In molte specie la colorazione è diversa. Inoltre il maschio tende ad avere antenne più piumose, soprattutto nelle farfalle notturne o crepuscolari.
Se ti interessa determinare il sesso di una specie particolare, ti consiglio questo sito, molto ben fatto:
http://www.leps.it
Se invece non ci sono differenze particolari, si può guardare l'addome, che di solito è più rigonfio nelle femmine, perché ospita ovari di notevoli dimensioni. Non è un metodo sicuro al 100%, dato che il diametro dell'addome dipende anche dalla quantità di cibo ingerito, ma spesso ci si azzecca.
Se poi vuoi fare un lavoro preciso, devi osservare l'estremità dell'addome al microscopio, eventualmente estraendo le gonadi, ma questo ovviamente richiede l'uccisione dell'esemplare. Non farlo se non è strettamente necessario.
2007-02-07 20:10:34
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answer #1
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answered by SilviaBO 7
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Diversità
L'osservazione comune porta, davanti agli occhi di tutti, la grande diversità morfologica delle farfalle che interessa dimensioni, forma, colore e disegno delle ali.
Da un'analisi un po' più attenta si verifica facilmente che le differenze osservate riguardano sia individui della stessa specie, dello stesso sesso o di sessi opposti, sia individui di specie diverse tra loro affini (ad esempio dello stesso genere), oppure lontane (appartenenti a generi e a famiglie diverse).
Abbiamo quindi a che fare essenzialmente con due tipi di differenze: infraspecifiche (quelle tra individui di una stessa popolazione) e eterospecifiche (quelle tra individui appartenenti a specie diverse).
L'esistenza di variabilità tra gli individui di una stessa specie è una caratteristica fondamentale di tutti gli organismi che si riproducono sessualmente.
Una prima considerazione da fare è che, sulle caratteristiche diversificanti gli individui, agiscono contemporaneamente due componenti distinte: una interna, la costituzione genetica (genotipo), e una esterna, l'ambiente. Il risultato biologico (fenotipo) è dato dall'interazione della base genetica con le pressioni ecologiche e ambientali.
E' da notare che, per un determinato carattere, la variazione fenotipica può manifestarsi in maniera continua o discontinua a seconda che, tra una variante e l'altra, esista o meno tutta una serie di forme intermedie. La variabilità genetica discontinua prende il nome di polimorfismo. In questo fenomeno si riconoscono individui appartenenti a due o più "tipi" distinti, detti forme o morfi. Nelle farfalle esistono numerosi esempi di polimorfismo per la colorazione e il disegno delle ali; ma esso si manifesta ancora più frequentemente in differenze fisiologiche o biochimiche, come la costituzione molecolare di una certa proteina o di un particolare enzima.
Una delle variazioni è indubbiamente quella riscontrabile tra individui di sesso diverso. Si parla di "dimorfismo sessuale" quando esistono differenze più o meno marcate tra maschi e femmina per caratteri diversi da quelli riguardanti gli apparati riproduttori. Tra le farfalle si possono osservare differenze tra i sessi nel colore, nella forma e dimensione delle ali e delle antenne. Spesso le femmine sono più grandi dei rispettivi maschi e presentano colorazioni criptiche che le nascondono alla vista dei predatori; i maschi, invece, mostrano di frequente colorazioni brillanti e vistose utili per il riconoscimento sia intraspecifico che durante la fase di corteggiamento.
Ti invio anche questo sito, ciao.
http://digilander.libero.it/ropaloceri/biologia.htm
2007-02-07 02:56:52
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answer #5
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answered by blu_sex 6
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