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Ossia esse contribuiscono al non raggiungimento della maggioranza oppure determinano una diminuzione del livello di espressione della maggioranza stessa?

Mi spiego con un esempio: in un'assemblea di 8 persone 3 votano a favore, 2 contro e 3 si astengono. La proposta in votazione risulta approvata (3 soli voti a favore sui 5 richiesti) o respinta (3 voti a favore contro 2)?

Se possono esistere diverse interpretazione gradirei una definizione dei campi di applicazione relativi: es. assemblea di condominio, assemblea societaria, corpi legislativi ecc.

Grazie

2007-02-07 19:58:47 · 4 risposte · inviata da fbartolom 2 in Politica e governo Elezioni

Gradirei il riferimento normativo in quanto in una passata elezione una mia proposta è stata rifiutata proprio in una situazione analoga - in pratica il presidente ha sommato le astensioni ai voti contrari - e non vorrei che la cosa diventasse un precedente.

2007-02-07 20:19:51 · update #1

Lo statuto della nostra associzione recita che una proposta passa con i voti della: "maggioranza relativa dei presenti".

2007-02-07 20:22:31 · update #2

La proposta non era eccezionale: per l'appunto si è applicata la regola generale che ho indicato sopra. Quello che cerco è una normativa "di default": mi pare incredibile che il codice civile non dica da qualche parte come si calcolano le maggioranze quando non meglio specificato.

Inoltre gradirei sapere se l'espressione "maggioranza relativa dei presenti" ha un senso oggettivo (e quale) oppure se è opportuno avanzare una proposta di modifica che la chiarisca meglio.

2007-02-07 20:38:50 · update #3

4 risposte

A meno di espressa norma contraria, l'astensione non viene considerata come voto contrario (esempio di eccezione, il voto del Senato). Quindi, nel tuo esempio, si metterebbe a verbale che la mozione è passata con 3 voti a favore, 2 contro e 3 astenuti.

Nota: in molte organizzazioni pubbliche, si chiede di alzare la mano anche a chi si astiene, dopo averla fatta alzare a chi è d'accordo o contrario. Quindi lì esistono 4 opzioni: favorevole, contrario, astenuto esplicito e non votante (gli ultimi risultano come assenti, come se fossero stati momentaneamente fuori dalla porta).

Nel tuo caso, bisogna vedere se la proposta aveva un carattere straordinario: alcune proposte, infatti, richiedono che si esprima chiaramente in loro favore la maggioranza degli aventi diritto. Specifica e ti dirò.

2007-02-07 20:31:29 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 0

Se è come nelle elezioni governative...beh dipende:
-se gli astenuti sono quelli che non si recano a votare---non vengono considerati
-se fanno parte di coloro che votano, ma consegnano scheda bianca fanno parte della base su cui verrà calcolata la maggioranza, che però generalmente viene calcolata in percentuale: 50% +1...
Quindi: le 3 persone a favore costituiscono il 37,5%
le 2 persone contrarie costituiscono il 25%
le 3 persone astenute costituiscono il 37,5%
la maggioranza assoluta non è stata quindi raggiunta

2007-02-08 04:31:16 · answer #2 · answered by Valuz 2 · 0 0

solitamente le astensioni non vengono considerate, quindi facendo testa al tuo esempio alla fine si ha che la votazione passa perchè sono 3 su 5 ed è la metà+1.

Di solito si fa la maggioranza sul totale dei votanti.

Caso a parte è il referendum, in cui siccome è obbligatorio arrivare al quorum perchè la votazione sia valida...si tengono conto anche delle astensioni, perchè queste poterbbero impedire il raggiungimento del quorum e poi anche perchè nel referendum si vota per annullare qualcosa che già c'è....quindi se io non la volgio annullare, perchè devo sbattermi per andare a votare e dirti che mi va bene così? faccio prima a stare a casa, che tanto se non voglio votare, vuol dire che non voglio cambiare la legge!

credo che sia una questione di maggioranza assoluta (tiene conto di tutti) o maggioranza relativa (solo dei votanti)....di solito nelle società la maggioranza è assoluta...però per alcuni tipi di decisione ci può essere anche quella relativa.

non penso che ci sia una regola in cui c'è scritto che in tutti i condomini si decide per maggioranza relativa e invece in tutti i corpi legislativi con quella assoluta....dipende dall'importanza della votazione e altre cose!

2007-02-08 04:16:03 · answer #3 · answered by Anonymous · 0 0

Per l'assemblea la regola è che i voti degli astenuti si sommano a quelli della maggioranza; nel tuo caso, sarebbero 6 a favore (3+3) e 2 contrari.

per le elezioni in genere la differenza è tra schede bianche e schede nulle (l'elettore traccia 2 segni, scrive qualcosa sul foglio etc...), che vengono conteggiate diversamente.
Se non sbaglio le schede bianche si sommano alla maggioranza, quelle nulle no e si considera come se l'elettore non avesse votato.

2007-02-08 04:09:35 · answer #4 · answered by puce 3 · 0 0

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