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E' un atteggiamento che posso anche comprendere nel lavoro, ma negli affetti e nelle relazioni, mi sembra davvero degradante.
Mi riferisco a quelle presone che a te dicono una cosa, non troppo intima, un commento banale, ma poi hanno paura che tu la riferisca cosi come ti è stata detta ad una terza persona, a quelli che se gli dici qualchecosa che magari non va, iniziano subito a dare la colpa a te e attaccarti e riplasmare cause ed effetti di azioni del passato secondo proprio, e ogni volta differente, piacimento appunto. A quelli che non si vogliono mai dichiaratamente prendere la responsabilità di quello che sono e quello che vogliono.... mi auguro di aver spiegato cosa intendo per strumentalizzare.
secondo voi è dovuto a una mancanza di fiducia in se stessi o a un egoismo da bambini un poco viziati o che ne so ad un astuto modo di comportrsi per ottenere quello che si vuole o a che altro? ...che ne pensate? no moralismi perfavore. grazie :)

2007-02-09 03:53:29 · 11 risposte · inviata da mowgli 2 in Relazioni e famiglia Relazioni e Famiglia- Altro

una persone di queste è la mia ragazza storica. il mio primo amore di 5 anni, poi dimenticato per 7 e ora ritrovato.

2007-02-09 08:29:14 · update #1

11 risposte

I comportamenti che tu dici sono essenzialmente un meccanismo di difesa, non tanto dal mondo esterno quanto da sè stessi. Si tratta di persone fragili, che evitano ogni possibile autocritica : attaccare gli altri, far ricadere sugli altri la colpa delle cose, è un modo per non non mettere in discussione se stessi. Perchè mettersi in discussione significa guardarsi dentro, riconoscere i propri sbagli, ammettere le proprie responsabilita, veder scricchiolare il sistema di convinzioni su cui ci basiamo.
Questi processi sono tipici di un individuo adulto. Per alcuni però diventano motivo di una crisi che può anche essere distruttiva, ed ecco i comportamenti infantili di cui sopra.
Certo, poi capita a tutti di tanto in tanto ... io mi riferisco a quelli che agiscono così abitualmente.

ciao Mowgli

2007-02-09 23:48:03 · answer #1 · answered by Anonymous · 2 0

Bel dilemma, di persone che si comportano così ce ne sono tante, e spesso non se ne rendono neanche conto perché sono abituate a comportarsi così. Strumentalizzare serve ad avere la predominanza nelle cose e una persona impara ad usare quest'arma come metodo di difesa. Ma è pur sempre un arma a doppio taglio, alla fine qualcuno si accorge di questo comportamento e a nessuno piace essere preso "in giro" e allora il successo ottenuto in questa maniera diventa una forma di fallimento. Errare è umano e perseverare è diabolico, ma le persone spesso continuano, convinte che sia il modo migliore di affrontare le cose, mentre se si comportassero per quello che realmente sono sarebbe molto molto molto meglio.

2007-02-10 05:28:59 · answer #2 · answered by Nala 4 · 1 0

La risposta è nella parte conclusiva della tua domanda.Fragilità,insicurezza,paure, stress,incompletezza e chi più ne hai più ne metta.Ho capito di che cosa stai parlando , non ci puoi fare niente.Non tentare di capire , è come mettere un paio di occhiali a Polifemo. Comunque ............sei in vantaggio.

2007-02-09 13:05:58 · answer #3 · answered by Sindrome 4 · 1 0

Persone poco rispettose di se stessi e di conseguenza poco rispettose del prossimo usano gli altri per appagare il vuoto che c'e' dentro di loro, per saziare la loro frustrazione della vita, si insinuano a volte nella tua vita (vissuta come meglio una persona crede) per impossessarsi di qualche "gloria" ma poi rimane loro solo l'amarezza di non avere personalità,di non avere una vita reale e concreta da vivere, gente che si nasconde sempre in ogni angolo del mondo perchè incapaci di assumersi le responsabilità di cose dette e fatte è triste e molto!
Non essere se stessi è un duro lavoro portare maschere sempre ti sfinisce a lungo andare e sinceramente se posso evitare di relazionarmi con questa persone lo faccio volentieri!
I rapporti devono essere sinceri , veri, onesti, leali, e sani se manca uno di questi valori io scappo a gambe levate magari dopo una discussione ma scappo perchè mi spaventano le persone così............................
Penso che sia un atteggiamento che è il risultato di pochi sacrifici nella vita, poche sofferenze, poche gioie, e poche soddisfazioni dirette ma solo vissute da comparsa!

Spero di avere spiegato il mio pensiero al meglio se non fosse così mi scuso!

Un bacio sincero grazie Marianna Cork :-)))))

2007-02-12 04:01:21 · answer #4 · answered by Marianna 6 · 0 0

per me si tratta di una perdita di scopo o scopi primari:
non hanno un quadro d'insieme ben chiaro che mostri loro esattamente dove vogliono e possono arrivare...qual è l'abiettivo più importante.una certa confusione in se stessi che non li porta a capire cosa sia realmente importante.così si ritrovano a vivere un pò di pancia,emotivamente,pensando a cosa gli convenga fare momento per momento.tentano così d'inlfuenzare le persone,ma se ci fai caso giorni dopo potrebbero cercare d'influenzarti sul contrario.Non sono persone stabili.ne tanto meno equilibrate.
per il fatto di dare la colpa delle proprie azioni o sbagli agli altri...beh la solita vecchia storia:non tutti hanno una coscienza vigile,ne un'intelligenza di pronti riflessi e sempre attiva.tendiamo spesso a sopravvalutare o sottovalutare chi abbiamo attorno.a volte crediamo che se ci rendiamo perfettamente conto di una cosa,questa cosa sia generalmente accettata come palese.NOn è così.
ragionare e rendersi conto dei propri errori non viene bene a tutti.
ammettere con se stessi e di conseguenza con tutti che chi hanno vicino è migliore di loro è altrettanto difficile.capisco come questo succeda,ma non condivido il loro modus vivendi perchè mi ritengo nata per riflettere e capire..me stessa, gli altri ecc

2007-02-11 09:51:47 · answer #5 · answered by ♥sonia s 6 · 0 0

nn credo di essere in grado di rispondere a questo complessa domanda! so solo che a quanto ho capito le persone da te descritte sono molto importanti, forse troppo, per te. è un atteggiamento che ti dà molto fastidio, che ti limita! sn certa che il motivo sia proprio la sete di volere ottenere ogni cosa senza il minimo sforzo! beh, io questa gente non la invidio affatto... la fatica, l'impegno, la devozione... queste sn cose che ti fanno arrivare da qualche parte, specialmente negli affetti. Boh, mi metti un pò in suggestione... con la tua "stima" mi hai un pò "privato" della naturalezza del rispondere.. perdonami... baci

2007-02-10 06:57:13 · answer #6 · answered by Victoria 3 · 0 0

Stumentalizzare un sentimento è, a mio avviso, qualcosa che può fare solo una mente fredda e calcolatrice. E' una questione abbastanza delicata... utilizzare i sentimenti a propri fini altri che i sentimenti propri è per me sbagliato: si porta a far soffrire molto il terzo, oggetto di tale sentimento. Nel lavoro viene utilizzato per fare carriera. Credo soprattutto dalle donne, perché irretire ed affascinare un uomo è facile (non ho pregiudizi, è solo che l'uomo è a mio avviso più fesso e ci casca bene).
In altri ambiti che non implicano un guadagno materiale, in effetti, non ha molto senso strumentalizzare un'emozione. Le persone che, come dici, sono in grado di "rigirare la frittata" sono quelle che ad un primo impatto non sanno accettare i propri limiti e i propri difetti, soprattutto quando sono messi faccia a faccia con questi.
Io per primo ho problemi ad accettare una critica nel momento stesso in cui mi viene mossa contro. Però, ragionandoci a freddo, capisco se può essere davvero sensata o meno. L'orgoglio poi ti impedisce o meno di relazionarti di nuovo col movente della critica, di affrontare nuovamente il discorso con nuove idee derivanti dalla riflessione profonda. E' difficile definire egoismo il fatto di evitare una critica. Egoista è chi in un rapporto pensa "qui faccio tutti io, tutto è dovuto a me, sono io che faccio bene". Più facile è invece che accada di rifugiarsi in un comportamento simile per ottenere qualcosa.
Ancora una volta, io stesso uso questa "tecnica" alquanto meschina: fingere a volte sentimenti non davvero provati (o se provati, esagerarli un pò) al fine di fare scena e magari far provar rimorso a chi mi ha detto qualcosa. Mi spiego: se un amico mi fa una critica che a me non piace, esagero una reazione per farliela pagare. Questa strumentalizzazione si che è sbagliata. Però non puoi giudicare una persona per come si comporta senza capire la ragione profonda che la spinge a tale comportamento. Ok, non siamo tutti psicologi... però non bisogna nemmeno giudicare l'apparenza.
Ipotizzo una situazione: se la tua ragazza (dico lei perché può avere un impatto diverso nella tua vita rispetto a qualsiasi altra persona) non accetta una critica, anche se giusta, e ti rinfaccia cose vecchie, può farlo perché è fragile e quindi ha bisogno di difendersi un pochino; può farlo perché non sopporta essere criticata; perché non riconosce ciò che è stato detto. Tanti possono essere i motivi, alcuni più che giustificabili. La psiche umana è qualcosa di meraviglioso e a volte irritante...
Spero di aver centrato il problema... Se così non fosse fammelo sapere che ritratto il problema!

2007-02-09 17:52:00 · answer #7 · answered by √αℓэЯїø 3 · 0 0

Personalmente li chiamerei manipolatori dei sentimenti più che strumentalizzatori...Infatti la parola che usi tu mi ha all'inizio messo un pò in crisi.Chi strumentalizza lo fa a proprio e unico scopo,chi manipola rende una cosa talmente diversa sotto ogni aspetto da quella iniziale che la può usare lui stesso o darla in pasto ad altri appunto manipolata e priva di ogni identità.Sono persono che sgusciano continuamente via dalle proprie responsabilità creando attorno a loro un mondo equivoco e scivoloso tale da render,a volte,difficile risalire alla paternità del discorso e trovarsi impastoiati in una situazione che di sicuro non ci appartiene.Personalmente quando individuo questo tipo di persone rispondo solo con cenni del capo o degli occhi per far si che quella palla scivolosa che vuole appiccicare a me resti ben salda tra le sue mani...

2007-02-09 16:19:51 · answer #8 · answered by bikaner 7 · 0 0

non credo sia questione di strumentalizzazione solo di atteggiamenti poco edificanti le persone sono a volte meschine e dico proprio tutti ma raramente si riesce ad affrontare ed accettare il peggio che cè in noi cosi si finisce per passare la vita a d arrampicarsi sugli specchi per non vedere il brutto che cè in noi e con una sorta di giustificazione guardiamo e pensiamo il peggio degli altri così da sentirci al di fuori lontani da certa gente ,io x conto mio cerco di darmi una strigliata quado ci vuole e si!perchè anch'io alle volte ho poco di cui essere orgogliosa ,così mi guardo dentro e mi dico "oggi sei stata una cacchina ,vergogna!!"e se ho causato qualche danno cerco di riparare nei limiti del mio orgoglio purtroppo sempre presente non sono ancora riuscita ad ucciderlo solo a tramortirlo ogni tanto.ciaooooooooooo

2007-02-09 12:16:18 · answer #9 · answered by genga65 3 · 0 0

E' un mio dilemma. Che mi lascia regolarmente sconcertata. Benché spesso i "ruoli" di strumentalizzatore diventino intercambiabili. Nel senso che spesso chi noi giudichiamo strumentalizzatore è facile che si difenda con la stessa accusa rivolta a noi.

La causa? Le cause? Un po' tutte quelle che hai citato. E che riassumerei nell'Io. Un Io ingombrante (che sia per infantilismo o per egoismo o per narcisismo spesso legato a profonda insicurezza)che rende tutta la vita, sentimentale, sociale, professionale, una -pur variegata- lotta per la sopravvivenza. Dove a sopravvivere, appunto, è il proprio ingordo Io. Persone altamente nocive.

2007-02-09 12:08:50 · answer #10 · answered by Burne-Jones 5 · 0 0

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