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12 risposte

sono del settore quindi posso risponderti a ragion veduta : la terapia dell'epilessia primaria sono i barbiturici in particolare il fenobarbitale. alla somministrazione giornaliera di tali farmaci va seguita a distanza di 2 o 3 settimane un esame sierologico chiamato barbitalemia per valutare i livelli di fenobarbitale nel sangue, infatti per una corretta terapia tali livelli devono essere compresi in una soglia terapeutica valida altrimenti o si aumenta il dosaggio del farmaco o si utilizza un altro farmaco aggiuntivo(bromuro di potassio). tuttavia alla terapia deve affiancarsi una diagnosi certa per evidenziare la causa dell'epilessia cioè se il problema è primario o secondario ad altre patologie.

2007-02-06 22:59:50 · answer #1 · answered by magneto968 3 · 0 0

non mi sembra che ci sia una cura per farlo guarire del tutto, è una sua predisposizione, oppure potrebbe essere qualcosa di più grave che ha colpito il cervello.
come terapia d'urto si puo usare l'intramuscolare di valium durante l'attacco, e come terapia di sostegno, per tenere a bada gli attacchi, si usa il fenobarbital, in dosi da definire, visto che è difficile stabilirle a priori (non basta sapere peso e età, bisogna vedere quanta dose il fisico può reggere).
auguri per il tuo amicone...

2007-02-05 09:11:24 · answer #2 · answered by sevenforeverandever 5 · 1 0

Le convulsioni sono causate da una attività elettrica anomala all'interno del cervello, e possono essere legata a molte disturbi sia degli organi interni sia del sistema nervoso. Il termine epilessia indica delle convulsioni ricorrenti in animali che sono normali tra un episodio e l'altro.

L'epilessia insorge preferibilmente in animali di età compresa tra 1 e 5 anni, ma può presentarsi a qualsiasi età come effetto secondario di un trauma cranico avvenuto anche molto tempo prima.

Una convulsione generalizzata(detta anche grande male) provoca un improvvisa alterazione dello stato di coscienza del vostro animale, movimenti involontari della testa e degli arti, salivazione e spesso perdita di urine o feci. Una convulsione generalizzata dura normalmente da 30 secondi a qualche minuto. Segue un periodo in cui si potranno avere difficoltà nel camminare, nella vista, o cambiamenti nella personalità, nelle abitudini o nel comportamento che possono durare da qualche minuto fino a 24 ore. Una convulsione focale provoca invece un movimento singolo della faccia o di un arto che dura diversi secondi, ed è dovuto ad un alterato funzionamento di una specifica zona del cervello. Esistono anche convulsioni focali con sintomi più complessi come inseguirsi la coda, "acchiappare le mosche", leccare il pavimento o un continuo deglutire.

DIAGNOSI

Per diagnosticare la presenza di convulsioni in un cane o in un gatto e necessario prima di tutto un racconto dettagliato del proprietario che permetta di differenziarle da altri disturbi episodici. Seguiranno una visita accurata ed esami del sangue per escludere che vi sia correlazione con disfunzioni di altri organi interni.

Una visita neurologica completa darà informazioni sul funzionamento cerebrale questo permetterà di decidere se saranno necessari test diagnostici avanzati quali tomografia computerizzata (tac) elettroencefalogramma o analisi del liquido cerebrospinale.

La diagnosi di epilessia viene fatta in un animale con segni clinici caratteristici nel quale è stato possibile escludere attraverso i test necessari ogni altra causa di convulsione.

TRATTAMENTO

Il trattamento per le convulsioni è diretto all'eliminazione della causa se questa viene identificata.

Il fenobarbitale è il farmaco di prima scelta per la prevenzione delle convulsioni gravi o frequenti. Il farmaco deve essere somministrato seguendo scrupolosamente le indicazioni del veterinario.

Alcuni effetti collaterali temporanei possono includere apatia, difficoltà nella deambulazione e aumentata fame, sete e urinazione. L&'uso prolungato può raramente causare danni al fegato. La concentrazione del fenobarbitale nel sangue e degli enzimi epatici devono essere controllati periodicamente per monitorare gli effetti del trattamento. L&' 80% degli animali hanno una buona risposta al trattamento con fenobarbitale. Vi sono altri farmaci che possono essere utilizzati in quegli animali che si mostrano refrattari al fenobarbitale.

Il ricovero d&'urgenza e la somministrazione endovenosa di farmaci possono essere necessari nel caso in cui il vostro animale presenti convulsioni ripetute in un bravissimo arco di tempo(stato epilettico); questa condizione può essere molto pericolosa.

CONSULTATE IL VOSTRO VETERINARIO SE&...

Il vostro animale ha più di una convulsione al mese o più convulsioni di seguito
Il vostro animale presenta qualcosa di anormale tra un episodio e l'altro
Il vostro animale è estremamente letargico, non riesce a camminare o rifiuta il cibo


auguri alla bestiolina....
:-) ;-)

2007-02-05 09:03:35 · answer #3 · answered by Anonymous · 1 0

rivolgiti a un veterinario !!!

2007-02-05 13:49:40 · answer #4 · answered by Fabio 3 · 0 0

i medicinali lo aiutano ....ma l epilessia non si può guarire
il veterinario ti orndinerà degli antiepilettici x il cane...

sappi che comunque non si può far nulla lo si può curare ma non guarire
più sono di razza pura e maschi + geneticamente sono a rischio epilessia

chiedi al veterinario

ciao

2007-02-05 11:17:49 · answer #5 · answered by puccagirl87 3 · 0 0

si ci sono delle cure delle pastigliette che vanno prese tutti i giorni devi rivolgerti al veterinario però perchè sono barbiturici

2007-02-05 09:05:04 · answer #6 · answered by footsie72 4 · 0 0

hai kiesto al vet?

2007-02-05 09:04:20 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 0

leggi qui, c'è spiegato tutto sull'epilessia del cane

http://www.amareilboxer.com/index.php?option=com_content&task=view&id=393&Itemid=25

2007-02-05 09:02:50 · answer #8 · answered by zeroseigrande 4 · 0 0

sicuro fallo castrare!

2007-02-05 13:30:17 · answer #9 · answered by scyaine 5 · 0 1

IL CANE EPILETTICO

L’epilessia nel cane è una forma morbosa piuttosto frequente e grave. In particolare è stato calcolato, sia da AA. Francesi che americani che dall’1% al 3 % dei cani che vengono presentati alla consultazione ambulatoriale sono affetti da crisi convulsive.

Con il nome di epilessia che etimologicamente (dal greco) significa “attacco” , “arresto improvviso” e vuole indicare la caduta improvvisa e fulminea a terra senza conoscenza del soggetto colpito da un classico accesso del male, si intende oggi , piu’ che un’affezione , una sindrome nervosa cerebrale caratterizzata da frequenti crisi convulsive o da altre manifestazioni critiche motorie , psichiche, neurovegetative, che hanno come carattere distintivo (comune a tutte le forme) l’accessualita’, cioe’ il presentarsi improvvisamente e la tendenza a ripetersi.

L’attacco epilettico è di solito preceduto da un periodo preliminare di comportamento anormale o aura piu’ evidente nell’uomo. I segni clinici che annunciano l’attacco si manifestano con irrequietezza, nervosismo, guaiti, salivazione, atteggiamenti di marcata ansia o di paura con lo sguardo fisso. La durata dell’aura è variabile e a volte puo’ passare inosservata. Dopo l’aura si manifesta l’attacco che puo’ durare da alcuni secondi a qualche minuto (1-3). I segni clinici che si evidenziano durante l’attacco possono essere divisi in quattro gruppi:

- segni motori

- disturbi della coscienza

- azioni involontarie

- cambiamenti del comportamento

1) Segni motori: si ha inizialmente la fase TONICA dell’attacco, con contrazioni generalizzate della muscolatura e irrigidimento. A questa fase che dura di solito pochi secondi segue la fase CLONICA : alla contrazione muscolare succedono contrazioni brusche brevi , interrotte, gli arti vengono flessi e ed estesi violentemente, si hanno inoltre movimenti di masticazione .

2) Disturbi della coscienza: i cani di solito appaiono privi di coscienza durante l’attacco, non si ha nessuna reazione agli stimoli esterni. Le palpebre sono spalancate le pupille in midriasi , manca il riflesso pupillare alla luce e il riflesso corneale è molto attenuato.

3) Azioni involontarie: si ha abbondante salivazione, perdita di feci e di urine.

4) Cambiamenti del comportamento: prima di un attacco si hanno segni di apprensione , irrequietezza, movimenti di masticazione a vuoto, ecc.

L’accesso convulsivo puo’ scatenarsi in qualsiasi momento del giorno e della notte, in stato di veglia e di sonno, con o senza percorrenza di aura premonitrice, una eccitazione psichica vivace, un grande spavento, un intenso strapazzo fisico, un ‘indigestione, un trauma fisico possono talvolta rappresentare la causa scatenante l’attacco..

La frequenza con cui insorgono gli accessi è assai varia, da pochi nel corso di tutta la vita del cane, ad accessi perfino quotidiani.

Dal punto di vista etiologico vengono distinte due forme di epilessia: una c.d. epilessia vera, genuina, essenziale o idiopatica, considerata come nevrosi sine materia, in cui non si riscontra nessuna lesione nervosa in atto o pregressa cui imputare l’attacco epilettico, l’altra c.d. epilessia sintomatica in cui invece esiste tale substrato anatomico.

Indagini statistiche hanno mostrato che nel 62% dei casi il primo attacco si manifesta tra 1 e 3 anni di eta’.. Al di sotto dell’anno di eta’ la causa piu’ probabile va ricercata nell’idrocefalo interno congenito o in reazioni vaccinali.. Tra 1 e 3 anni con molta probabilita’ si tratta di epilessia vera o idiopatica.. Quando invece l’epilessia si manifesta negli anni successivi le cause vanno ricercate in lesioni invadenti l’encefalo (tumori, acsessi, ecc.) e in danni cerebro vascolari.

Per quanto riguarda la terapia il primo giudizio che il medico veterinario deve dare difronte a un cane epilettico è se il soggetto va curato per le sue manifestazioni accessuali o per le cause che le hanno provocate. Inoltre non tutti i soggetti con crisi epilettiche necessitano di un trattamento specifico.. Il giudizio viene dato in base al numero al tipo e alla modalita’ di comparsa delle crisi..

2007-02-05 11:29:32 · answer #10 · answered by kc 4 · 0 1

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