Vi portate dentro un ricordo doloroso che ha condizionato e condiziona la vostra vita ed il vostro rapporto con gli altri?
Naturalmente non mi aspetto che mi confidiate le vostre intime ragioni, mi basta sapere se c'è e in che modo vi condiziona.
2007-02-07
07:32:19
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33 risposte
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inviata da
kerplan
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in
Scienze sociali
➔ Psicologia
Ragazzi, mi sembra proprio di compiere un delitto ad assegnare a qualcuno la migliore risposta. Non ci può essere nessun dolore migliore di un'altro!
2007-02-08
21:36:55 ·
update #1
Si purtroppo c'è..mio padre è un ex alcolista e io sono stata costretta a stargli dietro da quando ero molto piccola..sono stata costretta a crescere molto prima del dovuto...l'ho dovuto seguire nei bar,provare a convincerlo che a lui non faceva bene..ho dovuto urlare piangere ma a lui queste cose non lo toccano...e questa cosa non mi passa mi fa stare male tutt'ora..da mio padre non ho mai ricevuto un bacio,mai un ti voglio bene,e a sentirmi in colpa sono io mentre lui sta sempre nel suo mondo parallelo e la mia aggressività va alle stelle..mi condiziona perchè sono diventata molto rigida....il dolore infinito della mia vita....mio padre...che amo con tutto il mio cuore...
2007-02-07 22:35:30
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answer #1
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answered by leilani0481 1
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il mio "ricordo doloroso" come tu lo chiami non ha soluzione e mi condiziona ancora nel mio rapporto con gli altri. E' mia madre: sfuggente, insensibile, mai empatica, incapace di amore. La mia, una ricerca ossessiva del suo, e di quello di ogni persona che ho incontrato sulla mia strada. Sto bene, sono serena, mi sento realizzata, sono madre a mia volta di una figlia che mi ama e mi ritiene perfetta, ma quello è il mio nucleo di buio. Grazie per questa domanda, ciao
2007-02-07 07:38:16
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answer #2
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answered by Trasparente 7
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l'odio infantile e poi adolescenziale per mio padre mi ha portato a prendere l'amore degli uomini da dovunque venisse .
questo mi ha portato a commettere gravissimi errori .
La sua malattia e la sua morte mi hanno insegnato il perdono e hanno cambiato il mio modo di rapportarmi agli altri , decidendo che sopra ogni cosa viene l'amore e la disponibilità verso gli altri .
2007-02-07 21:53:51
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answer #3
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answered by fara 7
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la morte di mio fratello
strage del sabato sera
2007-02-07 07:35:30
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answer #4
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answered by Anonymous
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c'è... ma non per questo dovremmo fermarci... è dura ma bisogna resistere e guardare avanti... se ti condiziona vivi il dolore intensamente e sarà lui ad andar via
2007-02-07 07:51:27
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answer #5
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answered by rospikk 4
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Il mio dolore è aver dovuto lasciare tutto, la mia famiglia, gli amici, la mia città per trovare lavoro...la solitudine che ho dentro è incolmabile...la sera guardo la foto di me con la mia famiglia, e penso a quanto sia vuota la mia casa senza me...esattamente com'è vuota la mia vita senza loro; è la prima volta che dico o meglio scrivo tutto ciò...perchè a volte non ho il coraggio neanche di pensarlo...nessuno lo capisce visto che maschero tutto benissimo, indossando giorno dopo giorno il mio sorriso smagliante...e sperando di poter tornare un giorno a vivere nella mia città!
2007-02-07 07:51:01
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answer #6
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answered by glamour802003 2
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La morte di mio padre la vigilia di Natale 8 anni fa. Per me é stato come perdere entrambe le gambe. Infatti ho fatto molta fatica ad accettare questa situazione, ma ora con l'aiuto di persone buone mi sto rimettendo in sesto mentalmente dato che c'é ancora un po' di confusione, però é sempre un peso enorme da sostenere tutti i giorni. Non é facile conviverci però bisogna accettare anche le situazioni spiacevoli.
2007-02-07 07:43:45
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answer #7
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answered by Piccione mit übergewicht 7
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Ho paura dell’incontro
con il passato che ritorna
ad affrontare la mia vita…
Ho paura delle notti
che popolate di ricordi
incatenano il mio sognare.
2007-02-08 05:19:50
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answer #8
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answered by Anonymous
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La solitudine da bambina. La vivo come una condanna, come se questo fosse il mio destino, oggi.
2007-02-07 20:39:22
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answer #9
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answered by Una qualsiasi 4
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Sì che c'è... è fa male. Tutti i giorni. Non voglio e non posso far finta di niente e mi condiziona al punto che divento un istrice, mi chiudo, e non voglio vedere...pur dividendo questo dolore con qualcuno è sempre e rimasto solo mio, perchè qualcuno non ne vede la profondità, lo vede come un fatto della vita, peccato che raramente succeda, così raramente da rendermi quasi unica...e dico quasi...non dico che qualcuno non ne soffra, ma ognuno di noi è diverso e reagisce diversamente...ma è un pensiero fisso e costante senza essere paranoico, è un dolore...
2007-02-07 20:25:51
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answer #10
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answered by ? 6
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