Un artista non può scostarsi di un millimetro dalla realtà che percepisce. Ho sentito questa frase stamattina alla radio, pronunciata da un'attrice, Elsa Morante e la trovo perfetta: essa spiega perfettamente cos'è l'arte, qualsiasi forma d'arte e cosa ispira la vera arte. Come la spiegate?
2007-02-06
05:00:43
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9 risposte
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inviata da
etcetera
7
in
Arte e cultura
➔ Arte e cultura - Altro
scusate l'errore, la frase l'ha pronunciata Laura Morante, attrice e nipote di Elsa, scrittrice.
2007-02-06
05:32:54 ·
update #1
Io penso all’artista come a una persona che riesce a farsi tramite di una realtà ricca e profonda, inconscia alla maggior parte degli altri esseri umani finché lui non la svela. Questo appunto è ciò che l’artista, attraverso la tecnica che possiede, può e deve fare; togliere i veli e far apparire questa realtà con la musica, con le parole o con il gioco delle immagini. Questa realtà profonda e oscura sta in ciascuno di noi e noi siamo in essa e un tempo veniva identificata con le divinità (le muse che prendevano possesso dell’anima dell’artista): nell’arte è la divinità che crea facendo dell’artista il suo mezzo, così come il pittore usa il pennello. Come la qualità del pennello sta nella sua maneggevolezza, così il pittore è il pennello della divinità che usa il pittore per svelarsi. In questo senso il pittore non aggiunge nulla a ciò che è, ma trasmette ciò che sente.
2007-02-07
05:01:26 ·
update #2
Certo i fattori soggettivi propri dell’artista, che entrano in gioco in questa rappresentazione sono tanti, perché ogni pennello è diverso ed è capace di fare cose diverse e quindi di dare figura ad aspetti diversi del reale, ma l’artista non dà voce a se stesso, al suo soggettivo, ma canta una realtà profonda con la sua voce e quanto più questa voce riesce a comunicare senza mai traviare o banalizzare tanto più la sua arte ha valore. Per realizzare questo ci vuole però la modestia e la capacità di sentirsi un buono strumento per trasmettere con precisione qualcosa di cui si sente il valore nella speranza che altri lo possano condividere. Solo nella speranza però, perché non è detto che gli altri lo riescano subito a intendere, anzi raramente questo accade, gli altri hanno bisogno di tempo per capire appieno quel valore, per vederlo o sentirlo, tanto più quanto più la rappresentazione ha cercato di rispettarlo e ha cercato una nuova prospettiva per svelarlo.
2007-02-07
05:02:31 ·
update #3
Quindi l’arte che non è arte, ma solo piacevolezza o decorazione, ripete sempre lo stessa schema, lo stesso motivetto, non ci svela più nulla e dopo un po’ ci annoia. La vera arte invece all’inizio turba lo spettatore, lo infastidisce, perché rompe lo schema a cui era abituato, ma poi dischiude una nuova prospettiva della realtà rispettandola e, quando questo processo riesce, alla fine affascina e scava dentro.
2007-02-07
05:03:11 ·
update #4
Che cosè l'arte, caro Maral? Chi è un artista? Che cosa distingue un opera d'arte dalle altre?
Chi decide che una cosa è l'arte e l'altra no?
Io sinceramente sono sempre stata molto diffidente verso queste parole.
Quale è la differenza tra creare e l'arte?
All' inizio c'è un impulso, un'ispirazione (un oggetto, un'idea, un sentimento) che passando attraverso un "io" dell'uomo, attraverso il suo interiore, ritorna fuori sotto forma di un' espressione (parole, colori, toni...) in proporzione alle sue capacità e possibilità.
Questo risultato poi viene a sua volta percepito dagli altri e in forma maggiore o minore (soggettivamente) in ognuno di essi va a toccare l'inconscio. E' lì che può trovare o non trovare "il contatto" e in base a questo noi ci sentiamo "presi" (in positivo ma anche in negativo) oppure indifferenti al richiamo.
Per semplificarlo con un immagine concreta: io il nostro inconscio in questo caso me lo immagino come un tabellone con tante lampadine. Se avviene il contatto, la lampadina si accende. A volte sappiamo già della sua esistenza, a volte può essere una nuova scoperta, quella di trovare un punto/i in comune con l'autore della opera.
Quindi in sostanza tu vorresti dire che la differenza tra creare e l'arte sta in quel passaggio attraverso l'interiore del uomo? Che c'è la possibilità che questo processo avviene senza lasciare l'impronta del passaggio? Io ne dubito fortemente.
Ciò quindi mi riporta alle mie domande iniziali: che cos'è l'arte, chi è un artista?
- E' colui che riesce a toccare il maggior numero delle persone? Non credo, esempio la musica di Bach contro quella di Pooh.
- Forse la differenza sta nella profondità che riesce a raggiungere in noi?
Ma questa non è soggettiva?
- Nelle capacità individuale di espressione?
Van Gogh è un artista?
L'uomo che ha lasciato le sue incisioni rupestri in una qualche caverna non è un artista?
Chi lo è e chi deve deciderlo?
Dammi tu la definizione.
2007-02-06 21:36:13
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answer #1
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answered by ? 3
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non credo che la realtà per Mondrian fosse così semplice come la disegnava, o per Fontana un taglio nella tela, per non parlare di manzoni e "la m.e.r.da d'artista" o forse è veramente quest'ultima la vera espressione della realtà...mahhh ti dirò che inizio a condividere il tuo pensiero....
2007-02-06 13:07:17
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answer #2
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answered by Anonymous
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Io ho sempre pensato che uno che crea è un'artista.
2007-02-06 13:36:37
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answer #3
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answered by Luna - Non sono una Geisha 5
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Da quello che percepisce, non da quello che vede!
Tra i due aspetti c'e' un abisso....
L'artista trasmette la sua visione del mondo, il mondo come a lui appare, mediato dai suoi sentimenti, ideali, idee, etc etc.
Per me già questo è un modo di creare.
2007-02-06 13:22:21
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answer #4
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answered by Leo 2
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Ma ti riferisci ad Elsa Morante, che ha scritto "L'isola di Arturo"?
2007-02-06 13:17:15
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answer #5
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answered by prpesmn 5
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Allora NESSUNO può creare. Perché comunque qualsiasi "nuovo" prodotto umano è sempre invenzione di inedite possibilità o di diversi accostamenti di cose, immagini, idee della realtà già esistente.
Ciò che, però, un artista CREA è un diverso linguaggio. E questo non è affatto cosa "di tutti".
2007-02-06 13:14:31
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answer #6
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answered by Burne-Jones 5
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ogni artista per essere artista deve concepire la realtà con okki diversi .. saba vedeva dietro alle motivazioni.. all'apparire.. così picasso .. dalì si scostano dal concetto di realtà comune e la fanno propria..
2007-02-06 13:13:22
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answer #7
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answered by Nessuno 4
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L'artista trasfigura la realtà facendola passare attraverso di sè
2007-02-06 13:12:43
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answer #8
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answered by S.A.M.O. 2
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Un artista non crea, riproduce quello che pensa, ciò che ha dentro, i suoi sentimenti nelle sue opere.
2007-02-06 13:11:54
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answer #9
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answered by Intel 4
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