Non ti so spiegare, so solo che a me ha dato tantissime emozioni, forse perché ho visto la mostra senza audioguida. Cioè, mi è sembrato un pittore da prendere "inconsciamente", senza tante spiegazioni razionali. Ho trovato molto belli i titoli delle opere, che arricchivano i quadri di tanti significati. Ciao!!
2007-02-10 05:26:57
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answer #1
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answered by Et le peintre 4
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A partire dal 1935,nelle sue opere prevalgono forme caratteristiche di pittura a quadratini,derivanti in parte da uno pseudo divisionismo (Cosa mi manca - 1930) Successivamente, dal 1935 all'anno della morte si alternano un disegno volto alla capillarità a ad un'attenzione per il dettaglio, e forme e composizioni fortemente influenzate dalla sclerodermia una grave malattia che lo minava da qualche tempo.Si tratta di uno stile piuttosto cupo :sfondi monocromi, e pennellate scure.Gli ultimi lavori dell'artista sessantenne,specie quelli su tela di juta (Prigioniero ,1940) Ragazza affamata (1939) , Uomo selvaggio (1939) ,"Ecce...(1940)e su carta ne sono i più rappresentativi anche perchè riflettono un profondo stato di depressione e di angoscia per le vicende della Germania nazista.
2007-02-10 05:39:34
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answer #2
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answered by lella 6
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questa è la storia della sua vita: io adoro i suoi quadri allora:Paul Klee nacque a Münchenbuchsee, presso Berna, in Svizzera, il 18 dicembre 1879. Figlio di un professore di musica presso il Conservatorio musicale "Hofwyl", Klee fu a sua volta un eccellente violinista e amante soprattutto della musica di Johann Sebastian Bach, Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven,Richard Wagner, che costituì un'importante componente nella sua formazione e costante interesse per tutta la vita. Freguentò molto anche i teatri d'opera e di prosa.
Fra il 1898 e il 1901 si trasferì a Monaco di Baviera dove frequentò l'Accademia di Franz von Stuck ed entrò in contatto con la corrente artistica Jugendstil. Nel 1911 conobbe artisti come Auguste Macke, Franz Marc e Vasilij Kandinskij, con cui diede in seguito vita al gruppo del "Der Blaue Reiter" (Il cavaliere azzurro) con il quale esporrà a Berlino. Nello stesso anno conobbe, durante un viaggio a Parigi, Robert Delaunay, pittore simultaneo-cubista, le cui ricerche sul colore e la luce lo influenzarono in maniera determinante.
Decisivo per il pittore fu un suo viaggio a Tunisi e ad Hamammet con Louis Moilliet e Lacke nel 1914. Da quel momento lo stesso Klee affermò di essersi pienamente impadronito del colore e iniziò a prediligere nelle proprie opere le tonalità calde, tipiche di questa area geografica.
Dopo una parentesi triennale che lo vide impegnato al fronte durante la prima guerra mondiale prestando servizio nell'esercito tedesco viene consacrato a Monaco dalla sua mostra del 1919 che lo farà conoscere al grande pubblico internazionale. Nel 1920 venne chiamato dall'architetto Walter Gropius ad insegnare pittura nella Bauhaus presso Dessau. Qui Klee si applicò alla didattica con entusiasmo, avendo la possibilità di organizzare in maniera più sistematica l'aspetto teorico del suo fare artistico. L'esperienza della Bauhaus si concluse nel 1931 e successivamente assunse la docenza presso l'Accademia di Dusseldorf.
Nel 1933 Klee fu costretto dal regime nazista alle dimissioni dall'Accademia di Dusseldorf, poiché il regime giudicava la sua produzione insieme a quella degli artisti a lui contemporanei e vicini d'esperienza "arte degenerata" . Lasciò così la Germania per trasferirsi nuovamente a Berna. Qui continuò a dipingere, nonostante i gravi problemi di salute dovuti ad una sclerodermia progressiva. Negli untimi anni della sua vita chiese, senza ottenere, la cittadinanza svizzera che gli fu concessa solo postuma. Morì nel 1940 nella cittadina di [Muralto]] vicino a Locarno.
Nel 1926, otto anni prima della stesura di Ad Parnassum, Klee soggiorna in Italia e rimane profondamente colpito dai mosaici delle basiliche paleocristiane di Ravenna, da allora i suoi dipinti assumono una fisionomia nuova caratterizzata da una tecnica "neodivisionista" costituita da pennellate puntiformi poste a formare una fitta e omogenea tessitura cromatica. Nella tela Ad Parnassum rivive lo splendore dei mosaici bizantini con minuscole pennellate dense di colore che immergono l'immagine in una luce particolare, accesa e viva; segnata da tonalità azzurro-verdi e giallo-arancio che appaiono in continuo movimento: come un raggio di luce che si riflette su uno specchio infranto. Il disegno risulta spezzato da linee rette e oblique, che tracciano, in secondo piano, la sagoma di una collina di forma piramidale, affiancata da un sole che sorge di un vivido arancione. "Il soggetto era il mondo, se pure non questo mondo visibile"scriverà Klee nei suoi diari riguardo al dipinto. Nel quadro Klee vuole trascendere il mondo fenomenico ma a differenza di Kandinsky ( che recede ogni legame con il mondo reale per sfociare in un assoluto astrattismo) non perde ogni contatto con il mondo che ci circonda e rappresenta il paesaggio come un semplice ricordo, frammentato, definito da cromatismi e caratterizzato da una complessiva armonia, simile a quella delle melodie musicali che ben conosceva da abile violinista. E ancora, osserva il mondo con gli occhi di un fanciullo, componendo la realtà in tante macchie di colore, rappresentando ciò che meglio lo aveva impresso (fulgidi colori, il sole di un arancio acceso).
2007-02-10 05:30:38
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answer #3
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answered by Anonymous
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Paul Klee nasce a Münchenbuchsee (Svizzera) nel 1879.
Frequenta le scuole a Berna, dove intraprende anche studi musicali.
Nel 1898 decide di dedicarsi alla pittura. Si iscrive all'Accademia di Monaco, dove segue i corsi di Franz von Stuck.
Nel 1901 effettua il suo primo viaggio in Italia.
Tra il 1901 e il 1905 Klee realizza lavori su vetro e opere grafiche di ispirazione simbolista. Con queste partecipa alla mostra internazionale della Secessione di Monaco (1906). Nel 1905 si reca a Parigi, dove vede le opere degli impressionisti. La sua preferenza va, però, a van Gogh e Cézanne.
Nel 1909 prende parte alla XIX rassegna della Secessione di Berlino.
Nel 1906 Klee si stabilisce a Monaco. Qui ottiene, nel 1911, la prima personale presso la Galerie Tannhauser.
A Monaco entra in contatto con Alfred Kubin, ma soprattutto con gli artisti di "Der Blaue Reiter". Il cavaliere azzurro. Con loro partecipa alla seconda mostra del gruppo, nel 1912.
Nel corso di un viaggio a Parigi stringe amicizia con Robert Delaunay. In questa circostanza ha modo di apprezzare soprattutto le opere di Braque e Picasso.
Nel 1914 Klee effettua un viaggio in Tunisia, in compagnia di August Macke e Louis René Moilliet. Scopre così nuove potenzialità della luce e del colore.
Sempre nel 1914 è tra i fondatori della Neue Sezession di Monaco. Tra il 1916 e il 1918 viene arruolato nell'esercito tedesco in guerra. Al ritorno, comincia a dipingere quadri a olio con forme astratte.
Nel 1920 Paul Klee si stabilisce a Weimar, su invito del Bauhaus. Qui insegna "Teoria della forma e del colore", nell'ambito del corso propedeutico.
Con il Bauhaus si trasferisce a Dessau nel 1925. Nel 1924, con Kandinsky, Jawlensky e Feininger, dà vita al gruppo "Die Blauen Vier" (I Quattro Azzurri), con il quale espone anche in America. Ma la sua partecipazione più importante è quella alla mostra parigina dei surrealisti nel 1925.
Nel 1931 va ad insegnare alla Kunstakademie di Düsseldorf. Con l'avvento al potere di Hitler, Klee viene immediatamente licenziato. Le sue opere vengono confiscate nel corso delle campagne di "pulizia&equot; dei templi dell'arte", in quanto "entartet" (degenerate). Diciassette di esse figurano nella mostra sull'arte degenerata, nel 1937.
Costretto a tornare a Berna, continua a dipingere con grande fervore, nonostante l'insorgere di una fatale malattia.
Paul Klee muore a Muralto (Locarno) nel 1940.
2007-02-10 05:29:16
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answer #4
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answered by Anonymous
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