore”.

Per una volta, il principio di precauzione viene applicato rigorosamente.

La notizia ha fatto però storcere il naso a molti, specie in rete. Ci si chiede: “Perché allora non vietare anche i telefonini, i walkie-talkie a 2,4 Ghz o i forni a microonde ?”. Tutti dispositivi a forte impatto elettromagnetico utilizzati all'interno del campus.

in conclusione il pericolo di una rete wifi dovrebbe essere minore del tenere tutto il giorno un cellulare in una tasca dei pantaloni, vicino all'ingiune, o nella giacca vicino al cuore. siccome non dormi sopra un router wifi, direi che il pericolo sia minore

2007-02-11 02:27:14 · answer #2 · answered by Anonymous · 3 0

WiFi, striscia l'allarme salute
Dalla telefonia mobile, l'attenzione si estende alle reti wireless, che nel Regno Unito sono in corso di smantellamento in molte scuole. Non esistono studi a lungo termine che ne dimostrino l'innocuità

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* Facciamo così...
* OMS/WHO smentisce!
* L'evoluzione della specie

Londra - Il rapporto tra innovazioni tecnologiche e salute vive di opinioni e studi che riportano pareri contrastanti. E l'attenzione che prima veniva rivolta solo a telefoni cellulari, si sta via via sempre più spostando verso altri apparati: quelli delle reti WiFi.

Le prime antenne a rizzarsi nella direzione del wireless e degli eventuali pericoli sulla salute, questa volta, sono state quelle delle scuole britanniche: è infatti nell'ambiente didattico che è stata avviata una campagna di disattivazione delle reti WiFi, dal momento che non esisterebbero - ad oggi - ricerche mediche e/o scientifiche in grado di dare risultati confortanti sulla "innocuità" di tale tecnologia.

Sul banco degli imputati - riferisce il Times - sono state poste le onde degli apparati di trasmissione WiFi. I genitori degli studenti le temono, per gli effetti che possono causare sui figli: emicranie, cali di memoria, minore capacità di concentrazione, e si arriva persino a parlare di rischio tumori.

Le cause di preoccupazione sono le medesime descritte in vari studi e abstracts relativi alla telefonia mobile: i giovani studenti, in piena età dello sviluppo, hanno una struttura ossea e nervosa ancora fisicamente immatura. In particolare, le ossa del cranio avrebbero uno spessore ridotto e una capacità di "schermatura" inferiore a quella di una persona adulta e fisicamente matura.

Judith Davies, la cui figlia frequenta un istituto del Carmarthenshire, ha dichiarato in un'intervista al Times: "Molte persone si attivano con iniziative contro l'installazione di ripetitori di telefonia mobile nei pressi delle scuole, ma c'è molta ignoranza sulle reti wireless e sul fatto che negli istituti ci sono trasmettitori posizionati vicino ai ragazzi". Engadget, in relazione a questa sorta di "testimonianza", fa notare che il paragone con i ripetitori e antenne di reti e telefoni mobili non regge: dimensioni, potenza, copertura di segnale ed emissioni elettromagnetiche degli hotspot sono decisamente inferiori (in termini di valori medi, un hoptspot esprime un output di 100 mW di potenza contro i 2 Watt di un telefonino).

La preoccupazione nel mondo didattico del Regno Unito rimane elevata. Tim Cannell, coordinatore dei docenti di una scuola del West Sussex, riferisce che il corpo docenti ha preferito dare ascolto alle preoccupazioni dei genitori: "Abbiamo anche condotto varie ricerche. Le autorità ci hanno rassicurato sugli aspetti relativi alla sicurezza, ma non esistono studi a lungo termine che ne diano conferma. Abbiamo comunque riscontrato problemi di affidabilità, per cui abbiamo deciso di optare per una convenzionale rete cablata" ha aggiunto.

Non si tratta del primo "allarme salute" relativo al WiFi: nello scorso inverno Fred Gilbert, rettore della canadese Lakehead University, aveva percorso la medesima strada disattivando alcune reti WiFi e limitando l'uso di altri network wireless, sempre per motivi legati ai potenziali rischi correlati alla salute degli studenti. Il professor Gilbert aveva indicato come significativi i contenuti di una ricerca portata a termine dalla California Public Utilities Commission, che riteneva necessario investigare ulteriormente, visti i potenziali rischi per la salute, facendo cenno anche a quanto dichiarato dall'Organizzazione mondiale della Sanità, che tende ad escludere i rischi, ma non al 100 per cento.

È quindi verosimile aspettarsi, anche nell'ambito della tecnologia wireless, il proliferare di ricerche, opinioni e pareri relativi alla presunta nocività, così come è stato per la telefonia mobile. Sul cui capo pendono i medesimi dubbi, per i medesimi motivi: si tratta di soluzioni relativamente giovani, sulle quali non esistono studi condotti a lungo termine che possano dimostrarne gli effetti, nocivi o meno. E non sempre l'opinione pubblica si accontenta delle rassicurazioni degli esperti di settore.
se non metti l'AP proprio sotto il tuo letto vai tranquillo. Non ci sono evidenze di danni alla salute prodotte dal Wi-Fi, la potenza è troppo bassa.

Cerca di metterlo (per scrupolo) almeno ad un paio di metri di distanza da luoghi dove si soggiorna a lungo (letti, poltrone preferite ecc.) ed eventualmente, quando lo avrai installato, regolane la potenza al minimo indispensabile per far funzionare bene i pc della rete

2007-02-11 02:28:42 · answer #3 · answered by renato 6 · 2 0

No tranquillo.

2007-02-11 03:25:04 · answer #4 · answered by Anonymous · 0 0

Se fosse realmente così avremmo tutti il cancro al cervello.... questa è una delle tante "cavolate" che gli ambientalisti rifilano al pubblico (mentre potrebbero dire cose più sensate e gli argomenti non ne mancano) stessa cosa vale per i cellulari anche se, i primi modelli, non si potessero realmente definirsi salutari (e non solo per le radiazioni ma per il peso) c'è gente che ancora pensa che il cellulare sia come un microonde quando, le compagnie che li producano, si sono già posti dei limiti. Invece, a parer mio, è da chiedersi come, Radio Vaticana (tempo fa non so come è la situazione adesso), tenesse(o tenga) i suoi trasmettitori a piena potenza da potersi farsi sentire dentro i tubi vuoti in ferro, nei citofoni e che riesca ad interferire con le tv delle abitazioni più vicine (20km).

2007-02-11 02:59:18 · answer #5 · answered by dodisnake 4 · 0 0

Di connessioni senza fili ne esistono tanti tipi, suppongo che tu intenda il collegamento wifi che si usa nei PC portatili...

Ebbene, faresti meglio a preoccuparti molto più dei cellulari, usano frequenze simili ed una potenza 10 volte più elevata !

2007-02-11 02:37:38 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 0

Se hai paura non usarlo

2007-02-11 02:35:01 · answer #7 · answered by strabazzz 4 · 0 0

non lo so..
secondo te ho vissuto un'esperienza pericolosa??
leggi e aiutami a dare una spiegazione..ciao..dai anche una risposta se vuoi..ciao

http://it.answers.yahoo.com/question/index;_ylt=AgxbTAyyVd9v7iqEqI_JExvwDQx.?qid=20070211064509AAur5CE

2007-02-11 02:33:19 · answer #8 · answered by dante 1 · 0 0

Ciao se non sbaglio non è stato ancora provato che può danneggiare la salute, comunque il campo magnetico è relativamente basso e non è come il gsm...

2007-02-11 02:31:52 · answer #9 · answered by Anonymous · 0 0

nn penso faccia piu' male di quello che ci circonda

2007-02-11 02:30:01 · answer #10 · answered by gransoloco 7 · 0 0

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