È una miniatura nella quale troviamo concentrati gli elementi significativi del lavoro poetico pascoliano; nell'ordine:
L'onomatopea: "bubbolìo" (il rombo lontano del tuono);
La sintassi breve: c'è un solo verbo, "rosseggia";
Le parole del lessico quotidiano: "pece", "stracci";
Il tema della casa, metonimia della famiglia ma soprattutto della madre, intese come rifugio e fuga dal mondo. È il marchio poetico pascoliano, legato da un lato al trauma infantile della perdita drammatica di entrambi i genitori, e dall'altro al costante tentativo di ricostituire il mondo perduto che ispirò tutta la sua esistenza.
L'analogia: "un'ala di gabbiano", qui scelto per la sua qualità di volatile capace di contrastare alla violenza della bufera. È da sottolineare l'efficacia di questa locuzione che si staglia, nella brevità di un singolo verso, a suggellare l'idea della forza protettiva.
In questo percorso i versi "Rosseggia l'orizzonte" "Nero di pece a monte", e "Stracci di nubi chiare" descrivono l'ambiente attraverso tre colori: il Rosso, il Nero e il Bianco. I due primi colori danno sensazioni sia di violenza, il rosso che di paura il nero; mentre il terzo, il bianco, inserisce una nota positiva rafforzata subito dopo, sia dal casolare, simbolo di sicurezza, che dal gabbiano, immagine della fuga. E' possibile cogliere un collegamento con S. Martino di G. Carducci dove l'autore parla di: "Ceppi accesi.. rossastre nubi... uccelli neri".
"A mare" e "un casolare" creano rima per cui i due versi sono uniti molto saldamente .La sensazione che trasmettono è quella dell'oppressione e dell'angoscia soprattutto per i termini: "affocato" e "nero". Il tema della casa viene ripreso dal poeta anche nella poesia " Il lampo" con analoghe caratteristiche di rifugio rispetto allo scatenarsi terrificante degli elementi.
PARAFRASI
Il brontolio di un tuono lontano…
L’orizzonte si accende si rosso,
come se fosse di fuoco, verso il mare;
sui monti il cielo è nero come la pece,
in mezzo vi sono cirri bianchi:
tra le nuvole nere c’è un casolare:
un’ala di gabbiano.
2007-02-09 08:53:15
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answer #1
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answered by cuoricino 3
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guarda hai fortuna....mia figlia ha fatto una tesina l'anno scorso sui fenomeni distrutivi della natura, questo è il brano che ti serve:
Un bubbolio lontano...
Rosseggia l'orizzonte,
come affocato, a mare;
nero di pece, a monte,
stracci di nubi chiare:
tra il nero un casolare:
un'ala di gabbiano.
Il Temporale è un componimento poetico in rima, definito settenario.
Il “bubbolio” del primo verso è voce onomatopeica. In tutta la poesia compare un solo verbo, ad inquadrare il contesto. Vi è un solo elemento umano, il casolare e vi sono molte macchie di colore (nuvole, sole, gabbiano). E' molto evidente in questa poesia la componente impressionistica per la descrizione dei colori. Poesie di questo genere possono avere varie interpretazioni se non sono accompagnate da una breve introduzione del poeta e se la lettura, in un primo momento, può sembrare molto facile, dietro si celano aspetti molto importanti e profondi: qui infatti compare il tema del nido, o della casa, simbolo di protezione qui rappresentato dall'ala del gabbiano. E' inoltre visibile la dimensione del cosmo infuriato: il temporale non si è ancora scatenato ma sta per arrivare e questo aumenta l'emozione.
2007-02-09 08:53:25
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answer #2
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answered by Trasparente 7
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