Sono convinto che per esprimere un parere su un tema cosi' importante e personale siano necessarie o un esperienza diretta simile o l'avere avuto un familiare che si è trovato a scegliere fra la volontà nel continuare a vivere una vita fatta ormai solo di dolore impedimenti e umiliazioni o scegliere di farla finita, qualsiasi sia il credo della persona credo che la libertà di scegliere della propria vita senza nuocere a nessuno debba sempre essere rispettata e non essere istituzionalizzata da una legge.
Ogni vita è diversa e ogni caso è a sè.
ciao
2007-02-10 07:44:24
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answer #1
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answered by Anonymous
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strano:
noi che stiamo bene possiamo scegliere l'eutanasia come e quando ci piace (impiccarci, buttarci dal ponte o sotto il treno, spararci..)
uno che sta male ne ha MAGGIOR diritto.
con una GROSSA cautela: che l'eutanasia non diventi il pretesto per liberarci delle persone SCOMODE
2007-02-10 08:00:30
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answer #2
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answered by wakab 4
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vedrai ora quanti pollici in giu'mi becco x dire ke ank'io sn favorevole.se una persona sta male ed e'terminale,avra'pur il diritto di voler farla finita,no?
2007-02-10 07:44:16
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answer #3
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answered by Anonymous
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Giorgio Welby (umano)Barbaro ( cavallo )
21° CAPITOLO
Gesù biasima la crudeltà usata contro un cavallo
Un'intervento di un' agnostico che parta da una citazione siffatta,lo fa perchè “costretto”
dall'ibrida condizione umana che sposa tutto ed il contrario di tutto,ed anche perchè” costretto”
dai vari guardiani delle fedi,che pontificano sempre su tutto con l'intento di “guidare” tutti
verso le loro verità.In questo caso intendo riferirmi al caso,da tutti conosciuto come Welby,
notoriamente malato di una malattia incurabile,per la quale aveva da moltissimi anni,non
sopportando più la sua condizione di vita,chiedeva che gli fosse staccato ,come si dice,la spina e
permettergli così di non soffrire più;cosa che io personalmente condividevo pienamente,ma per
l'intervento,come dicevo,dei guardiani delle loro verità imposte,esso ha dovuto prolungare al
massimo la sua condizione atroce, sino a che un medico si è assunto l'onere e l'onore di “staccare la
spina”,accollandosi tutte le conseguenze relative ;fortunatamente alla fine di un percorso molto
disagiato,ho saputo che l'ordine dei medici,al quale per il suo gesto era stato denunciato,ha
dichiarato non esservi estremi,perchè non ha violato il codice deontologico.Prendo atto con favore
per questa “deliberazione dell'ordine” e credo che questa chiuda per sempre questo spiacevole caso
per il quale sappiamo che tutto il nostro paese ed oltre,ha vissuto con lui,un'angoscia senza fine.
Venendo ora alla citazione d'esordio. Ho il desiderio di confrontare tale fatto che in linea teorica
può sembrare molto diverso (certamente non per me ),ma che so che anch'esso ha angosciato tutta
l'America per mesi; si tratta di un cavallo,campione nel suo sport,chiamato Barbaro e che durante
una gara,vista anche in diretta TV dagli Americani,si è rotta una gamba; i suoi proprietari Miliardari
ed il suo mitico fantino ed il suo trainer,incuranti del fatto che notoriamente i cavalli che si
azzoppano,sono per loro disgrazia,irrecuperabili,i proprietari,il trainer e il fantino,hanno deciso di
tentare di salvare il cavallo e per molti mesi,usando le più moderne tecniche e relative
terapie,speravano che ciò avvenisse;nel frattempo tutta l'America soffriva per il cavallo e molti
inviavano speranzosi mazzi di fiori,lettere,e_Mail,i bambini inviavano doni e dediche ben
auguranti,addirittura anche il Presidente Bush,spendeva parole di sostegno affinchè
la cura avesse effetto positivo; addirittura la stampa nazionale si chiedeva il perchè l'America
arrivasse a tanto e la sua conclusione,come scritto dal New York Times,è stata quella di dire
“siamo una società contraria ad uccidere gli animali”.
Purtroppo in questi ultimi giorni,abbiamo letto che dopo molti mesi e dopo innumerevoli tentativi,
un comunicato diceva che siamo stati costretti ad abbattere “Barbaro” per non farlo più soffrire.
Diceva e scriveva Jean-Baptiste de Lamarck,famoso scienziato,la suddivisione fatta da tempo dai
Naturalisti è di tre regni,chiamati regno animale,regno vegetale e regno minerale; ed io credo che
aver fatto il confronto tra i due casi,non sia ne improprio ne blasfemo,ma solamente un uso di
libertà del pensiero e della parola e che naturalmente intendo lasciare anche ad altri.
Sergio Barsotti
05/Gennaio 2007
2007-02-10 07:57:48
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answer #4
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answered by Sergio B la formica 2
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ovviamente bisognerebbe valutare i casi , uno per uno, e poi decidere. in linea generale sono d'accordo ma tutto ha un limite.
2007-02-10 07:54:57
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answer #5
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answered by Anonymous
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io penso che ognuno sia libero di scegliere il destino della propria vita....
2007-02-10 07:44:32
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answer #6
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answered by Anonymous
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pro..scegliere la morte fa parte del libero arbitrio proprio dell'uomo..
2007-02-10 07:43:46
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answer #7
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answered by Angus 2
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PRO!!!
2007-02-10 07:40:37
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answer #8
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answered by Anonymous
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non approverei per l'unico motivo.la vita e bella quanto lo puoi vivere.vivere da vegetali e una sofferenza.ma non escluderei volonta dell malato e lui o lei che deve decidere per la sua sorte. tung
2007-02-10 11:19:05
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answer #9
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answered by klodine k 2
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sono a favore... non vedo perchè se non ce più alcuna speranza di vita o cmq condurre una vita da vegetale , non porre fine a questa sofferenza.. pure agli animali gli si fa una puntura per non farli soffrire, non capisco perchè l'uomo no!
2007-02-10 08:14:47
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answer #10
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answered by Anonymous
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Penso che Papa Wojtyla abbia scelto di non voler continuare ad essere rianimato in ospedale scegliendo di morire in Vaticano. Non è questa una forma di eutanasia? Non è rinunciare all'accanimento terapeutico?
2007-02-10 08:00:26
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answer #11
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answered by JonitoRinco 3
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