Un bel programma elettorale mai mantenuto e non malvagio come tu credi anche se sei di destra...
Bisogna considerare quando fu fatto...
Fine anni 60-inizio anni 70 le donne decidono concretamente di conquistare la propria autonomia e decidono di andar a lavorare però oltre a lavorare fuori tocca a loro svolgere il lavoro domestico... Poi devono "trovare una sistemazione" per i loro figli più piccoli, occuparsi di prepare il pranzo per tutta la famiglia (anche i bambini)... Le lavatrici iniziavano a diffondersi, ma era ancora diffussissimo il lavar a mano i panni e cmq bisognava poi stirare...
Quindi un partito per attirare i voti delle donne giustamente puntava a promettere "asili", "mense" dove loro e i loro figli potessero mangiare, lavandarie economiche dove lavar i panni, altre donne che si sarebbero occupate delle facende domestiche...
Pensionati... Spesso i pensionati vengono abbandonati a se stessi, si sentono inutile... e quindi di nuovo per attire i loro voti cosa c'è di meglio che promettere "riposo garantito, cure e che saranno impegnati in attività utili"...
Diritto a cure mediche, agli ospedali e ai medicinali necessari... Assistenza medica gratuita... Chi di noi non vorrebbe che lo Stato gli garantisse ciò quando è malato visto che si pagano le tasse (e invece di dover sempre pagar e se non puoi pagare non puoi accedere alle cure, ai medicinali, agli ospedali)?
Chi di noi non vorrebbe che le malattie venissero prevenite?
Sai quante persone non si possono permettere di comprarsi una casa-appartamento? E quante persone hanno più di un terzo della loro retribuzione mensile "bloccata" dall'affitto? E quante persone vivono con il timore che il padrone di casa aumenti in continuazione l'affitto?
Se ti rispondi a queste domande capisci il motivo delle promesse "È proibito trarre guadagno affittando case. Gli appartamenti non abitati e quelli spaziosi dei ricchi vengono assegnati ai lavoratori. Lo Stato si impegna a costruire con ritmo accelerato case decenti e confortevoli per tutto il popolo"
Chi di noi non vorrebbe centri sociali ricretivi, culturali e di riunione per accedere ai quali non bisogna pagare iscrizioni?
Sicuramente se prendi un programma di un partito di destra di quel epoca dirà più o meno le stesse cose, sicuramente impostate in modo diverso...
Qui visto che lo stralcio è di un programma del PCI tutto "è" imposto dall'alto, dallo Stato....
Nel programma del partito di destra ci saranno frasi del tipo "lo stato promuoverà/agevolerà lo sviluppo di..."
D'accordo essere di parte ma siamo anche un po' obiettivi....
Bye
2007-02-10 21:36:18
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answer #3
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answered by Liz F 6
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sì si... appunto...
però era il 1972... dai...
la mentalità vorrebbe forse restare quella, ma di acqua ne è passata sotto i ponti...
ti rammento una cosa: il massimo esempio dello statalismo italiano ( nel settore economico produttivo, in una strana economia mista Pubblica/Privata) è sicuramente rappresentato dal gruppo IRI ( = istituto per la ricostruzione industriale).
tralascio la storia di cm è nato e perchè, ma di certo era il più grande gruppo industriale italiano ( altro che FIAT o FINIVEST, GEMINA ecc...) comprendeva del tipo: BNL, BNA, 50% di MPS ( il restante era del comune e della provincia di siena), AGIP, SNAM, ALITALIA ( che era ottima all'epoca), INAssitalia, CIRIO, FINMECCANICA, ITALSIDER (ILVA),Ist. Bancario S. Paolo di Torino ( ma nn ne sn sicuro), Banco di Chiavari, Ansaldo ( in tutti i suoi rami ferroviario, energia, segnalamento ecc.), SIP ( società idroeletrica piemontese, ora telecom di M. T. Provera) e mi fermo perchè sn stufo...
bene...
credo che tu sappia chi li ha venduti quasi tutti questi beni dello stato ( cioè che i ns. padri hanno costruito cn le loro fatiche, in fondo erano anche loro... e ch prima di venderli per correttezza dovevano fare un referendum per avere il permesso, se vogliamo polemizzare).
singolare no? che nel 70 chi voleva statalizzare tutto, anche la tua casa, nei '90 s'è ( ti ha) venduto la camicia!!! e nei 2000, con la vendita alitalia, autostrade, BNL ((( BNL : -a chi? agli stranieri? alle coop tutto sommato mi sarebbe anche stato bene, e l'artigiancassa sarebbe rimasta legata alla piccola impresa...))) e infine mi venderanno anche le braghe!!!
di acqua ne è passata sotto i ponti:
il concetto del grande stato e del potere al popolo si è trasformato.
Hanno scorporato l'economia e la politica dal popolo ( cm se nn fosse + affare suo) trasferendo ormai di competenza il potere al "< partito>" , come un unico titolare di un mandato "eterno" al quale nn il popolo nn chiederà + conto, confermando per "fede" ogni forma di fiducia... rinunciando alla critica, alla obbiettività alla propria coscenza, troppo personale e individualistica da rappresentare un pericolo...
in fondo si è trattato di sostituire un qualche simbolo: una croce, una falce, un martello... e solo quando qualcuno lungimirante (nell'interesse suo e del suo partito) si è accorto che era opportuno sganciarsi da questa mentalita e si è inventato cm simbolo un garofano, si è esposto in una forma di mercato del potere che di Lui se nè è fatto la vittima principale, il capro espiatorio ideale...
per contro dall'altra parte c'erano: P2, Gladio, Piano solo ecc... ad ognuno la propria mentalità fino ad arrivare all'eversione ( nera, rossa, rossonera)
Giusto per cultura:
quella delle case nn è dei comunisti del 72...
radica negli sviluppi della cultura urbanistica contemporanea:
i riferimenti che ti posso dare : mmmmm... vediamo...
Unitè d'abitatione di Le Courbusier, piano urbastico di Algeri di nuova Dehli, La carta di Atene, lo zoning di amsterdam e la prima legge urbanistica italiana del 1942 ( la n° 1150), il quartiere Karl Marx di Berlino, la Bauhaus, i progetti razionalisti di Marcello Piacentini, Il Biscione di C. Daneri a Genova, il QT8 a Milano o i complessi recenti di Aldo Rossi e Aymonino, lo Zen scegli tu dove ad es. Palermo, i Cep scegli tu dove, singolare è il caso di Pietra Lata a Roma, l'esempio è calzante di ciò che dici, cn uno sviluppo in 2 tempi separati, prima un piano INAcasa con edifici plurifamiliari più piccoli mmm ... nei '50 credo, poi cn la nuova mentalità edifici molto + grandi ( casermoni) x molte + famiglie. Tutte le Gescal furono edificate cn quel criterio, così è stato per i vari edifici IACP... gli affitti in effetti furono sempre molto bassi...
nn a caso la legge sull'ecquo canone è del 78 ( ma la situazione precedente era veramente insostenibile, era necessaria una normativa).
e poi, in fondo... le case ai lavoratori... i lavatoi in comune, le squadre di massaie, il dottore obbligatorio per la salute degli operai, il grande cimitero in fondo al viale cn al centro il mausoleo e intorno tutte le tombe del popolo di questa città...
ma dove siamo? in una città della ex DDR, o nella 800entesca Crespi d'Adda? in fondo si è trattato di sostiture alla famiglia Crespi e alla omonima Cartiera ( oggi cartiere Pigna), una qualsiasi fabbrica della DDR e il mausoleo di qualche politico del partito.
quanto agli appartamenti dei ricchi dati ai poveri... bè dai, l'immagine di O. Shariff del Dottor Jivago era troppo d'efetto, e allora...
cmq grazie del consiglio!
TERRO' GLI OCCHI APERTI!
ma giudicherò con la mia testa ( anche di c. se vuoi, ma mia)
tante belle cose!
ciao
_________________marco
terrò gli occhi aperti
2007-02-10 23:12:16
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answer #5
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answered by marcobassan 4
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