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2007-02-06 06:56:30 · 4 risposte · inviata da generoso 1 in Società e culture Società e culture - Altro

4 risposte

Roberto di Molesme



Roberto di Molesme, Alberico e Stefano Harding sono i fondatori dell’ordine cistercense.

S. Roberto di Molesme e S. Stefano di Citeaux hanno visto la loro fama oscurata da S. Bernardo, ma furono proprio loro gli iniziatori di uno degli ordini più vivi della Chiesa, i Cistercensi.

Questa icona di "Nostra Signora di Citeaux e dei fondatori dell'ordine di Cistercense, Santi Roberto, Alberico e
Stefano Harding" è opera di un monaco dell'Abbazia di Saint Joseph, Spencer, Massachusetts.
Con il capo inclinato da un lato, Nostra Signora supplica i Cistercensi di seguire e imitare le azioni dei fondatori.
San Roberto (il primo fondatore, ancora con l'abito scuro, in quanto solo il suo successore, Sant'Alberico, introdusse il cappuccio bianco) ricorda ai Cistercensi di vivere La Regola.

Sant'Alberico invita a rivolgersi alla Vergine per tutti i loro bisogni e ad essere fedeli al loro carisma.

Ed infine Santo Stefano li esorta a comportarsi come degni figli di Citeaux e tempio dello Spirito.

2007-02-06 07:10:58 · answer #1 · answered by Ivory33 6 · 0 0

Robby un frate ubriacone che oltre al culto delle vigne ha diffuso lo stile gotico. La regola seguita è la stessa del convento di San Benedict in Holland

2007-02-06 15:17:15 · answer #2 · answered by ehitucucca 5 · 0 0

Credo che stessi cercando questo:

L'origine dell'ordine si deve a San Roberto, abate di Molesme, quando nel 1098 si trasferì con una ventina di compagni in una località solitaria nei pressi di Digione, detta Citeaux (in latino Cistercium, da qui il nome Cistercensi), per applicare nella sua integrità originale la regola, i cui rigori si erano allentati nei monasteri benedettini.

Richiamato poco dopo, da una decisione sinodale, Roberto a Molesme, nella direzione dell'abbazia di Citeaux gli successe il Sant'Alberico di Cîteaux e, a questi, santo Stefano Harding, al quale risale il primo statuto cistercense, la Charta caritatis.

L'ordine assunse straordinario incremento e vigore dopo l'ingresso a Citeaux di Bernardo di Fontaines che, inviato nel 1115 a fondare un nuovo monastero a Clairvaux (Chiaravalle), ne derivò l'appellativo di Bernardo di Chiaravalle. Questo monastero insieme alla casa madre di Citeaux e a quelli di La Fertè, di Pontigny e di Morimond, istituiti nel biennio 1113-1115, costituirono le cosiddette abbazie madri da ciascuna delle quali derivarono altre fondazioni in Francia, Spagna, Italia, Germania, Inghilterra, con tanta rapidità che alla fine del XII secolo le abbazie cistercensi erano più di 500 e alla fine del XIII secolo circa 700.

Intanto alla Charta caritatis, che era stata confermata dai pontefici Callisto II e Lucio III, si aggiunsero, nello stesso XII secolo, le Consuetudini ed infine, nei secoli XIII-XIV, i Libelli definitionum, che definivano più esattamente gli statuti dell'ordine.

La regola risultante associava ufficio divino e lettura spirituale al lavoro manuale, tali monasteri venivano fondati in luoghi solitari ed incolti, il lavoro di quei monaci, rafforzato con l'introduzione di conversi laici, promosse in molte zone la bonifica e il disboscamento di terreni paludosi o selvosi per la coltivazione.

La semplicità di vita, di veste (bianca per devozione alla Vergine e per opposizione ai benedettini di Cluny di cui criticavano violentemente il lusso), di liturgia, di arredamento nella chiesa, nel chiostro e negli edifici, costituirono elementi essenziali di quest'ordine.
In particolare, le chiese non avevano campanili, né pitture, sculture, pavimenti o vetrate colorate che potessero distrarre l'attenzione dei monaci e nessuno era ammesso agli uffici divini, riservati solo ai monaci.

L'ordine raggiunse il massimo splendore nei secoli XII-XIII, successivamente, con l'acquisto di vaste proprietà e una negligenza dell'opera manuale, la severità della regola fu intaccata.

Nel 1335 ci fu una riforma dell'ordine proposta dall'abate di Fontfroide che però non fu appoggiata dagli altri priori.

Infine nel 1664, l'abate del monastero di Nostra Signora de la Trappe, Armand Jean le Bouthillier de Rancé, fece nel suo monastero un'opera di rinnovamento in profondità dalla quale nacque un nuovo ordine, l'Ordine dei Trappisti.

.... Ciao e prego

2007-02-06 15:04:41 · answer #3 · answered by Tex 3 · 0 0

Storia

L'origine dell'ordine si deve a San Roberto, abate di Molesme, quando nel 1098 si trasferì con una ventina di compagni in una località solitaria nei pressi di Digione, detta Citeaux (in latino Cistercium, da qui il nome Cistercensi), per applicare nella sua integrità originale la regola, i cui rigori si erano allentati nei monasteri benedettini.

Richiamato poco dopo, da una decisione sinodale, Roberto a Molesme, nella direzione dell'abbazia di Citeaux gli successe il Sant'Alberico di Cîteaux e, a questi, santo Stefano Harding, al quale risale il primo statuto cistercense, la Charta caritatis.

L'ordine assunse straordinario incremento e vigore dopo l'ingresso a Citeaux di Bernardo di Fontaines che, inviato nel 1115 a fondare un nuovo monastero a Clairvaux (Chiaravalle), ne derivò l'appellativo di Bernardo di Chiaravalle. Questo monastero insieme alla casa madre di Citeaux e a quelli di La Fertè, di Pontigny e di Morimond, istituiti nel biennio 1113-1115, costituirono le cosiddette abbazie madri da ciascuna delle quali derivarono altre fondazioni in Francia, Spagna, Italia, Germania, Inghilterra, con tanta rapidità che alla fine del XII secolo le abbazie cistercensi erano più di 500 e alla fine del XIII secolo circa 700.

Intanto alla Charta caritatis, che era stata confermata dai pontefici Callisto II e Lucio III, si aggiunsero, nello stesso XII secolo, le Consuetudini ed infine, nei secoli XIII-XIV, i Libelli definitionum, che definivano più esattamente gli statuti dell'ordine.

La regola risultante associava ufficio divino e lettura spirituale al lavoro manuale, tali monasteri venivano fondati in luoghi solitari ed incolti, il lavoro di quei monaci, rafforzato con l'introduzione di conversi laici, promosse in molte zone la bonifica e il disboscamento di terreni paludosi o selvosi per la coltivazione.

La semplicità di vita, di veste (bianca per devozione alla Vergine e per opposizione ai benedettini di Cluny di cui criticavano violentemente il lusso), di liturgia, di arredamento nella chiesa, nel chiostro e negli edifici, costituirono elementi essenziali di quest'ordine.
In particolare, le chiese non avevano campanili, né pitture, sculture, pavimenti o vetrate colorate che potessero distrarre l'attenzione dei monaci e nessuno era ammesso agli uffici divini, riservati solo ai monaci.

L'ordine raggiunse il massimo splendore nei secoli XII-XIII, successivamente, con l'acquisto di vaste proprietà e una negligenza dell'opera manuale, la severità della regola fu intaccata.

Nel 1335 ci fu una riforma dell'ordine proposta dall'abate di Fontfroide che però non fu appoggiata dagli altri priori.

Infine nel 1664, l'abate del monastero di Nostra Signora de la Trappe, Armand Jean le Bouthillier de Rancé, fece nel suo monastero un'opera di rinnovamento in profondità dalla quale nacque un nuovo ordine, l'Ordine dei Trappisti.

2007-02-06 15:00:25 · answer #4 · answered by twinalien 3 · 0 0

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