Qui sicuramente siete i più informati: non ho capito se in caso di convivenza la dichiarazione all'anagrafe sia obbligatoria, facoltativa, se la puo' fare anche uno solo e in questo caso, se l'altro vuol convivere ma senza pacs, puo' opporsi?
Ovvero, non è che con questo provvedimento la convivenza libera dalla spada di damocle dell'inferno divorzile, con i suoi avvocati, le sue udienze di fronte al giudice e le sue meschinità patrimoniali, non sarà più possibile, e ogni volta che si vive con qualcuno praticamente se lo si sposa?
Gli amici qui sanno che sono contraria a qualsiasi contratto giuridico che regoli i sentimenti tra due persone...fosse per me abolirei anche il matrimonio tra etero.
2007-02-09
19:37:47
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10 risposte
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inviata da
Annina *
7
in
Società e culture
➔ Culture e gruppi
➔ Lesbiche, gay e bisessuali e transgender
Alex: qui in questa sezione. Io credo che gli etero conviventi, quasi tutti, stavano bene anche senza pacs, e se volevano legarsi mani e piedi potevano sempre sposarsi. Per i gay ovviamente i pacs sono più importanti.
2007-02-09
19:47:38 ·
update #1
Luoisesole: grazie, ma quello che vorrei spaere io è: se l'altro non è d'accordo sul contratto, puo' opporsi? Ovvero, se io convivo con qualcuno e non voglio trasformare questa convivenza in un matrimonio ( parlo da etero, ovviamente), se questo fa la dichiarazione da solo, puo' farlo o c'è bisogno anche del mio consenso?
2007-02-09
19:53:16 ·
update #2
Vorrei fare un esempio che è molto comune: due convivono da un po', ma non sono in sintonia sul significato di questa convivenza...magari uno dei due vorrebbe più garanzie, mentre l'altro sta bene così in tutta libertà ( che è la cosa più ovvia, se voleva più responsabilità si sposava). Se uno da solo fa la dichiarazione all'anagrafe, l'altro, oltre che messo al corrente, è obbligato poi a prendersi responsabilità che proprio perchè conviveva non voleva prendersi? Ovvero, puo' essere fregato, per così dire, dal partner?
2007-02-09
20:02:27 ·
update #3
I conviventi dovranno rendere delle dichiarazioni
contestuali e distinte per dichiarare la loro convivenza. Ciò può essere fatto anche solo da uno dei due, il quale ha, però, l'onere di "avvisare" l'altro tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. La dichiarazione è retroattiva se si dimostra che la convivenza è già in corso.
Aggiungo a chi dice (con motivazioni filo CEI, a mio avviso) che questo è un provvedimento "rovinafamiglia" che se una coppia, purtroppo, arriva ad una condizione insostenibile, perchè continuare una relazione che è tenuta insieme solo più da una parola detta davanti ad un prete, col rischio che i coniugi si rovinino la vita, rovinandola anche agli eventuali figli?
2007-02-09 21:24:25
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answer #1
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answered by Anonymous
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A parte che concordo con l'ultima frase..... Non c'è niente di obbligatorio. Tu se convivi con una persona o per amore o per cura (nel senso che badi a nonno, zio, fratello disabile o chiunque sia..) puoi mandare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno al tuo compagno una dichiarazione dove indichi che vivi con lui/lei per affetto, bisogno etc.. Il timbro postale fa fede che da quel momento hai diritti in più di quelli che hai adesso. Ad es. il diritto di eredità, il diritto di curare l'altro in ospedale etc... Diciamo che è una piccola legge che dà alcuni vantaggi al convivente affinchè non si trovi un domani con un pugno di mosche. Ciao
2007-02-10 03:47:57
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answer #2
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answered by louisesole 3
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Gli etero stavano bene senza PACS? Si è visto! Dopo appena tre giorni che il Comune di Padova ha istituito il registro delle unioni civili, ci sono state 8 "cerimonie": 6 etero e 2 gay.
Cmq no, non è obbligatorio....ma ti pare???
E no, dovete farlo insieme, solo che ognuno lo fa per conto suo.
2007-02-10 07:04:13
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answer #3
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answered by Anonymous
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sono perfettamente d'accordo con te, noi conviviamo, abbiamo 3 figli, e non abbiamo nessuna intenzione di firmare un contratto sul nostro amore...deve essere contestuale esattamente come un matrimonio
2007-02-10 03:46:48
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answer #4
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answered by Anonymous
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mi pare che per tutte le cose che riguardano l'impegno che si può prendere entro questo tipo di convivenza ci vogliano intanto NOVE ANNI consecutivi (che non sono pochi).
Non ho ancora sentito dire che sia una faccenda obbligatoria. Ci mancherebbe. Però la domanda è interessante.
2007-02-10 04:13:28
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answer #5
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answered by aliena.doc 6
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da quel poco che ho capito, non e' obbligatorio fare la dichiarazione... e comunque in un giorno solo, il governo e' riuscito a fare due papocchi terribili, prima con i DICO e poi con il calcio.... sempre per accontentare tutti, non si accontenta nessuno
2007-02-10 04:03:22
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answer #6
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answered by Anonymous
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La dichiarazione deve essere fatta da entrambi all'anagrafe o anche solo da uno dei due, che però deve avvisare l'altro con raccomandata con ricevuta di ritorno ed esibire quest'ultima all'anagrafe (questa opzione sembra un pò ridicola, ma sono convinto che ci sono casi in cui può essere utile).
La dichiarazione è retroattiva se si dimostra che la convivenza è già in corso.
Comunque non può essere fatta unilateralmente. Nel caso in cui si faccia una falsa dichiarazione si rischiano forti pene pecuniarie e se non ricordo male anche un anno di carcere.
Dopo tre anni di convivenza il convivente con problemi economici può richiedere degli alimenti.
p.s.: sono d'accordo con la tua ultima frase, ma funziona solo in un mondo ideale
p.p.s.: il tuo consenso è obbligatorio.
2007-02-10 03:51:02
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answer #7
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answered by Suppa_Man 4
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Be', spero proprio che la dichiarazione debba essere fatta da entrambi...sai che fregatura se uno vuole una libera convivenza e si ritrova vincolato con una raccomandata! Prevedo nuove cospicue fonti di guadagno per gli avvocati!
2007-02-11 16:09:38
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answer #8
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answered by Rosa 3
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e solo un pasticcio e basta, hanno voluto dare un contentino agli omosessuali perke serve solo a loro, perke la famiglia e gia sancita nella costituzione.
2007-02-10 03:42:12
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answer #9
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answered by Anonymous
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perchè dici che qui siamo "sicuramente i più informati"? ma che sto answers è frequentato solo da omosessuali e conviventi?
mia opinione personale: è una ca..ata...in questo modo si distrugge la famiglia perchè sicuramente aumenteranno vertiginosamente i divorzi: se ora una coppia sposata potrebbe avere delle remore a separarsi perchè comunque dovra (nel bene e nel male) sempre continuare ad avere contattti col proprio partner...anche solo di natura legale, ora dopo 3 anni (o 9 al massimo) con un'altra persona, il tuo ex partner è praticamente cancellato, non ha più diritti.......pensate a questa cosa, pensateci bene a cosa potrà portare (specialmente per le donne che ricevono gli alimenti dai mariti).
2007-02-10 03:43:43
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answer #10
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answered by Anonymous
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