Preferisco che a votare siano immigrati che vivono da anni in Italia pagando le tasse, piuttosto che un emigrante. E' fondamentale che a decidere che persone governeranno uno stato sia un elettore che vi vive, che uno che risiede altrove...
2007-02-06 00:33:09
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answer #1
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answered by Pescapesca 3
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Con tutto il rispetto per gli italiani all'estero, credo non sia giusto farli votare in Italia, poiché non vivono in Italia, non pagano tasse in Italia, non godono dei servizi in Italia, quindi perché loro devono decidere chi dovrà governare me che vivo in Italia?
Gli immigrati regolari devono, oltre al periodo indicato dalla legge (che per me è troppo poco), INTEGRARSI, seguire le regole, dimostrare di meritare la cittadinanza, e rispettare usi e costumi del paese che li ospita!
2007-02-06 08:36:29
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answer #2
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answered by mamys21 5
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Io non darei il voto né agli uni né agli altri.
Giusta l'obiezione su chi vive lontano 10000 chilometri da qui; oramai è fuori da una realtà che non può conoscere a fondo e su cui è assurdo che possa decidere.
In nessun Paese europeo gli immigrati votano prima di aver acquisito la cittadinanza. Perché dovrebbero votare qui? Ben venga che siano qui a lavorare, ma non per decidere di un mondo che prima di tot anni comunque non può appartenergli (per storia, per lingua, per tradizione, eccetera...)
2007-02-06 08:34:51
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answer #3
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answered by Jake old 3
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anch'io sono assolutamente contrario al voto agli italiani all'estero...
E' una cosa inconcepibile.
Come fanno a prendere decisioni su questioni che non li riguardano e che non conoscono...? E come si può pretendere che siano in grado di farlo...?
Per quanto riguarda gli immigrati... bè, non so...
d'istinto mi verrebbe da essere favorevole...
però c'è da dire che sono profondamente contrario alla "globalizzazione" dei comportamenti, degli usi e dei costumi... che un permissivismo esasperato comporterebbe.
Non vorrei che "approfittassero" del voto per "dis-italianizzare" l'Italia (mi si perdoni l'orrendo neologismo).
Non so se mi spiego.
Io, pur essendo di sinistra, sono tra quelli che pensano che i crocifissi dovrebbero restare al loro posto...
e che se proprio devono essere spostati, devono essere gli italiani a deciderlo... non gli stranieri!
Insomma, al di là di questo esempio specifico, ritengo che, in linea di massima, siano loro a doversi adeguare a noi, e non viceversa.
(mi rendo conto che un discorso di questo tipo possa apparire retrogrado&ottuso... ma segue una logica ben precisa... che se mi metto a spiegarla, faccio fuori come al solito pagine e pagine di Answers... e rischio di annoiare più di quanto già faccia! ;-)
Insomma, un no deciso al voto agli italiani all'estero... e un "forse tendente al no" per quanto riguarda il voto agli immigrati... ;-)
Saluti,
Bohemian
2007-02-06 08:34:29
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answer #4
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answered by Anonymous
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Secondo me gli stranieri che pagano le tasse in Italia dovrebbero poter votare. Per gli italiani all'estero, bisogna fare una distinzione: chi è all'estero da 30 anni e vive lì punto e basta, dovrebbe poter votare nel paese in cui risiede. Chi invece è all'estero magari per studio, o per un master o che ne so, dovrebbe poter votare in Italia (come già succede).
Secondo me non è vero che gli immigrati voterebbero a prescindere per chiunque garantisca loro dei diritti, guardate che molti immigrati sono perfettamente integrati... Anche se purtroppo molto resta ancora da fare.
Aggiungo: non dimentichiamo che uno straniero può vivere per anni in Italia senza richiedere la cittadinanza (ad esempio perché facendolo perderebbe quella del suo paese), ma pagando le tasse, partecipando in vari modi e comprendendo la cultura e la politica italiana. Quindi non vedo perché uno non dovrebbe votare votare solo perché non ha la cittadinanza (tutto questo ovviamente nel mondo ipotetico che stiamo descrivendo)
2007-02-06 08:34:29
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answer #5
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answered by kingyo 3
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ma chi di voi conosce davvero gli italiani residenti all'estero?
parlate solo perchè avete la bocca....
andate in giro per il mondo.... .
massa di ignoranti comunisti...
che parlate solo sotto l'effetto dei lavaggi celebrali che subite nelle vostre sezioni !!
2007-02-07 00:46:07
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answer #6
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answered by luponero 2
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E se invece nessuno ci andasse più...? Niente voto agli italiani all'estero non vivendo la realtà italiana votano a casaccio... Niente voto agli immigrati che non sono italiani e non conoscono la differenza fra un partito e l'altro ( come molti italiani del resto..)... E niente voto agli italiani in Italia che tanto non solo non cambia mai niente, ma quel poco che cambia ci affossa ancora di più.... Non parlo di anarchia ma di sopravvivenza della specie italiana, fagocitata dalla specie politica che si nutre di noi stessi senza vergogna ...
2007-02-06 10:44:12
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answer #7
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answered by ? 6
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nè agli uni nè agli altri........
la legge sugli italiani all'estero,anche se è stata votata da un governo di centrodestra è per me un'altra piccola vergonga nazionale....in parole povere permettiamo di sedersi in parlamento (con relativo compenso) persone che non conoscono le problematiche italiane e per di più non hanno mai versato una lira di tasse alla 'madreparia'....
Sul voto agli immigrati sono contrario per principio....
perchè dare scorciatoie? se avranno i requisiti per diventare cittadini italiani e quando lo saranno potranno votare...punto!
2007-02-06 09:12:20
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answer #8
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answered by Le Roi 3
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Non capisco come persone di 90 anni che risiedano da 30 in argentina possano votare, ma che ne sanno di quello che succede qui?
Immigrati? Voterebbero a prescindere dall'appartenenza politica per chiunque gli garantisca i diritti, non mi sembra giusto.
2007-02-06 08:27:21
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answer #9
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answered by Anonymous
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nè gli uni , nè tanto meno gli altri
2007-02-06 14:40:27
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answer #10
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answered by ironalbi 3
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Nessuno e tutti e due. Se uno è fuori dall'italia da tre anni è un conto uno che è fuori dal paese da 10-15 anni non dovrebbe avere nessun diritto di voto perche vuol dire che ha scelto un altro posto dove continuare a vivere. Nel caso in cui tornasse in italia allora dovrebbe riavere questo diritto.
Nel caso degli stranieri se sono regolari se lavorano e pagano le tasse devono avere questo diritto. La cittadinanza è anche un elemento essenziale per valutare quanto una persona appartenga o meno ad uno stato. Senza questa io non darei la possibilita a nessuno di votare.
Bisogna che una persona abbia passato un minimo di tempo in un paese e che capisca come un paese ragiona per poter dare il suo voto ed esprimere un opinione, altrimenti sarebbe come un giudicare senza conoscere.
Agli occhi di tanti che non conoscono la nostra cultura un'azione può essere giudicabile se non se ne conoscono le motivazioni. Solo con una lunga permanenza ci si mischia veramente e si capisce.
2007-02-06 08:43:03
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answer #11
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answered by Tit 4
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