Domanda che capita a puntino. Ho appena finito di studiare le modulazioni digitali.
Esistono essenzialmente 3 tipi di modulazione: di ampiezza (AM), frequenza (FM) e fase (PM).
Prendiamo l'AM ke è la + semplice: consiste nel far variare l'ampiezza di una sinusoide in base all'ampiezza di un altro segnale. Cio lo si ottiene moltiplicando un segnale (modulante) per una sinuside (madulatta) caratterizzata da una certa frequenza. Graficamente, nel domino del tempo vuol dire che se hai un segnale rettangolare, o un qualunque altro segnale, il risultato della moltiplicazione tra il tuo segnale e la modulante (sinusoide) è quello di avere una sinusoide troncata (non + infinita) all'interno della finestra rettangolare, oppure nel caso di un segnale generico otterrai una sinusoide a frequenza f e la cui ampiezza varia come l'ampiezza del tuo segnale. Guarda qui per capire cosa sto dicendo:
http://www.ilmondodelletelecomunicazioni.it/modulazioni_file/mod_analog_file/mod_analog.htm
A cosa serve? E' usata quasi in tutti i sistemi di comunicazione. A questo punto non so se hai familiarità con la trasformata di fourier o lo spettro dei segnali, comunque, serve a spostare la segnalazione nel dominio della frequenza. In parole povere se hai un segnale a 30Hz, con la modulazione ottieni lo stesso segnale, cioè la stessa forma del segnale ma a frequenze più alte es. 5Mhz. Questa cosa serve a trasmettere i segnali alle frequenze di interesse o alle frequenze assegnate. Esmepio la Vodafone lavora a certe frequenze e xciò avrà una modulazione a frequenza f1, la TIM non deve interferire con i pripri segnali con la vodafone per cui usando segnali a frequenze diverese f2 farà in modo da non creare interferenza.
Di sicuro ho dato qlc per scontato, per ulteriori chiarimenti mandami una mail.
2007-02-06 23:56:07
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answer #1
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answered by raff5184 4
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Domanda mal posta e peggio risposta.
E' impossibile rispondere sensatamente a una domanda se i termini della domanda non sono ''sensati''.
Un ''segnale'' è un qualcosa che può essere percepito dai sensi umani (o animali) oppure da apposite apparecchiature.
Un ''segnale'' può includere una ''modulazione''.
O chiarisci i termini della tua domanda o è impossibile rispondere sensatamente.
saluti
2007-02-10 22:05:43
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answer #2
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answered by giorgio s 4
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Quello che avete detto è vero a parte una cosa la modulazione è ESSENZIALE per trasmettere un segnale in quanto le dimensioni fisiche delle antenne sono inversamente proporzionali alla frequenza di lavoro quindi se il segnale informativo viene trasmesso su una portante a frequenza molto più alta le dimensioni delle antenne sono contenute.
ciao
2007-02-08 09:18:17
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answer #3
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answered by Anonymous
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L'impossibilità di trasmettere direttamente il segnale vocale nell'etere ha portato ad applicare il segnale vocale all'ampiezza di una sinusoide ultrasonora (es. 100 kHz). Così la banda utile del segnale vocale ha spettro spostato in una certa zona (es. 100 kHz).
Questa è la modulazione di ampiezza. Erroneamente si pensò di restringere lo spettro trasmesso (oggi si direbbe "comprimere") mediante la modulazione di frequenza. Si migliorò, invece, il rapporto segnale/rumore. E' per questo che la modulazione di frequenza è tuttora usata.
2007-02-07 10:42:54
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answer #4
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answered by Foxharrier 6
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in parole povere significa cambiare la frequenza di trasmissione di un segnale per adattarla al mezzo di comunicazione.
la tua voce, in aria, si propaga bene: se mi parli, io ti sento. se mi parli in acqua, invece, non capisco niente, poichè la tua voce (segnale) non si propaga bene nell'acqua (mezzo di comunicazione). la modulazione nasce per far sì che un certo segnale possa essere mandato in un qualsiasi mezzo di trasmissione.
2007-02-07 01:22:06
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answer #5
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answered by laurent 4
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Come si fa a rispondere a una domanda cosi , che richiede , da chi la pone ,un minimo di conoscenza delle parole incluse nella domanda?
2007-02-07 01:18:25
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answer #6
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answered by Anonymous
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Secondo me, "segnale" è un termine molto generico, e il contesto determina il significato che dovrebbe assumere.
In realtà sarebbe più corretto, secondo me, parlare di modulazione di una portante. Il motivo è presto detto: col termine "segnale" si dovrebbe intendere la componente che rappresenta il contenuto informativo. Con tale contenuto informativo, dovresti quindi modulare la portante.
Immagina di avere a disposizione una frequenza portante tipica di una radio FM; mettiamo 105 MHz... Se trasmetti quella portante non modulata da alcun segnale informativo, non fai altro che inviare in antenna una frequenza a 105 MHz... Chi riceve tale frequenza con un comune ricevitore FM non sentirà assolutamente nula, pur ricevendo la portante.
Se tu invece "modulerai" quella frequenza, tramite il tuo segnale (la tua voce, un qualsiasi brano musicale), allora l'apprecchio ricevente potrà estrapolare dalla portante il segnale modulante, e sentirà la tua voce o qualsiasi cosa tu abbia trasmesso.
2007-02-07 00:00:26
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answer #7
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answered by maiscalzone 1
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