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A volte la ricerca spasmodica di cambiamento, non è una fuga da una realtà che non si vuole affrontare?

Ho paura dell’incontro
con il passato che ritorna
ad affrontare la mia vita…
Ho paura delle notti
che popolate di ricordi
incatenano il mio sognare…

Però il viaggiatore che fugge
prima o poi arresta il suo andare…
E anche se il dimenticare, che tutto distrugge,
avesse ucciso la mia vecchia illusione,
guardo nascosta una speranza umile
che è tutta la fortuna del mio cuore.

2007-02-06 04:18:33 · 22 risposte · inviata da Anonymous in Scienze sociali Psicologia

per enrico nono e altri: è senz'altro quello che dici tu, ma spesso è anche una fuga, da sè stessi e dalla realtà del luogo in cui viviamo- la mia domanda non si riferiva al viaggiare in senso lato (con tutte le belle qualità che tu hai elencato), ma proprio ai casi particolari (e nient'affatto rari) in cui viaggio = fuga.

2007-02-06 05:27:02 · update #1

22 risposte

Da se stessi non si fugge mai..il viaggio è un modo per ritrovarsi..per andare in profondita..non è scappare..è trovare un'altra via..è arricchire il nostro "bagaglio mentale" di nuovi oggetti, odori, sapori, cibi...chi viaggia..è perchè cerca un equilibrio..un confronto..un limite..o il superamento di esso..certo si può scappare dalla propria routine..da quel senso di essere inghiottiti che la vita ci da..ma il viaggio interiore continua..inesorabile..non si possono scindere entrambe le vite, le anime, le strade..le ombre..siamo noi i viandanti..e noi le vie...
Tu..dove vuoi arrivare??
Ti lascio con questa citazione di un autore che io amo (Jose Saramago)..che riguarda proprio il viaggio..un saluto e buona serata, D.

....Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito....

2007-02-06 04:51:05 · answer #1 · answered by Anonymous · 2 0

Il mio viaggiare non è fuga, ma ricerca...Torno ogni volta,magari con dolore o nostalgia,ma non per ciò che qui ritrovo,ma solo per la voglia di cercare ancora genti ed emozioni.Ho trovato persone "in fuga"ma vivono in un continuo stato di irrequietezza e nessun posto gli darà mai la pace che cercano...

2007-02-06 04:26:32 · answer #2 · answered by bikaner 7 · 6 1

Viaggiare rimanda la riflessione su noi stessi, sulla nostra strada, sulle nostre scelte... è un po' il modo che abbiamo per fermare il tempo.

2007-02-06 04:26:39 · answer #3 · answered by amelinmelina 7 · 4 0

Dipende dal vero motivo x qui parti...

2007-02-06 04:54:48 · answer #4 · answered by LupoSolitario 4 · 2 0

Viaggiare, è vivere senza sottostare alle convenzioni e alle regole imposte dalla società. E' cercare di crescere, evolvere e conoscere il mondo. Finchè ci sarà la curiosità, il viaggio sarà l'unico modo per soddisfarla.

2007-02-06 04:28:44 · answer #5 · answered by daphne 5 · 2 0

L'esigenza di viaggiare nasce dal bisogno di scoprire realtà diverse dalla nostra, tale bisogno può essere sicuramente dettato dalla voglia uscire dalla routine quotidiana, ma anche chi vive una vita soddisfacente ama viaggiare per ampliare i propri orizzonti, venire a contatto con culture differenti dalla propria e visitare luoghi mai visti. La differenza tra i due secondo me sta nel mettere nella valigia la voglia di tornare a casa, il che presuppone considerare "casa propria" quella che si è lasciata, che non per tutti è scontato. Ciao what!

2007-02-06 19:46:33 · answer #6 · answered by Sintetico 4 · 1 0

Credo che la domanda sia stata posta capovolgendo i termini.
Intendo dire che il significato del viaggiare è l'opposto di quanto tu sottintendi nella domanda.
Il viaggiare è conoscere, scoprire, e sforzarsi di capire.
Ogni viaggio mi ha sempre arricchito.
Civiltà diverse, uomini e donne sconosciuti, usi e costumi, città e villaggi, natura e profumi, colori e sapori.
Un mondo entusiasmante.
Nella via vecchia età, mi manca moltissimo.
Mi sento molto più povero!
Altro che fuggire!

2007-02-06 04:56:59 · answer #7 · answered by enrico nono 4 · 1 0

ricordo una frase che avevo tradotto durante una versione di latino...la scrivo in italiano però: "Cambia cielo non animo chi va al di là del mare"....In definitiva...se si viaggia per fuggire da se stessi, o da un amore...è meglio starsene a casuccia...

2007-02-06 04:37:03 · answer #8 · answered by Lara Zivago 4 · 2 1

non una località ma l'altrove è il vero viaggio

2007-02-06 04:31:00 · answer #9 · answered by jaromil 3 · 1 0

x me viaggiare è SOPRATTUTTO fuggire...
da situazioni sgradevoli o più semplicemente dal solito
tran tran quotidiano... ognuno poi ha i suoi motivi =)

2007-02-06 04:26:17 · answer #10 · answered by ♪Afr☆dite♪ღ 5 · 1 0

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