hai ragione. difatti, se si assume che dio è un ente onnisciente e prefetto ( ossia una creatura che sa tutto in anticipo, fino nei minimi dettagli e che non avrebbe bisogno d'altro che non sia se stesso) ne consegue che dio -se esiste -sapeva in anticipo cosa avrebbero fatto persone come, ad esempio, Attila, Mussolini, Stalin, Hitler ( e non vedo utilità alcuna nell'aver creato questa gente)ma li ha creati ugualmente e sapeva che il loro operato avrebbe posto fine al libero arbitrio di milioni di persone ( non crederò mai che sia esistito qualcuno che abbia deliberatamente scelto di andare in un campo di concentramento). Del resto, se tu sai con un largo anticipo che ho intenzione di operare un crimine - poniamo una rapina in banca - e non avverti l'autorità preposta, sei correo. Perchè sapevi, potevi fermarmi ma non lo hai fatto. ne consegue quindi logicamente che il libero arbitrio esiste solo per chi come me è ateo oppure per chi crede in un dio direi epicureo, il quale non si cura affatto di ciò che noi facciamo. E ne consegue anche che non è corretto che un dio simile .che non si cura di noi oppure che crea gente come quelli sopra citati - non avrebbe molto diritto di giudicare ciò che noi facciamo.
2007-02-11 02:22:11
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answer #1
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answered by Avatar ® 6
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LIBERO di non credere........almeno in questo lo sarai spero!!!
2007-02-11 09:18:45
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answer #2
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answered by mmm 5
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a prescindere dal fatto di essere cattolico o meno, il libero arbitrio credo che ce lo abbiamo,altrimenti chi e' che decide per te?
2007-02-11 09:18:44
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answer #3
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answered by amolapace 5
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Se davvero ci fosse libero arbitrio una donna potrebbe decidere di abortire o di fare un figlio con la fecondazione assistita, un uomo potrebbe decidere quando morire senza essere cosiderato empio, una coppia che si ama potrebbe decidere di convivere senza sposrsi avendo pari diritti... Perchè l'uomo è costretto a rispettare decisioni prese da una minoranza di cattolici fanatici e retrogradi?
2007-02-12 09:25:34
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answer #4
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answered by alek009 3
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Dio non condanna nessuno, è l'uomo in virtù del "libero arbitrio" che può sempre scegliere su tutto, fino anche a poter scegliere di dire di no a dio (questo è l'inferno).
Dio non ti impone nulla e non si impone, al massimo ti "consiglia" una via da seguire affinchè il Paradiso possa iniziare già qui:
Beati voi che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi che ora piangete,
perché riderete.
22 Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo. 23 Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.
24 Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già la vostra consolazione.
25 Guai a voi che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi che ora ridete,
perché sarete afflitti e piangerete.
26 Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.
27 Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, 28 benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. 29 A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. 30 Da' a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. 31 Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. 32 Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. 33 E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. 35 Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo verso gl'ingrati e i malvagi.
36 Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. 37 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; 38 date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio».
2007-02-12 06:45:07
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answer #5
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answered by gn60 4
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Ti chiedo scusa ma vedo che hai un pò di confusione rispetto al libero arbitrio e al giudizio di Dio.
Il giudizio di Dio è solo un impegno d'Amore che ha verso la sua creatura, un Padre verso il figlio, che desidera per lui ogni bene, al di là se poi commette degli "errori" utili per crescere proprio in questo Amore in quanto Lui non ci abbandona per questo anzi ci è sempre più vicino.
Il libero arbitrio è necessario all'uomo che deve imparare, spesso a sue spese, ciò che è bene e ciò che è male per se stesso e per chi gli vive accanto. Non è una legge scritta o imputabile in quanto ogniuno ha la sua storia che nessuno ha il diritto di giudicare. L'esperienza è utile per correggere e far crescere la coscienza che cerca Amore. Non è una lezione ma solo un incoraggimento. Auguri
2007-02-11 12:54:16
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answer #6
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answered by reluis59 1
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Il libero arbitrio esiste eccome!...ognuno di noi è libero di decidere in ogni situazione la strada da percorrere...e il fatto che una strada porti al bene e una al male nn è una forzatura...è semplicemente un'indicazione...io non mi sento obbligata a scegliere una strada o l'altra...decido io e nessun altro!
2007-02-11 11:07:22
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answer #7
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answered by mony 3
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il libero arbitrio consiste nel poter scegliere ,non nel fatto che una scelta debba essere per forza giusta,a meno che non sia una scelta di principio o valori...poi si è liberi di credere nel destino o non crederci.se te le ponga Dio le scelte o la vita io non lo so...credo Dio sia l'ispirazione,la luce alla fine del tunnel...ma come arrivare a quella luce lo decidi tu.
non sono fervente cattolica,credo poco nella chiesa,ma credo in Dio.
2007-02-11 09:30:45
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answer #8
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answered by ♥sonia s 6
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ogni scelta è tale;ti devi assumere le responsabilità delle tue scelte,nel bene e nel male,mica puoi fare il gioco delle tre carte col Padreterno!
2007-02-11 11:16:13
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answer #9
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answered by aliénor 6
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una risposta ufficiale:
IL LIBERO ARBITRIO NEL PENSIERO CATTOLICO
Ma considerata nel suo concetto umano e razionale, come autodeterminazione, come libero arbitrio, noi saremo fra i primi ad esaltare la libertà , a riconoscerne l’esistenza, a rivendicarne la tradizione nel pensiero cattolico, che ha sempre riconosciuto questa prerogativa essenziale dell’uomo. Basti ricordare l’Enciclica Libertas del 1888, di Papa Leone XIII. L’uomo è libero, perché dotato di ragione, e come tale giudice e padrone delle proprie azioni. Contro le teorie deterministiche e fatalistiche, sia a carattere interiore, psicologico, sia a carattere esteriore, sociologico, la Chiesa ha sempre sostenuto che l’uomo normale è libero, e perciò responsabile delle proprie azioni. Ella ha imparato questa verità non solo dagli insegnamenti della saggezza umana, ma altresì e soprattutto da quelli della rivelazione; ella ha ravvisato nella libertà uno dei segni primigenii della somiglianza dell’uomo a Dio, ricordando fra le moltissime questa parola riassuntiva della Sacra Scrittura: «Iddio da principio creò l’uomo, e lo lasciò in mano del suo arbitrio» (Eccli. 15, 14; Deut. 30, 19). Ognuno vede come da questa premessa derivi la nozione di responsabilità , di merito e di peccato; e come a questa condizione dell’uomo sia collegato il dramma della sua caduta ‘e della redenzione riparatrice. Anzi la Chiesa cattolica ha sostenuto che nemmeno l’abuso iniziale, che il primo uomo fece della sua libertà , il peccato originale, ha compromesso nei suoi infelici eredi in modo totale, come sostenne un tempo la Riforma protestante, la capacità dell’uomo d’agire liberamente (cfr. S. AGOSTINO, De libero arbitrio, II, PL 32, 1239, ss.; Retract., ib. 595, ss.; S. TH., I, 83; I-II, 109; Denz.-Schoen. 1486 (776), 1521 (793); etc.).
Come pure la Chiesa ha sempre sostenuto che «nessuno può essere costretto con la forza ad abbracciare la fede» (Dich. Dignitatis humanae, n. 12); ed anche ha affermato, durante la sua lunga storia, a prezzo di oppressioni e di persecuzioni, la libertà per ciascuno di professare la sua religione: nessuno, ella dice, dev’essere impedito, nessuno dev’essere costretto, in ordine alla propria coscienza religiosa (ib. n. 2).
ciao e buona vita
2007-02-11 11:11:39
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answer #10
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answered by Anonymous
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