Il tabagismo, meglio conosciuto come fumo, è l'atto di bruciare le foglie secche della pianta del tabacco e inalare il fumo derivato per piacere, per fini rituali, come abitudine o dipendenza. La pratica era comune tra i Nativi Americani sia del nord che del sud America e fu in seguito introdotto anche nel resto del mondo per via commerciale dopo l'esplorazione delle Americhe da parte degli Europei.
La sigaretta è il metodo più comune per fumare tabacco
Il fumo di tabacco contiene nicotina, uno stimolante che crea dipendenza e che aumenta temporaneamente la memoria, l'umore e la velocità di riflessi, ma genera anche una forte dipendenza chimica, sia fisica che psicologica. La nicotina, come tutti gli stimolanti, può anche aumentare l'ansia, la difficoltà nel riposo e i disturbi al sistema metabolico. Ricerche mediche hanno determinato che il fumo è uno dei maggiori fattori che contribuiscono a provocare problemi di salute, specialmente il tumore al polmone, l'enfisema e malattie cardiovascolari.Molti paesi regolano o limitano la vendita di tabacco e nella pubblicità dello stesso, quando permessa, e nelle confezioni è richiesto l'inserimento di avvisi riguardo ai rischi connessi al consumo. Molti governi vietano il fumo nella maggior parte o nella totalità dei luoghi pubblici per proteggere i non-fumatori dal fumo passivo.
Il consumo di tabacco, mediante l'uso di pipe o sigari era diffuso tra molte popolazioni del nord America. Nelle opere scultoree e pittoriche Maya sono frequentemente raffigurate scene relative all'uso di tabacco. I Maya fumavano il tabacco o lo masticavano unendolo al lime. veniva utilizzato anche per scopi medici e terapeutici e, dal momento che si credeva avesse poteri magici, era impiegato durante le divinazioni e nella produzione di talismani. Si usava bruciare del tabacco anche in occasione dei sacrifici agli dèi.
Quando Cristoforo Colombo sbarcò in America, gli furono date delle foglie secche di tabacco da una popolazione locale, ma lui le gettò via non attribuendogli importanza. Il primo vero fumatore europeo fu Rodrigo de Jerez, che venne imprigionato per sette anni dall'Inquisizione Spagnola dopo che i suoi familiari lo denunciarono spaventati per aver visto del fumo uscirgli dalle narici e dalla bocca. Nel 1498 Colombo diede il nome Tobago ad un isola caraibica proprio perché questa pianta vi cresceva rigogliosa. Nel XVI secolo il tabacco divenne popolare tra i marinai e venne introdotto anche nel Regno Unito e in Spagna, dapprima come pianta ornamentale e, solo in seguito da fumo.
Nel 1610 in Cina ne fu vietata la coltivazione, pena la decapitazione. Durante la Guerra dei Trent'Anni i Lanzichenecchi diffusero il tabacco ovunque in Europa e nel 1630 la Svezia e l'Austria erano le nazioni con più fumatori, mentre in Svizzera vigeva il divieto di consumarlo.
Negli Stati Uniti, il biologo Raymond Pearl aveva dimostrato gli effetti negativi del tabacco già nel 1938. Dagli anni '50 in poi le comunità mediche e i governi hanno condotto campagne per sensibilizzare l'opinione pubblica, evidenziando gli effetti negativi di questa abitudine. Negli anni '60 furono introdotte sul mercato sigarette dotate di filtro ed immessi in commercio dei tipi di sigaretta con un minor contenuto di nicotina, ma quest'ultima iniziativa non incontrava il favore dei consumatori e stentò parecchio a riscuotere successo. Nel 1964 si decise di vietare la pubblicità alle sigarette e si cercò di chiedere agli statunitensi di smettere di fumare.
Il fumo attivo è certamente il più rischioso; si riferisce a chi volontariamente inala e aspira del fumo derivante da tabacco. Uno studio inglese a riguardo ha pubblicato che i non fumatori vivono in media 10 anni di più dei fumatori e che i forti fumatori hanno il 25% di possibilità in più di morire di tumore al polmone o di polmonite cronica ostruttiva. [4]. Il danno che provoca un fumatore ai propri polmoni può impiegare fino a 20 anni prima di diventare un cancro. Inoltre, più uomini che donne muoiono a causa del fumo.
Lo United States Centers for Disease Control and Prevention dichiara che il fumo è la prima causa di rischio per la salute tra i paesi sviluppati e che il tabagismo è una delle più importanti cause di morte prematura nel mondo. Fumare può anche creare problemi se si è incinte, il feto infatti può nascere prematuro. Ma il rischio maggiore è che causi malattie al sistema cardiovascolare, specialmente un infarto del miocardio o cancro al polmone, laringe o lingua.
La cancerosità del tabacco non è da ricercarsi nella nicotina, ma nel processo di combustione; ogni materiale bruciato contiene infatti idrocarburi policiclici aromatici, nello specifico benzopirene. La reazione che li rende cancerogeni è il seguente: l'ossidazione produce un eposside che lega col DNA covalentemente e lo distorce permanentemente. La distorsione, quindi il danneggiamento del DNA è la causa del cancro.
Essendo la nicotina un potente stimolante, che anche se presente in piccole dosi, è sufficiente per creare una dipendenza. Secondo la Canadian Lung Association, il fumo uccide dai 40.000 ai 45.000 canadesi ogni anno, anche se il numero può essere esagerato dato che non è possibile determinare con esattezza se il cancro è provocato dal fumo o da altri fattori.
Fumo passivo:
Il fumo passivo è il fumo che viene involontariamente respirato in ambienti in cui sono presenti persone che fumano. Provoca gli stessi rischi del fumo attivo ma in forma molto minore, similmente all'inalazione dello smog. Il fumo passivo è la causa principale dei divieti di fumo vigenti nella maggior parte delle nazioni industrializzate.
Modalità di consumo del tabacco:
sigaretta,sigaro,pipa,narghilè.
2007-02-10 00:09:16
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Tabagismo
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Il tabagismo, meglio conosciuto come fumo, è l'atto di bruciare le foglie secche della pianta del tabacco e inalare il fumo derivato per piacere, per fini rituali, come abitudine o dipendenza. La pratica era comune tra i Nativi Americani sia del nord che del sud America e fu in seguito introdotto anche nel resto del mondo per via commerciale dopo l'esplorazione delle Americhe da parte degli Europei.
La sigaretta è il metodo più comune per fumare tabaccoIl fumo di tabacco contiene nicotina, uno stimolante che crea dipendenza e che aumenta temporaneamente la memoria, l'umore e la velocità di riflessi, ma genera anche una forte dipendenza chimica, sia fisica che psicologica. La nicotina, come tutti gli stimolanti, può anche aumentare l'ansia, la difficoltà nel riposo e i disturbi al sistema metabolico. Ricerche mediche hanno determinato che il fumo è uno dei maggiori fattori che contribuiscono a provocare problemi di salute, specialmente il tumore al polmone, l'enfisema e malattie cardiovascolari.[1][2] Molti paesi regolano o limitano la vendita di tabacco e nella pubblicità dello stesso, quando permessa, e nelle confezioni è richiesto l'inserimento di avvisi riguardo ai rischi connessi al consumo. Molti governi vietano il fumo nella maggior parte o nella totalità dei luoghi pubblici per proteggere i non-fumatori dal fumo passivo.
Indice [nascondi]
1 Storia del tabagismo
2 Modalità di consumo del tabacco
2.1 Sigaretta
2.2 Sigaro
2.3 Pipa
2.4 Narghilè
3 Effetti del tabagismo sulla salute
3.1 Fumo attivo
3.2 Fumo passivo
4 Tabagismo e paradossi
5 Voci correlate
6 Riferimenti e note
[modifica] Storia del tabagismo
Il consumo di tabacco, mediante l'uso di pipe o sigari era diffuso tra molte popolazioni del nord America. Nelle opere scultoree e pittoriche Maya sono frequentemente raffigurate scene relative all'uso di tabacco. I Maya fumavano il tabacco o lo masticavano unendolo al lime. veniva utilizzato anche per scopi medici e terapeutici e, dal momento che si credeva avesse poteri magici, era impiegato durante le divinazioni e nella produzione di talismani. Si usava bruciare del tabacco anche in occasione dei sacrifici agli dèi.
Quando Cristoforo Colombo sbarcò in America, gli furono date delle foglie secche di tabacco da una popolazione locale, ma lui le gettò via non attribuendogli importanza. Il primo vero fumatore europeo fu Rodrigo de Jerez, che venne imprigionato per sette anni dall'Inquisizione Spagnola dopo che i suoi familiari lo denunciarono spaventati per aver visto del fumo uscirgli dalle narici e dalla bocca. Nel 1498 Colombo diede il nome Tobago ad un isola caraibica proprio perché questa pianta vi cresceva rigogliosa. Nel XVI secolo il tabacco divenne popolare tra i marinai e venne introdotto anche nel Regno Unito e in Spagna, dapprima come pianta ornamentale e, solo in seguito da fumo.
Nel 1610 in Cina ne fu vietata la coltivazione, pena la decapitazione. Durante la Guerra dei Trent'Anni i Lanzichenecchi diffusero il tabacco ovunque in Europa e nel 1630 la Svezia e l'Austria erano le nazioni con più fumatori, mentre in Svizzera vigeva il divieto di consumarlo.
All'inizio dell'800 il sigaro divenne immensamente popolare in Inghilterra, ma fu più tardi soppiantato dalla più economica sigaretta, così come avvenne nel resto d'Europa. La regina Vittoria detestava il tabacco, ma appena dopo la sua morte, il figlio e successore Edoardo VII che evidentemente la pensava in maniera ben diversa, fece accomodare i suoi amici in una grande stanza di Buckingham Palace con un sigaro ed annunciò loro:
«Signori, potete fumare!»
(Edoardo VII del Regno Unito)
Ironicamente suo nipote, Giorgio VI, sarebbe morto all'età di 56 anni per un tumore al polmone.
Socialmente il fumo ha rappresentato in passato il simbolo di una vita piena di lusso e di fasti. I media hanno spesso ritratto bellissime donne ed attori carismatici mentre fumavano, aumentandone così il fascino.
Le razioni militari assegnate ai soldati arruolati per combattere nella Prima Guerra Mondiale comprendevano una quotidiana quantità di sigarette. Durante gli anni '30, il Regime Nazista e i capi militari cominciarono ad occuparsi della salute dei cittadini e rivolsero la loro attenzione al tabacco, concludendo che all'epoca rappresentasse la causa più importante del cancro al polmone. Inoltre percepivano l'abitudine al fumo come contraria al culto del cittadino ariano forte e sano che stavano cercando di imporre. Dal 1933 al 1945 in Germania venne lanciata una fortissima campagna anti-fumo, pienamente supportata da Hitler, convinto salutista. Egli infatti identificava il fumo come una minacciosa abitudine comunista e come simbolo di decadenza e rilassatezza di costumi. La propaganda dell'epoca aveva anche l'intento di scoraggiare il fumo durante la gravidanza. [3]
Negli Stati Uniti, il biologo Raymond Pearl aveva dimostrato gli effetti negativi del tabacco già nel 1938. Dagli anni '50 in poi le comunità mediche e i governi hanno condotto campagne per sensibilizzare l'opinione pubblica, evidenziando gli effetti negativi di questa abitudine. Negli anni '60 furono introdotte sul mercato sigarette dotate di filtro ed immessi in commercio dei tipi di sigaretta con un minor contenuto di nicotina, ma quest'ultima iniziativa non incontrava il favore dei consumatori e stentò parecchio a riscuotere successo. Nel 1964 si decise di vietare la pubblicità alle sigarette e si cercò di chiedere agli statunitensi di smettere di fumare.
[modifica] Modalità di consumo del tabacco
[modifica] Sigaretta
Per approfondire, vedi la voce Sigaretta.
La sigaretta è un prodotto confezionato, ricavato dalle foglie secche di tabacco, che vengono tagliate in stricioline sottili ed in seguito arrotolate e compresse in un rivestimento di carta (generalmente 120 mm di lunghezza e 10 mm di diametro). La sigaretta viene accesa mediante un fiammifero o un accendino e viene inalata e/o aspirata dalla parte del filtro (se presente), inserendolo in bocca. A volte (oggi viene usato di rado, ma si trattava di un oggetto estremamante in voga negli anni '20) si usa un ******** per reggere la sigaretta e filtrare ulteriormente il fumo. Una sigaretta contiene più di 4000 elementi chimici, più di 60 di questi aumentano in modo statisticamente rilevabile il rischio di contrarre malattie negli esseri umani e negli animali.
Un sigaro e i suoi accessori
[modifica] Sigaro
Per approfondire, vedi la voce Sigaro.
Il sigaro è un fascio stretto di foglie di tabacco secche e fermentate che viene acceso ad una estremità mendiante un accendino o un fiammifero. A differenza della sigaretta, il sigaro non viene aspirato. La parola sigaro deriva dalla parola spagnola cigarro o cicada (cicala) per via della forma che vagamente ricorda l'aspetto di tale animale. La produzione sia per qualità che per quantità è concentrata in nazioni come Brasile, Camerun, Cuba, Repubblica Dominicana, Honduras, Indonesia, Messico e Nicaragua. Storicamente i sigari prodotti a Cuba sono considerati come i migliori, anche se oggi la qualità, secondo gli intenditori, pare sia peggiorata a causa della cattiva gestione del prodotto da parte del governo cubano e per la concorrenza portata dalla crescente qualità di altri marchi.
[modifica] Pipa
Per approfondire, vedi la voce Pipa.
La pipa è uno strumento per fumare tabacco. La pipa generalmente è composta da una camera dove avviene la combustione (il fornello), da un sottile stelo forato (il cannello) e da una parte terminale, che il fumatore porta alla bocca, chiamata ******** che si inserisce nel cannello tramite il perno. I materiali con i quali può essere costruita una pipa sono molteplici, i più comuni in ordine di utilizzo sono: radica di Erica arborea, schiuma di mare (sepiolite), argilla, gesso, ciliegio o marasco, zucca e altri materiali. Le pipe di vetro sono diventate anche una forma di espressione artistica, sebbene siano raramente usate per fumare del tabacco. I tabacchi per pipa sono diversi dagli altri tabacchi, dato che esiste una gamma pressoché infinita di combinazioni di gusti ed aromi sia naturali che chimici.
[modifica] Narghilè
Per approfondire, vedi la voce Narghilè.
Il narghilè è un particolare tipo di pipa ad acqua. Più precisamente il termine indica il contenitore d'acqua, spesso profumata, al cui interno viene fatta passare una spirale che consente al fumo - prodotto da un blocchetto di tabacco tenuto a contatto con la brace - di raffreddarsi prima di giungere attraverso un tubicino flessible (ma anche rigido) alla bocca del fumatore. Quanto viene inalato risulta essere quindi relativamente più fresco e vagamente depurato.
Il narghilè utilizza un sistema che, tramite l' aspirazione del fumatore, provoca la combustione di un carboncino soprastante un essenza. Il fumo creato, viene filtrato piú volte da membrane e dall'acqua presente nella parte inferiore della shisha che trattiene la maggior parte delle sostanze dannose per l'organismo, rendendole innocue. Inoltre la temperaturea di combustione del tabacco nel narghilè é notevolmente inferiore rispetto alla temperatura di combustione della sigaretta, riducendo cosí al minimo le sostanze cancerogene contenute nel tabacco; confrontato con il fumo di sigaretta quello di narghilè ha effetti dannosi corrispondenti a circa l'1% del primo. Tuttavia se usato prolungatamente e regolarmente puó creare disturbi all'apparato respiratorio.
[modifica] Effetti del tabagismo sulla salute
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[modifica] Fumo attivo
Il fumo attivo è certamente il più rischioso; si riferisce a chi volontariamente inala e aspira del fumo derivante da tabacco. Uno studio inglese a riguardo ha pubblicato che i non fumatori vivono in media 10 anni di più dei fumatori e che i forti fumatori hanno il 25% di possibilità in più di morire di tumore al polmone o di polmonite cronica ostruttiva. [4]. Il danno che provoca un fumatore ai propri polmoni può impiegare fino a 20 anni prima di diventare un cancro. Inoltre, più uomini che donne muoiono a causa del fumo.
Lo United States Centers for Disease Control and Prevention dichiara che il fumo è la prima causa di rischio per la salute tra i paesi sviluppati e che il tabagismo è una delle più importanti cause di morte prematura nel mondo. Fumare può anche creare problemi se si è incinte, il feto infatti può nascere prematuro. Ma il rischio maggiore è che causi malattie al sistema cardiovascolare, specialmente un infarto del miocardio o cancro al polmone, laringe o lingua.
La cancerosità del tabacco non è da ricercarsi nella nicotina, ma nel processo di combustione; ogni materiale bruciato contiene infatti idrocarburi policiclici aromatici, nello specifico benzopirene. La reazione che li rende cancerogeni è il seguente: l'ossidazione produce un eposside che lega col DNA covalentemente e lo distorce permanentemente. La distorsione, quindi il danneggiamento del DNA è la causa del cancro.
Essendo la nicotina un potente stimolante, che anche se presente in piccole dosi, è sufficiente per creare una dipendenza. Secondo la Canadian Lung Association, il fumo uccide dai 40.000 ai 45.000 canadesi ogni anno, anche se il numero può essere esagerato dato che non è possibile determinare con esattezza se il cancro è provocato dal fumo o da altri fattori.[5]
2007-02-10 00:04:25
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answer #3
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answered by KapitanoKirk 6
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