A che cosa serve sognare?
per esempio, sognare servirebbe al cervello per fare il rodaggio ad alcuni istinti prima di usarli nella vita reale. Secondo altri, i sogni della fase "Rem" (caratterizzata dal movimento rapido degli occhi sotto le palpebre) sarebbero il residuo del passato evolutivo da sonno frammentario (quello di molti animali predatori, che ha lo scopo di accorgersi del sopraggiungere di predatori) a uno più continuo, seppure leggero. Altri studiosi ritengono invece, che mentre si sogna, il cervello faccia "manutenzione", elimini cioè le informazioni inutili della memoria e registri invece quelle più necessarie, apprese da poco. Sognare è comunque necessario. Si è infatti dimostrato con alcuni esperimenti in cui si impediva di sognare, svegliando nella fase Rem i volontari, che quest’ultimi quando potevano finalmente dormire, sognavano il triplo come se il cervello dovesse "recuperare" i sogni perduti.Il sonno non è altro che la perdita momentanea di conoscenza. I neurologi hanno osservato la presenza di cinque stadi differenti: il primo è quello del sonno leggero; vi sono poi due stadi intermedi (sonno Delta) e un quarto stadio di sonno profondo. Queste quattro fasi sono chiamate non Rem, in quanto caratterizzate dall'assenza di movimenti oculari rapidi (Rem: Rapid Eye Movements). Il quinto stadio è viceversa distinto per movimenti oculari rapidissimi: è il sonno Rem, all'interno del quale vi è la presenza dei sogni. Queste cinque fasi si ripetono alternativamente.
Osservando il tracciato dell'elettroencefalografo, strumento usato dai neurologi per controllare ed osservare le reazioni elettriche della massa cerebrale durante il sonno, ci accorgiamo che la fase Rem è molto simile a quello della veglia. Questa fase è quella in cui una persona si sveglia con maggior difficoltà, in quanto la massa muscolare, proprio in questo stadio, raggiunge il massimo rilassamento. L'alternarsi delle fasi del sonno varia a seconda dell'età ed è comunque diversa da persona a persona. In un neonato le ore di sonno sono in media più di quelle della veglia e si distribuiscono all'interno delle 24 ore. In un uomo adulto il sonno si concentra soprattutto nelle ore notturne e raggiunge una media di 7-8 ore a notte.
Le ore di sonno Rem in un neonato, in proporzione alle ore di sonno complessive, sono circa la metà; durante la crescita, tale proporzione diminuisce sempre di più; in un ragazzo di vent'anni le ore di sonno Rem sono un quinto rispetto al totale. A meno che un individuo non consolidi l'abitudine di dormire durante il giorno, il sonno diurno ha schemi completamente diversi dal sonno notturno. Le teorie in merito alla funzione del sonno sono varie; una prima teoria, detta ristorativa, sostiene che il sonno sia un momento di riposo per tutte le attività fisiche e psicologiche. La teoria protettiva prevede invece che il sonno abbia la funzione di rimediare al logoramento e al dispendio di energia avvenuto durante la veglia. Simile è la teoria della conservazione dell'energia, che sostiene che il sonno sia un momento di recupero delle funzioni metaboliche, in quanto ne diminuisce le richiesta. Vi sono poi anche una serie di teorie istintive, secondo le quali il sonno è un comportamento innato, e non la risposta a una richiesta fisica o psicologica. Nessuna di queste spiegazioni, per quanto fondate, è completamente esauriente. E' sicuro e scientificamente provato che se ad un individuo viene proibito di dormire, questo risente di una serie di disturbi psico-somatici, quali la perdita temporanea di memoria, stati di afasia, disturbi alla vista, indebolimento, tremore, impossibilità di concentramento e difficoltà di linguaggio.
2007-02-06 09:01:16
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answer #1
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answered by ,ø¤º°のє§ץღ☆ღღ☆ღζเภєשгค°º¤ø, 4
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Fenomeno misterioso ed affascinante, l'evento sincronico collega per un istante il mondo del sogno e quello della veglia, lasciandoci sorpresi ma come benedetti dall'incontro.
Nei sogni le caratteristiche dell'esperienza cosciente diurna sono notevolmente alterate, lo spazio e il tempo sono irreali, il soggetto può essere contemporaneamente in due posti diversi, e insieme attore e spettatore della medesima scena.
A questo punto il sogno è l'arte di modellarsi dall'interno, di ridisegnare la propria vita, di riprogrammarsi e trasformarsi. Un modo per trovare la capacità di abbandonare la zavorra intellettuale fatta di pregiudizi, vecchi concetti, schemi arrugginiti e idee di seconda mano. E noi sognamo proprio per ritrovare un'altra realtà che trasforma noi stessi in quello che vogliamo essere, dove è possibile elevare l'essere, cambiare modo di sentire, di pensare, di desiderare; dove possiamo affrontare i nostri limiti, combattere la scarsità, la negatività, e sopratutto noi stessi.
2007-02-06 18:05:00
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answer #2
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answered by Piti 4
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Perche` e` il modo in cui il nostro inconscio ci mandi dei messaggi, utilissimi se accolti e capiti bene. Ammesso che tu x sogni intendi quelli che facciamo nel sonno!!
2007-02-06 17:06:41
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answer #3
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answered by Verginia 2
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Il sogno
Attività mentale che ha luogo durante il sonno e la cui natura è stata descritta in numerosi studi clinici e di laboratorio. Nel sogno l'attività percettiva è prevalente rispetto a quella cognitiva: i contenuti del sogno vengono infatti visti e sentiti piuttosto che pensati. L'attività del sogno coinvolge tutti i sensi, anche se in percentuale diversa: le esperienze visive sono presenti in tutti i sogni, quelle uditive nel 40-50% e quelle gustative, olfattive e tattili in percentuale relativamente bassa. Le emozioni, nei sogni, sono di solito pure e non mediate, come invece si presentano nella veglia. La maggior parte dei sogni è costituita da storie interrotte, formate in parte da ricordi, con frequenti cambiamenti di scena. I contenuti sono vari: spesso si tratta di situazioni comuni, benché i sogni bizzarri siano un'esperienza condivisa pressoché da tutti.
All'inizio del XX secolo Sigmund Freud ipotizzò che i processi mentali del sogno fossero differenti da quelli della veglia e li chiamò "processi di pensiero primario", caratterizzati da meccanismi primitivi, rapidi spostamenti di energia e contenuti sessuali o aggressivi risalenti all'infanzia.
Teoria della formazione dei sogni
Secondo le più recenti teorie psicoanalitiche* si possono considerare i sogni come il risultato di un complesso processo di pensiero che si svolge durante il sonno.
Attraverso i sogni vengono elaborate delle informazioni, proprio come avviene nelle situazioni di veglia.
Nei sogni vengono utilizzate due modalità cognitive: quella linguistica (processo secondario) e quella più legata ad immagini e sensazioni (processo primario).
Queste due modalità compaiono sotto forma di "immagini sensoriali" le quali secondo il loro ordine sequenziale esprimono un significato.
Le immagini sensoriali tendono ad evocare maggiore affetto. Soprattutto i sogni REM, che sono i più ricchi di immagini, possono essere un 'esperienza emotivamente molto intensa.
L'ordine sequenziale, come in un film, descrive le preoccupazioni e i tentativi di risolvere i problemi della vita quotidiana del sognatore.
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La funzione dei sogni
I sogni contribuiscono a consolidare ed a organizzare la struttura psicologica dell'individuo, in quanto permettono di raggiungere nuove prospettive e, attraverso le immagini, possono proporre nuovi modi di comportamento.
Come sostiene Levin: "in generale i dati sperimentali hanno dimostrato che il sonno REM, e l' attività onirica in particolare, ha un'utilità funzionale nel consolidare, integrare e elaborare l'informazione affettiva carica, in genere di qualità conflittuale o negativa. In oltre un incremento del sonno REM e dell' attività onirica pare associato alla capacità di usare efficacemente la fantasia e di impegnarsi nel pensiero creativo e in un processo di problem solving."
spero di esserti stata d aiuto.un bacio
2007-02-06 17:05:02
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answer #4
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answered by Principessa07 2
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Credo che a fine giornata il cervello riorganizzi le immagini raccolte producendo un sogno,Sognamo anche mangiamo pesante(stupidata).
p.s. ti ho risposto anche alla tua altra domanda
2007-02-06 17:02:49
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answer #5
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answered by Francesco 3
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