Come tanti abbiamo la tendenza a dimenticarci del nostro passato quando ci fa comodo, di quando eravamo noi a dover andare in giro per il mondo a mendicare il lavoro. E se proprio dobbiamo riconoscere di averlo dovuto fare subito però aggiungiamo che noi eravame bravi e mai clandestini. Così dimentichiamo che in tutto il mondo, italiano è ancora oggi sinonimo di mafioso, tipo casinista, maleducato e dal coltello facile. Dimentichiamo che in Liguria e in Piemonte c'era chi ci campava a far passare la frontiera ai tanti clandestini, un po' come gli scafisti oggi per gli Albanesi, solo che lì c'erano le montagne e non il mare da attraversare. Dimentichiamo che siamo davvero tutti fratelli nel bene e nel male e che quando si cerca di trovare un posto dove poter vivere tutti si comportano più o meno allo stesso modo nella sostanza, salvo poi una volta acquisito un certo benessere negare fermamente di averlo mai fatto. L'immigrazione da noi è stata ancora niente rispetto a quello che sarà, se oggi siamo ancora provinciali, lo saremo per forza sempre di meno se vorremo sopravvivere.
2007-02-06 23:51:30
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answer #1
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answered by etcetera 7
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Il razzismo è sintomo di ignoranza ed intolleranza.
2007-02-07 07:48:27
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answer #2
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answered by Anonymous
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Mah, io credo che il paese ospitante non deve integrarsi, ma integrare. Ma credo anche che quando lo straniero vuole le proprie chiese, le proprie scuole, eliminare i simboli religiosi altrui, non stia tentando di integrarsi, ma di imporsi. Quindi il razzismo può essere semplicemente autodifesa, causa-effetto, non è per forza ignoranza, cattiveria, paura del diverso ecc.
2007-02-07 07:50:09
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answer #3
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answered by Dott. F 5
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Il razzismo come ostilità e diffidenza nei confronti del "diverso" è connaturato alla natura umana, non è questione di Paesi: più o meno, è diffuso ovunque. Non credo che l'Italia sia, in sé, chiusa ai cambiamenti, o che gli italiani abbiano difficoltà ad accettare gli stranieri. Sono convinta che, in generale, sia più "paura dell'invasione" che dello straniero in sé, quello che spinge certa gente a lamentarsi. Per quanto mi riguarda, niente contro gli immigrati che lavorano, pagano le tasse e non fanno casino. Molto, invece, su chi delinque, italiano o immigrato che sia.
2007-02-07 07:48:26
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answer #4
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answered by elly 6
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Assolutamente no....si usa questa parola "razzismo" senza saperne la vera consistenza".....cosa vuol dire razzismo ..il fatto che da cittadino Italiano in casa mia devo vedere cose che nno stanno ne in cileo ne in terra...come la costruzione di moschee..e perche' a noi non fanno costruire le chiese..anzi ci danno la caccia la'?.....il fatto che mi arrabbio con gli spacciatori o ladri extracomunitari..e la stessa arrabbiatura che io provo nei confronti di delinquenti connazionali....oppure razzismo vuol dire forse dare piu' possibilita' algi extracomunitari in Italia..che quello che ottiniamo noi sia in Italia da cittadini Italiani e quello che otteniamo all'estero..Voi il vero razzismo non l' avete visto...il vero razzismo e' quello che ho subito in America sia ad Harlem 10 anni fa'....col fatto che sono dovuto salire sull autobus per ultimo anche se ero il primo della fila..solo perche' ero bianco...opure ad Atlanta che in certi negozi se possono ti fucilano...oppure a Miami che in discoteca una ragazza di colore non ti caga neanche di striscio....Cosa dovevo digli razzisti..? Eppure Io l'Hip Hop e L' RnB lo ascolto cmq....
2007-02-07 07:47:34
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answer #5
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answered by Fabry C 4
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il razzismo esiste sotto varie forme. ma le differenze nascono dalle ingiustizie sociali, talvolta verso gli ultimi arrivati, la cui categoria è sporcata dai malfattori e nullafacenti, contro i quali si inveisce in molti modi, e cio dalla gente viene definito razzismo, anche se in fondo proprio non lo è
2007-02-07 07:46:45
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answer #6
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answered by spazza104 6
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Penso innanzitutto che siamo di memoria corta e troppo in fretta ci siamo dimenticati di quando noi andavamo a bussare alla porta di altre nazioni per cercar fortuna...Penso che la paura di gente diversa,usi diversi crei chiusura mentale che di certo non aiuta ad accogliere in maniera idonea persone che vengono per fare magari lavori che noi,popoli di laureati,non ci degniamo più di fare. Penso che la tolleranza debba essere insegnata fin dalla scuola e non solo a noi,sia chiaro,molti altri popoli vedono in noi solo degli estranei da combattere,è indispensabile quindi iniziare a conoscerci,parlarsi,senza paure o timori,su questa terra ci siamo sopra tutti...
2007-02-07 07:46:13
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answer #7
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answered by bikaner 7
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Non mi sembra proprio che siamo un popolo poco incline ai cambiamenti e di difficile integrazione, anzi mi sembra proprio l'opposto!!
2007-02-07 07:45:10
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answer #8
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answered by Cippina 6
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penso che ilr azzismo oggi esista e si sia trasformato.
In Italia c'è una forma di razzismo occulto e non dichiarato.
2007-02-07 07:42:02
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answer #9
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answered by Anonymous
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purtroppo secondo me in italia c'è molto razzismo... è una cosa che non concepisco... perchè la gente pensa che una razza sia superiore ad un'altra... è una cosa che mi fa talmente girare le *****...
2007-02-07 08:17:20
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answer #10
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answered by maupece17 2
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