Sono insetti stecco, non quelli a foglia(stupendi!) vero? Ne ho allevati...
Allora..
1 usa un fauna box(acquario di plastica s trova nei negozi d animali o acquari) che è pratico.
2 metti una lampada di quelle rosse che danno calore ma non luce, per evitare di bruciare l'insetto schermala con una rete finissima
3 non occorre il neon a raggi Uv A o B perchè non sono rettili, basta magari una spolveratina sul cibo d calcio e un pò d complesso vitaminico
4 cibo= erba fresca o insalata carote e simili, da cambiare spesso x evitare le terribili muffe!
5 temperatura di circa 25gradi, mai sotto i 10.
6 umidificatore (atteto alla condensa) o spruzzetto per piante x 5-6 volte al dì.
Non troppi esemplari ke si scannano!XD
Chiaro no?
2007-02-07 23:07:57
·
answer #1
·
answered by Anonymous
·
2⤊
0⤋
Cura generale delle ninfe
Quando le ninfe vengono alla luce la maggior parte delle specie ha bisogno di trovare umidità. Ci sono numerosi modi affinché si possa provvedere all'acqua necessaria. Un piccolo ramoscello di pianta da cibo può essere disposto in prossimità dell'uovo alla sua schiusa. Lo stelo può essere arrotolato in un batuffolo di lana cotonata che sia stato prima bagnato. Questo manterrà fresca la pianta, fornirà l'umidità e una fonte d'acqua per le ninfe. Oppure la pianta potrà essere leggermente vaporizzata di acqua quando necessario. Bere acqua dalla superficie delle foglie può ingenerare nella ninfa lo stimolo di nutrirsi. Qualunque modo si intenda usare per fornire acqua alle giovani ninfe bisogna evitare la formazione di un eccesso di condensazione. La tensione superficiale di una goccia d'acqua può abbastanza facilmente immobilizzare ed affogare una ninfa. Sebbene la maggior parte delle ninfe necessiti di un'iniziale umidità, condizioni ambientali troppo bagnate sono decisamente nocive ad alcune ninfe, come per esempio quella dell'europeo Bacillus rossius.
Le specie tropicali e sub-tropicali sono esigenti in fatto di temperatura. L'ideale sarebbe tenere le ninfe di queste specie fra i 24°C e i 30°C. , comunque non al di sotto dei 20°C per prolungati periodi di tempo se si vuole che prosperino bene. A queste elevate temperature è importante mantenere alto il grado di umidità o la disidratazione sarà causa di morte. Le specie europee e quelle più resistenti come Carausius morosus e Sipyloidea sipylus possono essere mantenute a temperature inferiori ma non sotto ai 15°C per lunghi periodi. Queste specie tollerano bene le temperature dei nostri ambienti.
Dopo la nascita alcune ninfe sembrano aver bisogno di un certo incoraggiamento per cominciare a mangiare. Esistono molti modi per farlo. Prima di tutto i margini delle foglie potrebbero essere tagliuzzati con le forbici in modo da portare alla superficie l'acqua contenuta al loro interno. Oppure, le ninfe di differenti specie possono essere tenute assieme, con i mangiatori più vivaci che così estraggono il succo dalle foglie per i più riluttanti. Come ultima risorsa le piante da cibo possono essere schiacciate, pigiate e sistemate in prossimità delle uova che stanno per schiudersi. Questo metodo deve essere adottato con tutte le misure necessarie per evitare il proliferare di muffe sulla pianta così macerata. Bisogna cambiare il vegetale tutti i giorni e non porre le foglie sminuzzate a diretto contatto con le uova.
Molte specie di ninfe possono essere tenute assieme ma è meglio togliere le più aggressive dopo il terzo o quarto stadio. Infatti queste potrebbero causare seri danni o addirittura uccidere quelle più piccole.
La maggior parte delle ninfe non sembra patire il sovraffollamento durante i primi due stadi di crescita, a patto che venga loro fornito cibo a sufficienza. Mantenendo le condizioni di sovraffollamento anche dopo il secondo stadio, il solo risultato sarà quello di un involontario cannibalismo di esemplari non sani. Può succedere che insetti mutilati possano prendere malattie che a loro volta si possono diffondere e decimare un allevamento.
Quando si cambiano le piante da cibo alle ninfe vanno prese ancora più attenzioni per evitare di molestare le ninfe più giovani ancora sul cibo vecchio. Molte ninfe sono bravissime a nascondersi e quindi possono facilmente sfuggire all'attenzione, arricciate su foglie o subdolamente appiattite lungo uno stelo.
Adulti
Generalmente gli adulti sono meno suscettibili alle variazioni di temperatura e di umidità che non le ninfe e riescono a tollerare temperature più basse. Una temperatura accettabile che si addica a tutte le specie è compresa fra i 21°C e i 25°C. Periodi di tempo prolungati con temperatura inferiore di 10°C rispetto a quei termini sono fatali ad alcune specie, specialmente a quelle tropicali, ed induce uno stato di torpore nelle altre che potrebbe comunque portare alla morte.
Tuttavia alcuni hobbisti permettono alle condizioni ambientali di scendere spontaneamente durante la notte. A causa di queste ondate di freddo la temperatura può abbassarsi anche fino a -5°C ma alcuni tipi di riscaldamento riportano la temperatura a livelli più accettabili durante il giorno. Non raccomanderei un simile metodo per un lungo lasso di tempo. Potrebbero essere causati gravi scompensi, particolarmente fra le specie delle foreste pluviali.
Gli esemplari adulti della maggior parte delle specie, particolarmente di quelle grosse e spinose che tendono ad essere aggressive, non possono essere tenuti in condizioni di sovraffollamento. Combatterebbero e si morsicherebbero l'un l'altro danneggiandosi e potendo arrivare ad uccidersi.
Insetti stecco di medie dimensioni (12 cm o più piccoli) possono evidentemente essere mantenuti assieme in numero più alto di esemplari. Su che cosa costituisca realmente sovraffollamento vi è un dibattito aperto e varie interpretazioni, ma con alcune regole da tener presenti. Se il cibo è consumato durante la notte, poi ci saranno troppi insetti in relazione alla quantità di cibo rimasto. Se gli insetti non si adatteranno più nella gabbia, questa è troppo piccola per la quantità di fasmidi che contiene. Se gli esemplari mostrano progressivamente sempre più segni evidenti di morsicature, è segno che nella gabbia essi si trovano in condizioni di sovraffollamento. Tutto quello che può essere fatto in quel caso è provvedere a un contenitore più grande oppure ridurre il numero degli occupanti nell'attuale. In una gabbia di 30x30x45 cm si potrebbero tenere tre coppie di adulti di Extatosoma tiaratum.
La cosa importante che l'hobbista deve tener ben presente è che, sia che i fasmidi siano tenuti per diletto o per studio, deve sempre essere assicurata loro una dignitosa esistenza e un certo comfort.
Sistemazione
Quando si decide di dare una sistemazione ai fasmidi bisogna tener presente una serie di regole generali che trovano applicazione in numerose specie. Tali regole riguardano le dimensioni, il calore e l'umidità desiderati e potrebbero nascere via via che vengono costruite o riciclate le gabbie. Le ninfe possono essere sistemate per brevi periodi in scatole trasparenti ad uso alimentare, tubi per margarina o altri tipi simili di contenitori. Usando simili contenitori bisogna considerare che raramente questi sono abbastanza profondi per contenere insetti che devono mutare, perciò le ninfe devono essere trasferite in contenitori più capienti non appena si siano stabilizzate. Un contenitore molto buono per le ninfe può essere ricavato da una bottiglia di plastica da due litri, usata per bibite. Rimuovere la base nera può risultare difficile ma è un'operazione che deve essere fatta. Mentre viene tagliata la sommità della bottiglia bisogna assicurarsi che venga lasciata una sottile rastremazione per facilitare l'impianto della base nera. Possono essere praticati dei fori per garantire le condizioni richieste.
Un altro tipo di contenitore adattabile alle esigenze delle ninfe oppure a due-tre esemplari adulti di medie dimensioni è costituto dai barattoli per dolci in plastica. La maggior parte dei pasticcieri vi sarà grata per aiutarli a disfarsene.
Gli insetti agli ultimi stadi e gli esemplari adulti possono essere ospitati in una grande varietà di contenitori. Se uno non è propenso all'uso del D.I.Y. può comunque reperire un vecchio acquario. Una porta può venire improvvisata usando una rete, del legno precompresso o materiale in plastica. Se non volete eliminare l'utilità del D.I.Y. allora il gran numero dei materiali disponibili rende possibile progettare e realizzare gabbie per tutte le necessità.
Tutto qui.
;-)
2007-02-08 06:08:17
·
answer #2
·
answered by ·÷±‡±Hypnotic±‡±÷· 2
·
1⤊
0⤋
L'allevamento degli insetti stecco vede l'utilizzazione di vasche di acquari di varie dimensioni, a seconda delle specie e del numero di individui da allevare, attrezzata con rami, pietre e piante, anche vive in modo da assicurare l'ambiente di vita all'animale. Nell'allestimento di un terrario per insetti stecco è fondamentale controllare e gestire alcune caratteristiche fisiche come l'umidità, la temperatura e l'illuminazione: l'umidità verrà garantita vaporizzando quotidianamente dell'acqua all'interno del terrario e con un piccolo accorgimento costituito da un recipiente di acqua sormontato da una lampadina da 20 watt sarà garantita una costante evaporazione che manterrà una buona percentuale di umidità per l'intera giornata. La temperatura sarà mantenuta negli standard della specie allevata tramite il posizionamento di lampade ad incandescenza all'interno del terrario, si raccomanda di schermarle per evitare il contatto della superficie incandescente con i piccoli insetti stecco. L'irradiazione luminosa si complica nei casi in cui si renda necessario per la specie ospitata la presenza di luce ultravioletta che imiti il più possibile l'ambiente naturale per una ottimale funzionalità fisiologica, si consiglia in tal caso l'installazione di lampade UV, commercializzate nei negozi di acquariofilia. La disponibilità di cibo deve essere sempre costante e garantita da piante fresche
2007-02-08 06:01:36
·
answer #3
·
answered by Anonymous
·
2⤊
1⤋