Giorgio Napolitano attuale Presidente della Repubblica (nel 1956 nel Comitato Centrale del PCI) condannò come controrivoluzionari gli insorti ungheresi, su l'Unità si arrivò persino a definire gli operai insorti "teppisti" e "spregevoli provocatori".
Nell'anniversario di quell'evento l'Ungheria ha invitato i vari capi di Stato tra cui proprio Napolitano in rappresentanza dell'Italia, ma i reduci del '56 hanno fortemente osteggiato la presenza del nostro Presidente. E' come se per commemorare la shoah Israele invitasse un ex capo nazista, l'"ex" è riferito al "capo" e non al "nazista" perché Napolitano non ha mai rinnegato o condannato il suo passato comunista.
Oggi l'Italia, quantomeno nei confronti dei Paesi dell'Est, si trova nelle stesse scomode condizioni con un Presidente "non presentabile". Non una dichiariazione sulle responsabilità sue e dei suoi «compagni» di partito, non una richiesta di perdono alle vittime (forse 25.000), non un'affermazione che defisse il comunismo «ma
2007-02-10
09:48:31
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8 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Politica e governo
➔ Politica e governo - Altro
«male assoluto».
http://www.storialibera.it/epoca_contemporanea/comunismo/est_europa/quando_napolitano_disse.html
2007-02-10
09:49:16 ·
update #1
Oggi, deve assolvere i suoi obblighi di Capo dello Stato, in che stato d'animo?
Consapevole o no?
2007-02-10
09:51:45 ·
update #2
x bohemian: sono d'accordo con te con quello che dici, tu sei stato l'unico che l'hai detto in modo civile ed educato. E' vero che faccio domande azzardate, anche per sapere le opinioni e riconosco di essere poco a conoscenza delle cose. Una cosa è certa che se si fanno domande del tipo " ironia della sorte?", mi pare di aver messo un punto interrogativo; inoltre quando ho scritto "è a cosciente o no?", mi sembra di aver fatto domande non affermazioni.
Quindi concludente, una mia riflessione personale, qui su answer ci sono persone molto ma molto maleducate e prima di dare titoli agli altri dovrebbero farsi un'esame di coscienza prima di sparare a zero.
Con questo ribadisco e apprezzo la tua risposta, pur essendo diciamo così "contro", ma espressa diversamente da certuni.
il mio pensierino della buonanotte.
2007-02-10
11:42:25 ·
update #3
..."... Il presidente Napolitano .....ironia della sorte? ..."...
Ebbene sì, lo si può dire forte e chiaro: vera ironia della sorte!
Solo che gli infoibati e gli "spregevoli provocatori" marciscono nelle loro foibe e tombe della puszta magiara, mentre gli accusatori di ieri, ci danno lezioni di buona condotta civica dal pulpito più della Repubblica ...
p.s.: Caro "MUNCH": il Presidente della Repubblica, non deve chiedere ..."... scusa per gli eccidi compiuti dai sovietici con l' invasione di budapest ..."..., a questa cosa devono pensare gli russi, il Presidente deve chiedere scusa agli "infoibati", agli "teppisti" ed agli "spregevoli provocatori"!
p.p.s.: Caro "MUNCH" (o come ti chiami): Come dici tu, il Presidente della Repubblica ha chiesto scuse per "gli eccidi compiuti dai sovietici" e per "vergognose azioni compiute dai comunisti yugoslavi alla fine della guerra". Non credi che sarebbe meglio smettere di chiedere scuse per gli fatti altrui, ma solo per le sue affermazioni e per le sue posizioni all'epoca?
Inutile che pure l'amico "emanuele m" continui a giustificare l'attegiamento dell'allora compagno Napolitano: ..."... lo fece perchè era la linea del partito che allora si reggeva in piedi grazie ai finanziamenti sovietici.quindi come si poteva criticare l' invasione sovietica dell' ungheria? ..."... A questo punto finiremo per giustificare pure Tito? Pure lui aveva le sue "ragioni", "motivi" e "giustificazioni" ...!!!!!
2007-02-10 10:02:37
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answer #1
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answered by ! 6
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formalmente napolitano disse quello che hai detto per i fatti del 1956 in ungheria.ma lo fece perchè era la linea del partito che allora si reggeva in piedi grazie ai finanziamenti sovietici.quindi come si poteva criticare l' invasione sovietica dell' ungheria?lo sai che invece napolitano già da allora proprio a causa delle vicende ungheresi cominciò ad avere dubbi sui sovietici fino ad essere uno dei principali artefici dello strappo del PCI dall' unione sovietica nel 1981.
2007-02-10 10:27:19
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answer #2
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answered by emanuele m 3
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ma che ***** stai dicendo????
napolitano ha chiesto scusa per gli eccidi compiuti dai sovietici con l' invasione di budapest
paragonarlo ad un carnefice nazista??? tu sei proprio pazza
quindi dovrebbero essere definiti nazisti anche certi italiani che ritenevano giusta l' invasione americana del vietnam??????
punto esclamativo o come ti chiami: proprio oggi al quirinale napolitano ha parlato delle vergognose azioni compiute dai comunisti yugoslavi alla fine della guerra e dell' omertà che i partiti comunisti occidentali attuarono per quegli eventi
e poi perchè dovrebbe chiedere scusa, ha ammazzato qualcuno o è stato il mandante di quelle stragi??????
2007-02-10 10:02:32
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answer #3
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answered by Anonymous
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Ho letto attentamente quanto riportato nell'indirizzo che hai segnalato, ho letto attentamente quanto scrivi nella tua domanda.
Se definisci Napolitano impresentabile pecchi di ignoranza totale sulla persona, sul suo ruolo nel Pci di allora, sulle regole esistenti nel Pci di allora, sul perchè sia stato - da sempre - sprezzantemente soprannominato "migliorista" dai suoi compagni di partito.
Nemmeno il miserabile articolo de "Il Giornale" che hai citato è, se sei in grado di leggere decentemente, capace di macchiare l'uomo Napolitano.
E ricòrdati bene che uno dei motivi per cui sei al mondo risiede nell'equilibrio tra le due Superpotenze, equilibrio che costò, purtroppo, morti ammazzati da entrambe le parti, morti che di volta in volta questa o quella parte politica giustificarono malamente, certo, come anche fece "L'Unità" o come altrettanto fece - con maggiore falsità - "L'Osservatore Romano".
Non presentabili sono i pretenziosi ignoranti, che ripetendo a pappagallo ciò che non conoscono nemmeno lontanamente, buttano sassi odiosi e tendenziosi, tentando di lèdere chi ha fatto del rischio e dell'integrità il proprio modo di partecipare alla vita del Paese. Perchè dopo Berlinguer, se i Sovietici fossero arrivati ad abbeverare i loro cavalli a Fontana di Trevi, secondo ad essere impiccato sarebbe stato proprio Giorgio Napolitano.
Studia, usa il cervello, e parla quando ne hai cognizione di causa.
Perchè se le parole non possono essere migliori del silenzio, è meglio tacere.
'Notte.
2007-02-10 10:16:40
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answer #4
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answered by Ariel 6
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giuro che questa domanda me l aspettavo!!!pero ragazzi,non vi sta mai bene nulla,avete da ridire su tutto!ha gia chiesto scusa per le sue parole,oggi ha apertamente dichiarato che i morti delle foibe sono stati volutamente ignorati... che deve fare di piu?bruciare in piazza una bandiera rossa?!
2007-02-10 10:23:22
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answer #5
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answered by batterylow 3
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Saresti anche una ragazza intelligente... se solo non avessi il cervello così incredibilmente a senso unico...
Prima ti lamenti che le Foibe sono poco ricordate... e che non è giusto che esistano morti di serie A e morti di serie B... (riferendoti chiaramente all'Olocausto).
Poi, quando tutti invece si fermano a ricordare le Foibe... tutti ma proprio tutti... persino i comunisti dichiarati, allora ecco che, non potendo più dire che nessuno se ne ricorda... parti nuovamente all'attacco criticando anche chi lo fa...
(e lo fai tra l'altro con paragoni quantomeno azzardati... Non mi risulta che Napolitano abbia mai ordinato l'uccisione di nessuno!)
(io non sono comunista, ci tengo a precisarlo per non creare confusione... tuttavia, ti dico che a parere mio non puoi minimamente confrontare comunismo e nazismo... La violenza, le stragi, gli omicidi erano parte dell'ideologia nazista... non certo di quella comunista!)
Saluti,
Bohemian
2007-02-10 11:32:17
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answer #6
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answered by Anonymous
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Sei davvero in mala fede perché non tieni conto della contestualizzazione storica di quelle affermazioni e consideri il fatto che una persona possa evolversi in modo diverso e modificare il suo punto di vista esclusivamente come una mera operazione di trasformismo opportunista negando la possibilità che il cambiamento sia vero, convinto, sofferto e che oggi Napolitano sia davvero degno di rappresentare la condanna di quei fatti e di quel periodo storico. Se dovessimo applicare la tua malafede dai comunisti " redenti" ai fascisti " redenti" quelli che oggi si dicono democratici e vogliono difendere lo Stato democratico, dovremmo concludere che non è vero che A.N. è una forza realmente democratica e degna di essere considerata tale, dovremmo concludere che è solo una mera operazione trasformista di facciata e dire che , in realtà A.N. è un partito fascista mascherato. Come vedi, certi ragionamenti, che appaiono veri, possono essere applicati a tutto e finire per diventare falsi. Non fare forzature e affermazioni così impegnative sulla buona o mala fede delle persone se non puoi dimostrare concretamente e oltre ogni dubbio, la veridicità delle tue affermazioni, puoi solo presentarle come ipotesi, come tue considerazioni, puoi anche dire che sono, per te vere e che hai dimostrato che lo sono, per te ma, in questo caso, non devi mai dimenticare di dire " per me è così" e non estendere arbitrariamente le tue considerazioni a reali e oggettivi dati di fatto incontrovertibili perchè mentiresti a te stesso ma di questo mi pare ti importi poco vista la disinvolta approssimazione con cui azzardi certezze sulla mala fede del Presidente Napolitano ma, soprattutto, mentiresti agli altri e di questo mi sembri altrettanto disinvoltamente poco preoccupato, anzi, il tuo scopo pare denigrare la credibilità, la sincerità e l'autorevolezza del nostro Presidente e utilizzare la sfiducia sulla sincerità di Napolitano per estenderla a tutti i comunisti che sono uguali a lui: opportunisti, mentitori, voltagabbana, pericolosi, falsi. Ma credi che la gente sia davvero scema?
2007-02-10 17:07:38
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answer #7
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answered by Anonymous
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Correva l’anno 1956, era il 23 Ottobre, il luogo è l’Ungheria. Inizia la rivolta contro l’Urss, ma l’armata rossa dopo pochi giorni invade il Paese e viene sedata nel sangue, morirono 25.000 ungheresi, 7.000 soldati sovietici e 250.000 magiari dovettero fuggire in occidente. La “rivolta d’Ungheria” era finita. Rimarrà nell’area d’influenza sovietica fino al 1989, anno della caduta della cortina di ferro, dopo che vi fu annessa alla fine della seconda guerra mondiale. Ma deve far riflettere la presa di posizione di alcuni esponenti comunisti di allora. Palmiro Togliatti disse: «mia opinione che una protesta contro l’Unione Sovietica avrebbe dovuto farsi se essa non fosse intervenuta, nel nome della solidarietà che deve unire nella difesa della civiltà tutti i popoli». Giorgio Napolitano attuale Presidente della Repubblica (nel 1956 nel Comitato Centrale del PCI) condannò come controrivoluzionari gli insorti ungheresi, su l’Unità si arrivò persino a definire gli operai insorti “teppisti” e “spregevoli provocatori”. Nell’anniversario di quell’evento l’Ungheria ha invitato i vari capi di Stato tra cui proprio Napolitano in rappresentanza dell’Italia, ma i reduci del ‘56 hanno fortemente osteggiato la presenza del “nostro” Presidente. E’ come se per commemorare la shoah Israele invitasse un ex capo nazista, l’”ex” è riferito al “capo” e non al “nazista” perché Napolitano non ha mai rinnegato o condannato il suo passato comunista.Oggi l’Italia, quantomeno nei confronti dei Paesi dell’Est, si trova nelle stesse scomode condizioni con un Presidente “non presentabile”Lo stesso Napolitano parlò di «revisionismi fuori tempo massimo» quando si parlava delle Foibe ed ebbe il coraggio di dire che «gli italiani dall’Istria se ne sono andati di propria spontanea volontà » in una lettera aperta mandata a Liberazione e al Manifesto nel 2004. Quindi, 10.000 persone vengono sterminate e altre 350.000 lasciano case e averi di “spontanea volontà ” e giunti in Italia vengono accolti con ostilità dai “compagni”, rei di aver lasciato la meravigliosa terra di Tito, e tutto questo viene definito “revisionismo fuori tempo massimo”.Ma di tutto questo quanti giornali hanno scritto o in quali televisioni se ne è parlato? In pochi, e non certo perché sia una cosa secondaria, non meno della passeggiata di D’Alema in Libano. Dire che Napolitano rappresenta l’Italia e l’unità del Paese è un mero eufemismo. Dovrebbe servire da contrappeso alle decisioni del governo e invece funge da stampella. Chiederne le dimissioni è e dovrà essere un dovere morale non solo per noi italiani ma anche per quello che ha rappresentato e difeso negli anni della militanza e di cui non accetta un giusto revisionismo storico.
2007-02-10 10:24:30
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answer #8
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answered by maligno 5
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